venerdì 20 febbraio 2015

Élangate: Nightwishers accusa Taylor Swift e Sanremo per il flop

Sorpresa sorpresa: le ultime notizie da casa Naituiss ci dicono che ClichÉlan non sta andando molto bene in classifica. Nessuno se lo sarebbe aspettato, eh? Voglio dire, una canzone così spettacolare, innovativa e energica non avrebbe mai potuto floppare, vero?
Un po’ come quando qualcuno sbanda perché corre troppo da ubriaco ma la colpa è sempre dell’albero che si trovava sul ciglio della strada, Naituissers ci propone una rassegna dei motivi per cui ciò è avvenuto, in ordine dal più plausibile al meno scontato.

• Negli Stati Uniti la colpa è di Taylor Swift, notoria concorrente diretta dei Naituiss, che ha fatto uscire il suo singolo Style proprio in quella settimana per pisciargli nelle scarpe.
• In Italia ovviamente è Sanremo, anche perché Federico Paciotti ha deciso di rivoluzionare la musica mondiale inventando il symphonic metal (ma ammettiamolo, in confronto alla Tuomassa resta pur sempre un pioniere).
• In Finlandia è arrivato alla numero uno, ma vabbè, lì non fanno testo.
• Anche in Norvegia è arrivato alla numero uno, ma è precipitato subito alla 44, probabilmente dietro l’intera discografia di Susanne Sundfør, come è giusto che sia. (Non le sto facendo pubblicità occulta, proprio no.)
• Decenti le posizioni nell’Est Europa: 5 in Repubblica Ceca, 8 in Ungheria, 36 in Polon… ok, per lo più decenti.
• Megaflop in Germania, una nazione che ha sempre voluto bene ai Naituiss, dove si arriva a una risicata 74 per poi precipitare alla 97. In questo caso, la colpevole è ovvia, la stessa di tutto ciò che va male in Europa:
• Dignitose le posizioni in SveziaAustralia, rispettivamente 12 e 28.

Ma più in generale, chi è il colpevole di questo flop? Un team di esperti ha stabilito che è una concatenazione di cause fra cui le scie chimiche, il Bildeberg, la sperimentazione animale e, ovviamente, il leak. Vedete? È sempre Lagnette con la sua infiltrata a fare casino.
Di sicuro, non è la Tuomassa col suo songwriting stantio, ma mai nella vita!

Sirenia: nuova foto promozionale e video in produzione

I maschietti in nero, la femminuccia in corpetto, lo sfondo boschivo sui toni freddi, la posa da Prozia Livia… nulla di nuovo sotto il sole per i Sirenia, ma almeno Cavallyn è bona come sempre. L’unica domanda è se quello sfondo era disegnato già sul pannello o se ce l’hanno messo in postproduzione, perché sembra davvero fatto di cartone.
Nel frattempo, su Facebook la band ci informa che per contrastare la crisi sono saliti sul primo RyanAir e sono andati a girare il video in Serbia, dove immagino che i costi di produzione siano minori che in Norvegia. Cavallyn è vestita da meringa, la location sembra essere una villa barocca e il filtro tungsteno è lo stesso di Memories dei Within Temptation: anche qui si va sul sicuro.
Riuscirà The Seventh Life Path a sorprenderci, o si rivelerà soltanto un best of travestito da album?

domenica 15 febbraio 2015

Shocking news: Anette Olzon canterà l’opera

Avete letto bene. Lagnette canterà l’opera. Anni e anni di paragoni con la Tamj, e ora canterà l’opera. In finlandese. Tappiamoci un secondo le orecchie per non farci assordare dalla risata mista a pernacchie dei fan dei vecchi Naituiss.

Non ho capito molto a riguardo, ma a quanto pare Lagnette parteciperà a un programma finlandese che si chiama Tähdet Tähdet, in onda ogni domenica a partire dal 1 marzo su MTV3, in cui ogni settimana i concorrenti provano un genere musicale diverso. Da quel che ho capito, Lagnette se la tenterà con l’opera, con l’hip hop e chissà che altro: di scritto si trova poco e rigorosamente in finlandese, per cui mi tocca basarmi sull’intervista che ha rilasciato (qui il video, che richiede Silverlight e non può essere incorporato, maledetti finlandesi che non mettono la roba su YouTube come il resto del mondo):
L’opera è qualcosa che ho studiato – il canto classico – quando ero più giovane, e in effetti volevano che fossi una cantante d’opera nel conservatorio di Copenhagen perché… beh, suppongo avessi la voce adatta. Ho sempre voluto approfondirla: è qualcosa che non adoro, ma è una sfida. Quindi sto pensando già a cosa canterò, e farò del mio meglio riuscire bene. Se tutto va bene, c’è un cantante d’opera nel campo che mi aiuterà, gli ho già chiesto delle lezioni. Quindi non vedo l’ora, e spero che non canterò come una rana sulle note più alte!
Adoro ballare. Non sono per niente bella da vedere quando ballo, ma amo farlo. Ballo sempre. Ho preso lezioni di ballo in accademia quando ho fatto il corso di musical: balletto, step, hip hop e tutto il resto. Non posso dire di essere una brava ballerina, ma farò del mio meglio e ballerò ogni volta che posso, quindi… più ballo per tutti!
Per quanto riguarda l’hip hop finaldnese, conosco solo Cheek. Non l’ho mai ascoltato, ma lo conosco di nome perché era a un festival a cui ho suonato la scorsa estate. Sai, ridiamo sempre quando cantano in finlandese all’Eurovision in Svezia, perché è una lingua così difficile. Siamo parecchio gelosi di voi perché parlate una lingua così difficile. Ascolto sempre Jenni Vartiainen e Chisu, quindi mi piace il finlandese, e penso che il pop sia figo in finlandese; meglio che in svedese! Canterò in finlandese come un Filnandese canta in svedese: sarà così. Quindi se riderete di me, è così che ridiamo di voi quando cantate in svedese!
Ora, al di là di tutto, delle scemenze, dei paragoni e dei piagnistei: se c’è una cosa che adoro di Lagnette è la sua umiltà – e meno male che qualcuno cercava di farla passare per una specie di dàivah de noartri. Non dice di essere la migliore, non promette cose straordinarie, non usa il grado superlativo come fosse sale sui pop corn: riconosce i propri limiti, si impegna per migliorare e promette di fare del suo meglio, né più, né meno. Non a caso, quando qualcuno le ha dato una pedata, si è parlato del fatto che il suo carattere fosse in conflitto con quello della band: la cosa è più che evidente.
E noi non possiamo che augurarle buona fortuna per il programma. Tieni duro per noi, Lagnette: qui ti si ama!

Lo ammetto: sono sconcertato dal video di Initials BB dei Therion

A grande richiesta, perché i Therion li conosco poco e ho dovuto fare un po’ di ricerche per sapere cosa scrivere, ecco il loro nuovo video, che va a concludere l’Art Project sviluppato parallelamente a Les Fleurs Du Mal, l’album di cover di canzoni pop francesi Anni Sessanta e Settanta reinterpretate in chiave Therion come celebrazione del loro venticinquesimo anniversario.
E ammetto che questo post sta a far la polvere fra le bozze già da qualche giorno, ma seriamente, questo video mi ha lasciato senza parole, e non in un bel modo. Il perché è intuibile già dall’anteprima che ci fornisce YouTube:


Che poi, oddio, parte e pensi: “Whoa, che figo, steampunk a tema bellico! E anche la CGI sembra decente. Ma quegli stupidi movimenti a ritmo che fanno con la chitarra?”. Dopo di che, arriva lo sbigottimento. Tette. Tette. Tette. Ma come caspita li hanno scontornati quei capelli, col Paint? Tette.
E poi giù con un calderone in cui si buttano riferimenti nazi, tette, altre tette, robottoni mecha, tette, sadomasochismo, un tocco lesbochic, tette, tette, e poi appare la cupola del Brunelleschi selvatica. E tu pensi, ok, ma perché?
D’accordo, la sobrietà non è mai stata la parola d’ordine dell’Art Project, fra le risse da bar di Poupée de Cire, Poupée de Son, quelle miste sadomaso di Je n’ai Besoin que de Tendresse, o le Suicide Girl assassine con dettagli inutilmente grafici di Mon Amour, Mon Ami, che al confronto i cliché cimiteriali di J’ai le Mal de Toi sono oro colato. Ma in Initials BB è tutto così gratuito e ostentato che quando finisci di guardarlo ti senti sporco e non sai cosa pensare.
Nell’originale B.B. stava per Brigitte Bardot; qui sta per Boobs & more Boobs.
Che oddio, di video con le tette se ne sono visti in giro, alcuni usciti meglio di altri, non è quello il punto. Ben vengano se poi mi esce una cosa come The Chauffeur dei Duran Duran. Ma se vuoi palesemente puntare sullo shock value e i metallari arrapati che si fappano davanti a YouTube, non chiamarmelo Art Project e non trincerarti dietro un “Il 90% o più degli spettatori non ne capiranno il significato, come i precedenti video di Les Fleurs Du Mal” su Facebook. Anche perché se a quello aggiungi “Ho svelato alcuni dettagli sull’Art Project in Secrets Revealed sul DVD e sto scrivendo un libro a riguardo per quelli a cui interessa”, è abbastanza palese che la parata di tette al vento è più che altro un metodo per alzare le vendite, assieme ad altro.
E soprattutto, se proprio devi far sventolare giacche e davanzali alle ragazze, almeno falle andare a tempo fra di loro e con la canzone!
I Therion come Tyrion.

Swallow The Sun: Kai Hahto “in pausa” per via dei Nightwish, ma qualcosa bolle in pentola

Era inevitabile che lo Jukkagate (quanto fa figo dare nomi altisonanti ai piccoli scandali domestici che i Naituiss amano gonfiare a casi nazionali?) scatenasse un effetto domino pronto a colpire anche gli Swallow The Sun, la band del neo-batterista Kai Hahto. Del resto, dopo l’assunzione della Pavimenta le cose non vanno tanto bene nemmeno per i ReVamp, la cui unica attività su Facebook è ormai pubblicizzare la NuclearBlast che tenta di tirarci dietro i loro album a prezzi stracciati come ultima spiaggia prima di pagare i fan perché liberino i loro magazzini da quella roba.
Comunque, gli Swallow The Sun l’hanno scritto nero su bianco: suonare nei Naituiss porterà via tutto il tempo a Kai e lo condurrà probabilmente all’insonnia o a qualche altra psicopatologia da esaurimento nervoso, per cui lo sostituiscono con Juuso Raatikainen. Temporaneamente, finché non termina i suoi affari e si prende una bella vacanza a Villa Verde (nome dell’ipotetico CIM per gente metal instabile). Di seguito, i comunicati delle tre parti in causa:
Band: Salve ragazzi. Siamo tristi di annunciare che Kai non suonerà la batteria nel prossimo album degli Swallow The Sun, né nei futuri tour. Il lavoro di Kai con i Naituiss prenderà così tanto del suo tempo, almeno per i prossimi due anni, che ci siamo accordati sul fatto che per ora sia meglio che il fantastico Juuso Raatikainen si occupi ufficialmente della batteria. Kai è nostro fratello e sarà sempre un membro degli Swallow The Sun, quindi non è stato buttato fuori, né si è dimesso, ma ora abbiamo a bordo anche Juuso – niente drama o altre stronzate, solo una famiglia più numerosa. 

Kai: Gli Swallow The Sun saranno sempre nel mio cuore e abbiamo condiviso momenti incredibili in giro per il mondo. Non ho lasciato la band, mi sono solo fatto da parte per ora, e vediamo dove ci porterà il futuro. Grazie a Mikko, Aleksi, Juha, Markus, Matti e tutti i fan! Arrivederci a presto! 

Juuso: Sono onorato di avere l’opportunità di continuare il lavoro di batteristi così grandi. Non deluderò i fan degli STS!
Non per malignare, ma notare come la band abbia preso le distanze dal drama, lasciandolo tutto ai Naituiss visto che è quello che sanno fare, e che il saluto di Kai suona come una specie di addio rassegnato: sa che magari ne uscirà vivo, da Kitee, ma non sano.
Comunque, ci sono anche buone notizie, e anche piuttosto sfiziose. Il comunicato continua dicendo che:
Presto potremo svelarvi enormi notizie sul prossimo capitolo del cammino tenebroso degli Swallow The Sun. La musica per la prossima release degli Swallow The Sun è pronta da un anno, ma pubblicheremo qualcosa di talmente enorme che per renderlo possibile le negoziazioni con la Spinefarm hanno richiesto un anno. Siamo molto vicini a un accordo per entrambe le parti, e poi potremo finalmente entrare in studio. È qualcosa che poche band hanno fatto prima – non in Finlandia, e raramente nel resto del mondo – ma finché non otterremo il via libera per entrare in studio a registrare quest’opera, il segreto rimarrà.
Io lo so! Vogliono proporre al mondo un’innovativa commistione fra musica classica e rock! Voglio dire, nessuno ci ha mai pensato prima, no? Al diavolo la Spinefarm: devono firmare con la Sugar, farsi coccolare da Caterina Caselli ed essere lanciati a Sanremo da Carlo Conti! Speriamo solo che Lagnette non mandi la sua spia Domenik Olzon anche da loro: non vogliamo che il povero Mikko si senta violato dal leak senza anni di allenamento con la Mano del Poeta!

Cristina Scabbia tenerissima nel videomessaggio per San Valentino

Facebook caro, prima o poi dovrai dotarti di un codice per incorporare i video nei siti esterni. La cHristina SenzaFottutaAcca!!!, infatti, ha definitivamente abbandonato le campagne a favore dell’ortografia per dedicarsi a spruzzare polvere fatata in giro per il mondo e renderlo un posto migliore. Ieri ha pubblicato un videomessaggio di auguri ai fan per San Valentino (anche in italiano), ed è talmente puccetta che quasi quasi mi fa venire voglia di iniziare ad ascoltare i Lacuna Coil. Il video in italiano andatevelo ad vedere voi, mentre quello in inglese lo traduco perché è ancora più tenera che nel secondo.
Ciao a tutti! Oggi è San Valentino e voglio fare gli auguri a tutte le coppie là fuori! Passate un giorno fantastico e festeggiate al meglio. Voglio salutare anche tutti i single là fuori: potete aver perso qualcuno di importante nella vita, ma di sicuro troverete qualcuno che vi ami ancora di più! Quindi non preoccupatevi, vedrete che incontrerete qualcuno sul vostro cammino molto, molto presto. E buon San Valentino anche a quelli a cui a cui non frega nulla di questa giornata, perché l’amore dovrebbe essere celebrato 365 giorni all’anno, e non solo il 14 febbraio. Quindi diffondete l’amore ogni giorno, diffondete la positività ogni giorno nel mondo! Passate un bel week end, e buon San Valentino!
Non so, dice un po’ le solite cose, come nel messaggio anti-Photoshop, ma c’è qualcosa nel modo in cui lo fa che mi fa venire voglia di accantonare la faida fra i fan di Pescy e i suoi, abbracciarla e strizzarle le guance. Buon San Valentino in ritardo anche a te, cHri, e intanto voi consigliatemi qualcosa di suo da ascoltare.

venerdì 13 febbraio 2015

Alan Averill si scaglia contro il metal moderno: “È merda da borghesi.”

Non so. Una parte di me prova tenerezza per i metallari vecchio stile che si prendono ancora sul serio, e dà la colpa delle scemenze che dicono nelle interviste alle domande che vengono poste loro: è chiaro che, conoscendo il soggetto, sai già dove andrà a parare se gli dai una spintarella in quella direzione. D’altra parte però, Tamburino, che cosa ti ha detto tuo padre stamattina?

Ma se nemmeno la Tuomassa, che è un’appassionatA Disney, ha fatto propria questa massima, figurarsi Alan “A.A. Nemtheanga” “Pretenziosità A Pacchi” Averill, cantante e frontman dei Primordial. Per chi non li conoscesse (come me, che sono refrattario a qualsiasi cosa sia venuta prima delle demo dei The Gathering), sono una band extreme metal delle parti di Dublino, che mischia elementi black e folk irlandese, sta in giro dal 1987. E che, evidentemente, è rimasta ferma lì.

Nell’intervista su Metallized (cliccate per leggerla per intero), il povero Alan “Pretenziosità a Pacchi” si è ritrovato a rispondere alla domanda più scomoda di sempre, “cosa pensi dell’evoluzione della scena negli ultimi decenni”. Solo che, invece che far finta di nulla, salta prontamente sul piedistallo della sua superiorità e, con tutti e trentanove i suoi anni, dà fondo a quanto lui sia l’unica cosa ascoltabile in tutto il panorama metal. Specie se si considera quella porcheria del pussy metal.
Una volta far parte della scena metal significava avere uno status diverso, voleva veramente dire essere un outsider e in questo c’era un elemento di ribellione ed anche un elemento di sacrificio, e questo adesso è cambiato.
Insomma, da una parte ci si lamenta che la massa ignorante non comprenda la grandezza del metal e tratti i metallari alla stregua di avanzi di galera, ma quando si arriva quanto meno a una non belligeranza reciproca non va bene perché il metal deve essere sacrificio. E, soprattutto, è un genere che non deve cambiare mai. Ma che dire della franchezza con cui parla delle band odierne? Non c’è nemmeno da leggere fra le righe e decontestualizzare le sue parole per inarcare le sopracciglia.
La maggior parte delle band metal più grosse degli ultimi 10/15 anni sono solo merda, immondizia, che si tratti di Apocalyptica o di Bullet For My Valentine, Within Temptation... Il metal si è rammollito, storpiato. Nel 1986 le band più popolari erano Metallica, Slayer, Judas Priest, Megadeth… Mi spiace per i ragazzi di adesso che si devono ascoltare non so che merda che passa nella parte più mainstream della scena. […] Penso anche che sfortunatamente le nuove band che vendono più dischi siano le peggiori della scena.
Beh, è una questione di gusti, suppongo: nessuno può piacere a tutti. Solo che questo giudizio lo si può motivare. E, soprattutto, lo stesso concetto lo si può esprimere con un semplice “a me non piacciono”. Ma di chi è la colpa della degenerazione del metal? Nostra, ovviamente. Siamo una generazione di smidollati, come dice lui:
Ma che ci puoi fare, è semplicemente una questione di gap generazionale. […] Ma in ogni caso penso che dipenda anche da un cambiamento nel pubblico… Perchè i ragazzi di adesso rappresentano la nuova classe borghese che sta emergendo in Europea. Cercano cose diverse nella musica. Si gasano per la novità e per l’aspetto cartoonistico del metal. Quello che invece gasava me era la violenza e l’aggressività. Sai, vedo i ragazzi di oggi che si mettono in coda per vedere qualche stupida band grindcore e penso “what the fuck”, ma... Sai, forse in fondo sono solo un vecchio scontroso!
Insomma, dovremmo farci tutti una bella dose di testosterone e andare in giro col pisello dritto di fuori a chiedere più sangue e pogo invece di fangirlare ‘ste quattro sgallettate. Il concetto era abbastanza chiaro, ma no, lui ha continuato a elaborare la cosa tuffandosi di testa nell’autoparodia.
Sì, non è più ribellione. Forse lo è in qualche paese, ma non è più lo stesso ormai. Il metal è passato dalla classe operaia alla borghesia. Mi chiedo seriamente che razza d’uomo si ascolta i Nightwish o i Within Temptation. Voglio dire... Spendi meglio i tuoi soldi, trovati una prostituta o qualcosa del genere. Quella roba non offre niente su nessun livello, piuttosto è meglio una bottiglia di whiskey, capisci cosa intendo?
A quel punto, vedendo il cipiglio della giornalista, si è improvvisato Cavaliere: è stato frainteso!
Scusami, sto esagerando... Non stai cogliendo il mio sarcasmo!
Cosa che ribadisce anche in chiusura:
Già. Spero che tu abbia colto un po’ del mio sarcasmo! Ciao!
Nel resto dell’intervista, ci fa sapere che anche il folk metal fa quasi tutto schifo, che non gli piace niente e nessuno a parte i suoi bff Korpilaani e Finntroll, che andrà tutto sempre peggio, che tutto è uno schifo e niente va bene, che si stava meglio quando si stava peggio e quando c’era lui i treni partivano in orario.
Oh, e giustamente gli danno fastidissimo quelli che amano gli elementi più cartoonistici del metal. Che lui non apprezza. Non li apprezza. Lui.

Oh, e scusate: sono sarcastico, ma è sarcasmo borghese!

Élangate: oggi la premiere del video ufficiale

Cum!Taste the cliché!Be deaf and blind!Never see what’s in the light:Tuomassa writes noughts till the end of time.
Stamattina mi sono svegliato col ritornello di Élan in testa (no, non è vero), e mi chiedevo perché. Poi ho aperto Facebook e ho scoperto che è uscito il video. Con tutto l’entusiasmo di questo mondo, ho finito di mangiare le lasagne mentre guardavo La Signora in Giallo e poi ho aperto YouTube, curioso di vedere cosa avrebbero tirato fuori i nostri eroi a questo giro. Del resto, la Tuomassa ha di nuovo aperto bocca per cercare di giustificare i casini che fanno.
L’attesissimo video di Élan dei Naituiss è finalmente arrivato. Ispirato dalle storie taciute dei posti abbandonati della Finlandia, la creazione di questo video è durata quasi un anno e include alcuni degli attori e attrici più amati della Finlandia. E anche il leggendario simbolo dei Naituiss, un gufo delle nevi chiamato Edvige Urho (Braveheart).
E voilà. Eccolo, questo capolavoro!


Sì, no, veramente. Tutto quello che vedete è davvero lì, non è un’allucinazione. Il gufo l’ho visto prima di leggere l’unghiata allo specchio della Tuomassa e ho alzato gli occhi al cielo, così come ho aggrottato le sopracciglia per il fatto che, a quanto pare, hanno semplicemente filmato qualche inquadratura della Pavimenta e riciclato le scene tagliate di ImagiAnerum-il-film. Per il resto, mi è giunta voce che anche se Lagnette è in silenzio stampa, Sharona Milfona, Nellina, Mamma Anneke e Coschotte abbiano mandato i loro più cari saluti.
Comunque dai, anche se l’editing è stato chiaramente fatto dai grafici di Expo 2015 e il video è praticamente un’antologia dei cliché symphometal e delle cose già fatte da chiunque Naituiss stessi inclusi, bisogna riconoscergli un merito: la Tuomassa si vede relativamente poco e la Pavimenta ha tirato fuori un lato inaspettatamente femminile. Ovvio, se si fa finta di non vedere il tatuaggio da camionista che rovina tutto.
Più che altro, ciò che mi chiedo è: perché i vecchi che fanno le comparse? Rappresentano lo stato di conservazione dell’ispirazione della Tuomassa? Lo stato mentale dei fan che li seguono ancora? E perché ballano come se fossero nella discoteca di Sinéad?
O li hanno scelti semplicemente nella speranza che fossero troppo allergici alla tecnologia per registrare la canzone fra una ripresa e l’altra, caricarla su ThePirateBay e sputtanarla sui social network? Perché se il motivo era quello, mi sa che hanno fatto male i conti: ce la vedo la nonnina a fare il leak di tutto l’ambaradan sul web!


giovedì 12 febbraio 2015

Sanremo 2015: la voce lirica con la chitarra elettrica è una grande innovazione

Avete presente quel fenomeno per cui le mode arrivano in periferia sempre con un po’ di ritardo rispetto al centro? Beh, come se le vistose bastonate nei denti che l’Italia continua a prendere all’Eurovision non l’avessero sottolineato abbastanza, è arrivato il Festival di Sanremo, che pretende tutt’ora di essere il Manifesto della Canzone Italiana con tutte le maiuscole del caso, a confermare che musicalmente il Belpaese è un’accozzaglia malriuscita di vecchi e provincialotti.
Ora, che caspita c’entra Sanremo con Epilla, chiederete voi, visto che qui ci occupiamo di tutte e cinquanta le sfumature di pussy metal ma non delle rime cuore-amore che Mamma Rai continua a propinarci? Beh, a ‘sto giro è Carlo Conti che è venuto sconfinarci nel giardino e pretendere di farla da padrone. Stasera è stata infatti la puntata delle cover, e così Federico Paciotti, il nuovo pupillo di Caterina Caselli, ha pensato bene di fare un cosplay di Ville Valo e proporre E Lucean Le Stelle della Tosca di Puccini sul palco dell’Ariston, improvvisandosi tenore dopo aver inforcato una chitarra elettrica.

E cosa c’è di strano, chiederete voi? Ben venga che la tv italiana tenti di svegliarsi un po’, no? Sì, è vero. Ma poi ti arriva Conti che inizia a strombazzare:
Unico! Un chitarrista straordinario, un tenore straordinario! Spero proprio che da questo palcoscenico partirà un gioiello che porterà in giro per il mondo questa musica, questa fusione tra il rock e l’opera! Se si può fare la cover in qualche modo di Puccini, si può fare la cover di qualsiasi canzone: questo il senso di questa sigla affidata a questo fenomeno!

Ed è qui che da Miskolc parte una lunga pernacchia che passa per la Germania, arriva in Olanda e continua su fino alla Svezia e la Finlandia, seguita da una fragorosa risata. No, perché davvero, Carlo Conti? Doveva arrivare Federico Paciotti l’ex chitarrista dei Gazosa, armato di cuffia di lana e eyeliner, a dire al mondo che si può cantare in lirico su una chitarra elettrica, e si può convertire un brano classico in uno rock? Oggi, nel 2015? E tutto questo me lo chiami unico e straordinario? Io capisco che stiamo sempre indietro, ma perfino in Italia c’abbiamo un paio di cloni dei Naituiss, gente che se la tenta, gente che ci riesce, gente che a suo modo ha innovato per gli standard nazionali. Non puoi venirmi a millantare l’originalità e l’unicità di qualcosa che riflette pallidamente un fenomeno ormai talmente sovrasaturo da aver generato perfino un blog-parodia come Epilla. Eddai, e apriamolo internet, ogni tanto! C’è tutto un mondo fuori dall’Italia, se non ne prendiamo almeno visione questo paese non risalirà mai la china!

Élangate: leak dell’intero singolo e Tuomas continua a rimestare nel vaso

Come state, Epilli? Avete già messo le mani sulla vostra copia del leak a 320kb/s dell’intero singolo di Élan con tanto di scan del digipack e lyrics della canzone un giorno prima dell’uscita ufficiale? Cosa ne pensate?
Personalmente, come avevo immaginato l’alta qualità non aiuta Élan a non sembrare un remake mal riuscito di Last Of The Wilds: la melodia è loffia e ci sono alcune parti ritmicamente strane, ma a parte questo l’arrangiamento è virtualmente indistinguibile. Il fatto che tutti gli strumenti si sentano meglio nel mix mostra solo quanto il ruolo della band sia diventato marginale rispetto a orchestre, cori, uillean pipe e guest vari (non dovevano esserci una chitarra e un basso, da qualche parte?); e poi dai, stavo bene anche senza notare il Synth Scampanellante Holopainen™ sul bridge. Aggiungiamoci un testo che più banale non si può e che, oltretutto, non rispetta nemmeno la ritmica della melodia, e resta solo la Pavimenta, che sembra annoiata e per niente interessata a ciò che canta, sottolineando l’impressione generale di loffiezza. Sagan, poi, si è rivelata in tutta la sua inutilità perfino come b-side.
Spezzo giusto mezza lancia in favore della radio edit, che almeno sforbicia un po’ di ridondanza, e per l’arrangiamento della alternate version, che fa guadagnare qualche punto godibilità e perfino originalità alla canzone nel complesso, nonostante la melodia resti soporifera.
Insomma, dopo aver ascoltato il singolo non posso più dare torto alla Tuomassa per essersela presa a morte per il leak: in un universo parallelo in cui pagassi per ascoltare la musica dei Naituiss, una ciofeca del genere non l’avrei mai comprata se non a scatola chiusa, e poi mi sarei sperticato in lodi pubbliche per autoconvincermi che sia un capolavoro in modo da non mangiarmi le mani per i soldi buttati così in piena crisi.
Ma dai, in realtà sono io estremamente maligno, perché la Tuomassa insiste ancora che quella è l’ultima delle sue preoccupazioni. In una video intervista per MetalHammer, ci dice infatti che:
Quando Élan è stata diffusa, l’ho saputo; l’intera band era molto irritata e abbiamo finito per fare molto rumore a riguardo, sì. E ora, guardando indietro, penso sia un bene che abbiamo portato la cosa allo scoperto perché è un grosso problema al giorno d’oggi. Non per via dei soldi, m-m-m-ma p-p-perché uccide il mistero. Certo, forse avremmo dovuto fare un bel respiro prima di agire nella concitazione del momento. A ripensarci, avrei fatto molte cose diversamente, ma mi sono sentito così violato, anche se è una cosa molto comune, capita a quasi tutte le band, ma non è quello il punto: è comunque sbagliato, molto sbagliato, ed è per questo che volevo dire la mia a riguardo. Sembra che molte persone oggi non vedano nulla di sbagliato a diffondere materiale inedito su internet perché non sanno fare di meglio.
Tommasina, che tesoro. Non so se sia più adorabile quando paragona il leak a uno stupro o quando balbetta mentre afferma che n-n-non è q-q-q-questione d-di s-s-s-s-soldi. Naturalmente è stata troppo occupata a dondolarsi raggomitolata nell’angolo della doccia per scucire due scuse per come hanno gestito la faccenda, ma cavolo: se c’è qualcosa di buono del far parte dei Naituiss è che non devi mai chiedere scusa. Nemmeno quando fai pubblicità al tuo web shop con immagini del genere:
Dove la sagoma che si getta dalla rupe è la dignità di Photoshop.

mercoledì 11 febbraio 2015

Qualcosa si muove dalle parti di Vibeke Stene

Ormai l’abbiamo capito: il comeback di Santa Vibeke da Sokndal è più lento e accidentato di qualsiasi processo di beatificazione standard. L’annuncio l’ha dato più o meno assieme alla Piromaniaca, ma mentre lei ha sfornato un video, un album, un best of, tre canzoni con le BFF di cui una scritta da lei, un tour europeo ed è già pure al lavoro sul prossimo, la Santa è ancora persa a fluttuare nella bruma dei fiordi norvegesi e posta in media una volta ogni sei mesi per dare segni di vita.
Del resto, non che gli amici che l’hanno convinta a tornare, i God of Atheists, siano messi meglio. Con un post su Facebook ci informano infatti che:
Il piano: mixare durante l’estate, pubblicare in autunno. A causa degli studi, Lars Norberg non avrà tempo di registrare l’ultima traccia del basso prima di maggio/giugno. Carl August Tidemann si è infilato nel “paradiso” della tendinite, ma registrerà gli ultimi tre assoli non appena tornerà in forma. Vibeke Stene registrerà ulteriori linee vocali la prossima settimana. Anche I.C.S. Vortex farà alcune piccole registrazioni aggiuntive. Sareeta registrerà gli ultimi pezzettini questo mese.
Un’altra notizia è che ho deciso l’artista che al momento è a buon punto nella creazione dell’artwork dell’album. Ok, questo è il piano, ma non sparatemi se fallisce. Il tempo è il mio migliore amico e sono molto orgoglioso di essere lento. Immagino anche che sia troppa sbatta pubblicare tutto da solo, quindi se qualche label legge ed è interessata, sentitevi liberi di mandarmi un messaggio.
Cioè, in pratica se non siamo ancora al punto zero, non siamo nemmeno andati oltre il punto uno. Ma che dire dell’aplomb con cui la scorsa settimana la Santa in persona ci ha informati di come vanno le cose nel suo castello gotico sulla scogliera dicendo praticamente tutto e niente?
Che sensazione soddisfacente, godersi in pace e silenzio il caffè della colazione e il giornale assieme al sole invernale e la sensazione che la voce stia bollendo e voglia uscire. Poi sedersi al piano, suonare le note e liberare la voce e sapere e sentire di avere il controllo completo!
Probabilmente canterò dei passaggi di un brano norvegese a una mostra in galleria a marzo e lavorerò in una rappresentazione che si terrà nel teatro della mia città in una settimana di ottobre. La mia vita è di nuovo piena di arte e lo adoro! Mi ricorda di non lasciarla mai più.
E poi c’è la notizia più grande, il progetto doom in cui scrivo i miei testi e canto dal profondo del cuore… è così bello! Stiamo registrando le chitarre in questi giorni. Va lento, ma di sicuro sarà l’album di cui sarò più orgogliosa in assoluto.
Quindi vi prego, rimanete con me. Vi auguro ogni bene!
Vostra,
Vibeke
Che insomma, anche qui, felicissimo che si stia rimettendo in carreggiata alla grande, ma Vibecca, amore, dare un po’ di priorità all’album? Qui ci sono fan che si stanno strappando i capelli dal 2007 mentre ti aspettano!

martedì 10 febbraio 2015

Svelati titolo, artwork, tracklist e date del nuovo album dei Sirenia

Ok, ferma tutto. Quando furono annunciati la copertina e i dettagli di Perils Of The Deep Blue, ci si mise le mani nei capelli e ci si preparò al peggio. Poi sorpresa! – si è rivelato un album davvero gradevole. Per cui ora facciamo tutti un bel respiro, beviamo un bicchiere d'acqua e manteniamo la calma anche di fronte a QUESTA COSA:
Il Tristo Mietitore su una copertina dei Sirenia, la cosa più scontata che potesse esserci a parte,  forse, l'ennesima sirena. Quindi, se su Perils avevamo quella ma le cose sono andate decentemente, diamo una presunzione di decenza anche a questo The Seventh Life Path fino a prova contraria e rinviamo qualsiasi giudizio all'8 maggio, data di pubblicazione europea. E soprattutto, fidiamoci di Cavallyn, che dice di aver preso Morten per le palle dopo The Flop Of Life e averlo obbligato ad alzare gli standard qualitativi. Certo, con un titolo del genere è difficile prendere Zio Morten sul serio, a maggior ragione perché pure le canzoni sembrano una specie di remix di tutti i loro titoli precedenti, con qualche prestito dai Leaves’ Eyes.
1. Seti
2. Serpent
3. Once My Light
4. Elixir
5. Sons Of The North
6. Earendel
7. Concealed Disdain
8. Insania
9. Contemptuous Quitus
10. The Silver Eye
11. Tragedienne
12. Tragica (bonus track, version spagnola della 11)
No, ok. Un titolo in latino e Tolkien. TOLKIEN, Cristo. Nel 2015. Non ce la possono fare a questo giro.

domenica 8 febbraio 2015

Ison, il side-project di Heike Langhans e Daniel Änghede


È scoppiato l’ammoreh in Svezia. Prima WTHeike ha fatto una comparsata dagli Hearts of Black Science, poi Daniel Änghede ne ha programmata una sul nuovo album dei Draconian… da lì, il passo successivo era convolare a giuste nozze e tirare fuori un side-project tutto loro. Così, ecco la prima demo degli Ison, un progetto che già dalla prima nota promette di spaccare i culi con un doom rock a tinte malinconiche (che Heike definisce “cosmic drone”) e un bellissimo intreccio fra le voci dei due.


Presumendo che ormai le parti vocali siano registrate e quindi WTHeike abbia tempo libero intanto che l’album è in missaggio e mastering, direi che un divertissement piacevole come questo se l’è meritato eccome! Vediamo cos’altro tireranno fuori.

Elize Ryd ci prova con l’Eurovision, ma non passa la semifinale

Ho una confessione da fare: quando penso agli ABBAranthe, purtroppo la prima associazione mentale che faccio è con la brutta canzone omonima dei Naituiss (anche perché diciamocelo: la loro proposta musicale evoca più quella, che conosceva anche il mio collega di università Britney Spears-dipendente, piuttosto che The Amaranth dei Draconian).
Ebbene, da oggi l’associazione mentale sarà ancora più forte, visto che Elize fRYDa ha tentato di fare il colpaccio e infilarsi nel carrozzone Eurovision come rappresentante della Svezia. E nemmeno sola: si è fatta accompagnare dal tenore svedese Rickard Söderberg, allievo del Royal Danish Theatre di Copenhagen, specialista in musica barocca, attivista e, in buona sostanza, la risposta svedese in salsa vichinga a Conchita Wurst. No, sul serio.
Praticamente è Alex Krull in drag.
Così, fra volute di fumo e paillettes, ieri sera la nostra Elize ha calcato il palco della Friends Arena di Stoccolma per la prima manche delle semifinali del Melodifestivalen 2015, lo show preliminare per sfornare il rappresentante svedese, in una mise che, a confronto con il suo beau, è perfino sobria. E far apparire sobria quella che, alla fin fine, è la front woman di una band metal è un’impresa di tutto rispetto.
La canzone, dal titolo One By One, onestamente non è nulla di che: una ballata melensa delle più stereotipate con abbondanza di sviolinate sintetizzate e qualche beat elettronico. Roba che Loreen con Euphoria si mangia in un sol boccone, parlando di passati rappresentanti svedesi di spicco. In compenso, ha il merito di farci sentire per la prima volta la voce di Elize – intendo senza le vagolate di filtri che gli ABBAranthe le mettono addosso.


Purtroppo, fra i concorrenti c’era anche Eric Saade e contro le sue orde di fangirl si può ben poco: Elize e il suo amico sono stati snobbati e non sono finiti nemmeno fra i ripescati per la finale. Però prendiamoci un momento per considerare l’importanza storica del momento: una cantante metal se la tenta all’Eurovision così, a viso aperto e senza apologie! Sono ben finiti i tempi in cui la Tuomassa di vergognava come una ladra (nonostante Sleepwalker sia probabilmente la canzone migliore di tutto il suo repertorio): il prossimo passo sarà portare il metal in tv!
Ah, già: dimenticavo che gli ABBAranthe in realtà fanno dance.

Q&A sul blog di Manda Ophuis

Annoiata per colpa dell’influenza, Manda Ophuis dei Nemesea ha deciso di giocare al question & answer sul suo blog, rivelando così al web diciannove fatti più o meno rilevanti su di sé. Fatti che ora andremo a riportare e commentare insieme: pronti?
Scrive le canzoni direttamente in inglese invece che tradurle dal neerlandese (ma un giorno le piacerebbe fare un intero album in neerlandese).
Una buona idea che dovrebbe insegnare a tante altre cantanti, così eviteremmo cieli che prendono il pennello e si dipingono fisicamente di qualche colore, e altri brutti calchi da altre lingue.

Oltre a cantare, Manda è anche una maestra. Insegna ai bambini molto piccoli e a una classe di “bambini molto dotati”, con cui dipinge.
Non ho capito se i “gifted kids” sono veri o è un eufemismo come il nostro “bambini speciali”, ma i disegni (che trovate sul suo blog) sono carini!

La sua più grande aspirazione è essere felice e senza preoccupazioni, ed è contenta quando la sua musica aiuta le persone a superare i momenti difficili ed essere più felici a loro volta.
Poretta, la domanda era banale, non ci potevamo aspettare una risposta meno mielosa…

Quando era una ragazzina, ha trovato ispirazione in una donna che vedeva spesso in autobus: capelli rosa o viola, piercing multipli e trucco pesante; inizialmente ha imitato il suo stile, ma poi ne ha sviluppato uno proprio e ha vinto così la timidezza.
Poi, siccome la domanda chiedeva quali donne l’hanno ispirata fuori dalla famiglia, lei se la cava dicendo che sono le sue tre migliori amiche. Furba!

La sua citazione preferita è: Balla come se nessuno guardasse. Ama come se non fossi mai stata ferita. Canta come se nessuno ascoltasse. Vivi come se fosse il paradiso sulla Terra.
Manda, tesoro, la terza l’hai presa un po’ troppo alla lettera, visto come strillacchi spesso e volentieri sull’ultimo album.

Fa 75 minuti di spinning due o tre volte la settimana e 45 minuti di bodypump una volta la settimana.
Poi te credo che ancora non si vede il nuovo album, dove lo trova il tempo per cantare?

Gioca a un sacco di giochini stupidi per PC e cellulare: HayDayBackgammonIQ Mission e Quiz Duel.
Speriamo si stacchi dallo schermo il tempo per registrare qualcosa di nuovo, se no col cavolo che si ritroverà su SongPop.

La sua sorella preferita è Linda.
E io capisco ancora il neerlandese. Snap!

Non è mai stata nervosa prima degli show.
E, giustamente, si ritiene molto fortunata!

Un paio di anni fa aveva cinque gatti. Ora ne ha due, Bodi e Maguin.
La gattara pazza che è in me ha appena donato cinquanta punti a GrifonManda.

Se vincesse 500 mila euro alla lotteria, si comprerebbe una Kawasaki Ninja 300 e darebbe un sacco di soldi ai rifugi per animali.
È bello vedere che un tour europeo o mondiale dei Nemesea e la registrazione di un nuovo album non sembrino invece essere delle grosse priorità.

Ha saputo rispondere a una domanda su dove trovare ristoranti vegetariani a Groningen.
I casi sono due: o ha googlato spudoratamente, o la mania di Coschotte è contagiosa.

Il suo formato musicale preferito è il CD. “Sono troppo giovane per i vinili e troppo vecchia per il download”.
E io le regalerò un anello di brillanti per questa risposta!

Non prende più lezioni di canto, ma “allena la voce regolarmente”.
Quindi sul prossimo album strillerà come un’ossessa, fantastico.

Una volta, una fan che aveva perso una sorella per via di una malattia le ha mandato una mail dicendole che ha trovato la forza di andare avanti grazie a Cry su Mana.
Ed è ottimo sapere che lei si ricorda ancora dell’esistenza di quell’album, visto che l’ha mezzo disconosciuto.

Le cinque canzoni che vorrebbe coverizzare sono: Cry Me A River di Justin Timberlake, Umbrella di Rihanna, Sugar degli Editors, Mein Herz Brennt dei Rammstein e Beautiful Lie dei 30 Seconds To Mars.
Mi dispiace, goticini: niente Nemo e Stand My Ground. Credo che Manda si rendesse conto che era lì che volevano trascinarla, per cui SNAP SNAP SNAP SNAP per le cover pop!

Il suo momento più memorabile è stato il primo concerto dei Nemesea al P60 di Amstelveen come opener degli After Forever. Quello da dimenticare… non se lo ricorda!

Sogna di partecipare a Expedition Robinson (l’originale de L’Isola dei Famosi, tipo), ma per farlo deve essere una star in declino. Ancora non lo è, visto che, dice, la scena rock-metal in Olanda non è grande quanto nelle altre parti del mondo.
AH SÌ, MANDA? VOGLIAMO PARLARE DI QUANTO È GRANDE IN ITALIA, INVECE? (Giuro che adesso tolgo il caps lock, che non sono i Naituiss).

Fra gli altri partecipanti di Countermove, le piacerebbe duettare con Mamma Anneke, di cui è fan da anni.
Chiamala scema! Anche se, personalmente, un giro con Valerio Recenti me lo farei volentieri. If you know what I mean.
E questo è quanto per la rubrica “facciamoci gli affari di Manda Ophuis tanto per”. Scommetto che le saranno arrivate anche svariati “come to Brazil!” e due o tre centinaia di domande su quando cavolo esce il nuovo album. Anche se non ha risposto, preghiamo che si sia sentita un po’ di pepe nel sedere e smetta presto di procrastinare attaccata al cellulare!

Élangate: interviene Tuomas Holopainen in persona

La vogliamo chiamare Élangate, la faccenda del leak con pubblica gogna della fan da parte della band? No, perché la Tuomassa & compagni ne stanno facendo davvero un caso di stato, tanto che è intervenutA lui in persona a commentare il tutto. Con una faccia di culo che ha veramente del surreale.
Cari saluti a tutti.
Alcuni di noi preferiscono mantenersi neutrali sulle faccende che riguardano internet/Facebook, ma ho ritenuto appropriato discutere su una situazione discutibile. Ho visto che il nostro primo singolo Èlan [sic] è stato diffuso su internet oggi, e sono rimasto confuso da alcune reazioni che ho letto. Mi è stato poi chiesto di fare una breve dichiarazione, e quanto segue è ciò che penso della questione.
Il leak di un album, o solo un singolo, in anticipo è un duro colpo al magnifico mistero che circonda l’imminente pubblicazione di nuova musica. Abbiamo coltivato ciò deliberatamente per dare ai nostri fan un evento, una potente sorpresa (si spera). I post appassionati sulla pagina Facebook della band (che sono stati scritti nella furia del momento) erano senza dubbio una reazione sincera alla delusione per qualcuno che ha deliberatamente rovinato parte di questi sforzi. Suggerire che la band o la casa discografica l’abbiano fatto apposta fa molto teoria complottistica e semplicemente non è vero. L’unica cosa che ci interessa è la musica dell’album e l’impatto che avrà sulle persone.
Tenendo questo a mente, provate a evitare di ascoltare questo leak o qualunque altro, se per questo. Aspettate di ascoltare ciò che deve essere – una fatica d’amore, il frutto di un duro lavoro devoto e della massima qualità. Il modo in cui noi stessi vorremmo fare quest’esperienza.
Distinti saluti,
Tuomas
A parte che sarebbe Élan e non Èlan (Tuomassa, non conosci nemmeno i titoli delle tue canzoni? Vergogna!), che discorsi sono? Da che reazioni sarebbe rimasto confuso, dalla gente che dà al suo management dei cretini per il modo in cui hanno gestito la cosa su Facebook, o da quelli che hanno constatato che la canzone è noiosa? Tuomassa cara, al mondo non esiste solo la stampa finlandese, c’è anche gente che non è pagata per ascoltare la tua musica e può dire quel che vuole.
Tralasciando poi che le sviolinate sulle fatiche d’ammoreh e l’importanza suprema della musica sono false quanto una moneta da tre euro, tutta la menata sentimentale sul grande lavoro per creare mistero rovinato dal leak la trovo talmente fuori luogo come giustificazione per l’infamata sulla pagina ufficiale: da oggi in poi, “post appassionati” sarà il nuovo eufemismo ufficiale per “cyberbullismo” – uno fatto da gente che ha alle spalle un esercito di quattro milioni e mezzo di utenti verso un’unica ragazza. A meno che, ripeto, non si tratti di un profilo falso. Non so voi, ma il fatto che la Tuomassa abbia dedicato alla teoria del leak pilotato più spazio che alle scuse mi fa gridare “al gombloddo!” con tutte e cinque le stelle del caso.
Insomma, se devi pararti il sedere da un errore che tu o il tuo entourage avete fatto, almeno abbi la decenza di chiedere scusa. Altrimenti, sta’ semplicemente zitto: la figuraccia la fai in ogni caso, ma almeno non aggravi ulteriormente la tua posizione confermando le voci maligne che già circolano sul web.

venerdì 6 febbraio 2015

Il Nightwish drama continua: arriva il post per giustificare lo slutshaming.

Eccoli, ECCOLI! Questi sono i Naituiss che conosciamo e amiamo! La band che da più di dieci anni vive di solo drama senza più preoccuparsi di tirare fuori musica decente! C’era stato troppo poco gossip durante le registrazioni dell’album e stavo quasi iniziando a preoccuparmi: invece, terzo post del giorno su di loro, secondo che parla specificamente di minchiate! Perché invece che chiedere scusa per lo scivolone dello slutshaming dell’amichetta di Lagnette, la band, o chi per loro, ha inforcato il caps lock e risposto per le rime come le peggiori quindicenni alle prese con i troll su qualche forum.
Quattro snap per D.T.
Tutto TALMENTE IN CAPS LOCK che la cosa mi puzza tremendamente di butthurt.
Insomma, ci dicono che dalle parti di Kitee la gente prende bene le critiche, comprese quelle alle public relation online. Perché seriamente, gli album precedenti glieli hanno leakati interi a settimane dalla pubblicazione, non è certo una novità. Perché, quindi, fare le dàiveh e montare su ‘sto casino per un singolo, stavolta? Forse perché la gente che mette in dubbio la band, prima per la canzone in sé e poi per la mossa della gogna pubblica, sembra essere un pochino di più degli inossidabili della Tamarrja che sbraitavano per Lagnette?
Ebbene sì, cara Tuomassa: aver messo la Pavimenta come ragazza immagine del carrozzone non significa un riparo sicuro dalle critiche. Se la canzone fa schifo e vi siete comportati da cretini (o chi per voi) col post al leak, c’è poco da fare.

Scoperta la leaker di Élan? I Nightwish la mettono alla gogna

E così, questi sono “i nuovi Naituiss”, i “Floorwiss”, i “Naituiss con la Pavimenta”. Tutti si chiedevano come sarebbero stati, ed ecco la risposta: una dittatura con le purghe e il confino. Ovviamente, in odore di leak la Strega Adele ha già tirato fuori il pugno di ferro neanche dovesse schiacciare la resistenza di Esthar.
Onestamente non ho ben capito quale dovrebbe essere il senso di questo screenshot, che hanno pubblicato sulla pagina della band: un’accorata richiesta di non diffondere il leak? Un “no, così non si fa” agitando il dito? Un’umiliazione in pubblica piazza della leaker? Il fatto che non abbiano censurato il nome e la foto profilo di Domenik Olzon, che fra l’altro non si trova più su Facebook, farebbe pensare l’ultima. Se fosse solo un “fan irrispettoso” qualsiasi preso ad esempio, sarebbe stato anonimo: evidentemente, l’intento era proprio trascinare alla gogna questa ragazza. Il fatto che si tratti molto chiaramente di uno pseudonimo in onore di Lagnette non rende il fatto meno grave: hanno deliberatamente esposto una persona a orde e orde di fanatici pronti a vendersi la mamma per leccare il sedere alla band (la quale si rende perfettamente conto di che fanbase ha) affinché la bullizzino. Anche se lo ammetto: molti di quelli che hanno scritto mi hanno sorpreso, c’è addirittura chi si è reso conto dello schifo che è questo post risollevando la mia fiducia nella fanbase media dei Naituiss.






Personalmente, a questo giro sto sperando che si tratti di un grande gombloddo. Preferisco pensare a una strategia di marketing da poracci per promuovere una canzonetta inutile che nemmeno molti fan si sarebbero filati, un leak organizzato da loro con tanto di screenshot di un profilo fasullo da condividere su Facebook in cerca di like,  piuttosto che uno slutshaming in piena regola. Perché non siamo alle elementari, dove la classe aspetta l’uscita per picchiare il bambino che ha ricordato alla maestra che c’erano compiti da fare. Dai, nemmeno i Naituiss possono cadere così in basso!

Élan dei Nightwish è in giro

Esatto, Pavime’: non ti seguo su Hipstagram.
E vabbè, la Pavimenta può mettersi l’anima in pace e tenere a posto i Meteor e gli Ultima: se è capitato a Madonna, che può finanziare un programma federale di protezione testimoni per le sue canzoni, figuratevi se nessuno scassinava i forzieri della Nuclear Blast per leakare Èlan, sia la canzone stessa, sia Sagan, la bonus track del singolo.
Non posto link perché qui si fa disinformazione e non pirateria, ma dico subito che sono rimasto sorpreso: ero convinto che avrebbe fatto parte della stessa linea evolutiva di Bye Bye Beautiful e Amaranth, e invece è l’evoluzione di I Want My Tears Back, che a sua volta è il secondo stadio di Last Of The Wilds. L’unica differenza degna di nota è che su una ci cantava Jonsu, sull’altra Lagnette con Marco, e su questa la Pavimenta, per il resto sono indistinguibili. Quanto alla loffiaggine generale, le do il beneficio del file a qualità infima, sentiremo meglio quando si troverà a 320kb/s.
Sagan, se possibile, è ancora più insipida, sembra uno scarto degli Eluveitie: stessa falsariga folkeggiante con riff insipidi della a-side, ancora più inconcludente e con meno mordente. Fra l’altro, già dopo due canzoni Troy e i suoi assoli di uillean pipe hanno stufato: spero che nel resto dell’album gli mettano il guinzaglio.
Nessun commento da casa NonHoLoPenen, e sulla pagina della Tuomassa gli admin si sono limitati a condividere il rant della Pavimenta su Hipstagram.
Wikipedia ha detto quello che sotto sotto abbiamo pensato tutti.
La cosa divertente è che, nonostante fin qui la stampa sia stata prevedibilmente entusiasta a denti stretti (con buona pace di Wikipedia e il suo accorato appello all’imparzialità), ora perfino la Pavimenta tenta di pararsi le mani attribuendo la delusione generale alla cattiva qualità del file, al fatto che sia un leak illegale (cosa c’entra?) e che un singolo non rappresenta mai tutto l’album. Se perfino in casa Naituiss hanno dovuto riconoscere la cosa, vuol dire che non sono l’unico ad aver inarcato un sopracciglio. Perché onestamente, Pavimè’, se una canzone è noiosa, lo è sia se ascoltata legalmente su vinile, sia scaricata illegalmente da un leak a 128kb/s. Ma chissà, magari le altre canzoni-autoplagio che saranno sull’album mi ispireranno quale Pokémon far evolvere per passare il tempo mentre ascolto…

giovedì 5 febbraio 2015

Tracklist, copertina e teaser del nuovo Kiske/Somerville

Ieeee, sta per uscire il nuovo album di Kiske/Somerville.
No, ok: il fatto che l’entusiasmo mi stia aleggiando all’altezza delle scarpe nonostante la presenza dell’Amandona è indicativo di quanto il primo album del supergruppo sia stato deludente. Le cose non sembrano marciare molto meglio con City Of Heroes, almeno a giudicare dalla copertina: tecnicamente sarà anche ben fatta, ma… la banalità! Che, musicalmente, era anche il problema del debutto.
Il teaser, poi, non è molto più incoraggiante: d’accordo che sono mixate insieme, ma le quattro canzoni sono praticamente indistinguibili l’una dall’altra (o da quelle del primo album, se per questo). Il che significa che, almeno all’apparenza, si è fatto poco o nulla per migliorare l’altro grande tallone d’Achille del progetto, ovvero l'uniformità eccessiva del songwriting.


Insomma, fra melodie banali e arrangiamenti stereotipati, fin qui d’incoraggiante c’è ben poco. Ma non si giudica mai un album dalla copertina e dal teaser: magari l’Amanza avrà più spazio rispetto al debutto e risolleverà le sorti del progetto nonostante su undici titoli a malapena uno, il quinto, sia un minimo sfizioso:
1. Walk On Water
2. Rising Up
3. Salvation
4. Lights Out
5. Breaking Neptune
6. Ocean Of Tears
7. Open Your Eyes
8. Last Goodbye
9. After The Night Is Over
10. Run With A Dream
11. Right Now
Quale sia la verità, comunque, lo scopriremo il 17 marzo, la data di pubblicazione prevista. Non ci resta che sperare che i presagi foschi siano sbagliati, o che la promozione duri poco e l’Amandona riesca a infilare anche un disco solista fra questo e l’allattamento: quella sì che sarebbe una notizia da strapparsi le mutande!

Epica: Ariën van Weesenbeek soprano su Tides of Time nel backstage

Improvvisarsi soprano è uno degli sport preferiti della scena pussy metal, e bisogna dire che Ariën van Weesenbeek degli Epica lo fa in maniera decisamente più dignitosa di un buon 80% delle cantanti ovaio-munite che calcano i palchi di mezza Europa.


Throwback Thursday con un video backstage del 2010 (infatti Coen ha quasi tutti i capelli e la Simoncina partecipa ancora invece che fare la dàivah) in cui il nostro Ariën dà il meglio di sé e noi tutti siamo la Simoncina e ci spanciamo con la birra in mano (no, ok: lei non ce l’ha, ma noi sì). Una retrospettiva molto interessante che ci lascia vedere quanto la carriera degli Epica proceda a gonfie vele, o anche ad Ariën sarebbe toccato unirsi alla schiera di quelle che insegnano canto lirico in qualche cittadina marittima per arrivare a fine mese.

mercoledì 4 febbraio 2015

Draconian / Hearts of Black Science: Heike Langhans e Daniel Änghede si scambiano duetti

C'è gran fermento ultimamente in casa Draconian, e fortunatamente non è perché qualche UFO ha deciso di venire a prendere WTHeike, quel gran gnocco di Anders e compagni. Mentre le registrazioni delle voci per il prossimo album continuano, Heike si è fatta dei nuovi BFF svedesi e ha deciso di cantare con loro. Così, eccola duettare con Daniel Änghede su Wolves At The Border, il nuovo singolo degli Hearts of Black Science. Si tratta di un bel progetto doom pop (o comunque elettronica alternativa non meglio definibile) portato avanti dal Daniel di cui sopra e Tomas Almgren, che approfondirò volentieri non appena avrò un po' più di tempo. Qui la canzone con Heike:


L'esperimento è decisamente riuscito bene, tant'è che Daniel ricambierà il favore e comparirà sul nuovo album dei Draconian in veste di guest vocalist, sotto lo sguardo benedicente di Nick Cave.
Fra le altre notizie sul nuovo album, sempre da Facebook apprendiamo che Olof Götlin si occuperà dei violini, mentre gli ingegneri che monitorano la registrazione delle voci sono David Castillo (Katatonia, Bloodbath, Opeth, Eluveitie, KLIMT1918 e già co-produttore su Turning Season Within) e Karl Daniel Lidén (Breach, Terra Tenebrosa, Switchblade, Dozer, Greenleaf, The Old Wind). Ancora nessuna data stimata per il completamento dei lavori, ma teniamo duro: ormai manca pochissimo in confronto a quanto abbiamo già aspettato!

Fearless, il nuovo inedito delle The Sirens

Che furba, la nostra Piromaniaca preferita! Ha lasciato che le due amiche di scampagnate dessero i loro contributi musicali al progetto The Sirens per prime e si è presa molto più tempo per lasciar fluire l’ispirazione e devolvere alla causa comune una canzone addirittura decente. Dei tre inediti del supergruppo (qui gli altri due), questa Fearless sembra infatti la migliore.


Chiariamoci, non è la canzone dell’anno, ma è anni luce davanti alla tremenda Sisters Of Cliché partorita dalla Prozia Livia, o alla pigrissima Embracing The Seasons che Mamma Anneke avrà buttato giù in mezzo minuto mentre si lavava via la tinta. La melodia è orecchiabile ma non scialba, le vocals ben ripartite e anche armonizzate sui ritornelli, l’arrangiamento non è eccessivo o pretenzioso… perfino la Vegliarda è abbastanza autotunata da non fare troppo danno. Insomma, brava la Piromaniaca, ha tirato fuori una canzone che si merita le sue lodi anche senza rischio incendi!

While The Witches Burn, nuovo lyric video de(gl)i Whyzdom

Iniziamo con un minuto di silenzio per la copertina di Symphony For A Hopeless God e il team di bertucce tetraplegiche che si è occupato di scontornare le figure e blendarle insieme. Non sto a sviscerare la banalità del concept, ché la colpa è dell’album in sé, ma se dovessi elencare tutti gli strafalcioni tecnici di questa immagine riempirei un post intero.
Symphony for a hopeless photomanipulation.
Detto ciò, a due settimane dall’uscita dell’album, les Whyzdom ci propinano ben sette minuti sette di  singolo per rompere il ghiaccio e farci capire dove andranno a parare con uno dei lyric video più brutti di sempre. Sì, esatto: perfino la Tuomassa nei suoi deliri di onnipotenza fallica si è limitata a poco meno di cinque minuti per il primo singolo, mentre questi non hanno ancora capito. Così come non hanno capito che uno slide show di foto random e altre brutte photomanipulation con sopra le parole scritte in Arial bianco con qualche glow esterno quando va bene non possono essere chiamati “lyric video”.

Che poi, sette minuti sì, dei quali quasi due di intro fra percussioni, campane e coro in latino trito e ritrito seguiti da riff con sopra sbrodolatura di orchestra sintetica giusto per allungare il brodo. Il resto è una canzone che come inizia potrebbe benissimo finire: non solo potrebbe essere uscita da qualsiasi album symphonic metal di terza categoria compreso il precedente Blind?, ma merita una menzione speciale per la banalità del testo, che tratta il solito discorso antireligioso con una pedanteria che nemmeno più Mark Jansen, e le vocals della Marie Rouyer, che sono la noia e l’anonimato incarnati al punto che quasi quasi si rimpiange la Elvyne. Insomma, se queste sono le premesse, il futuro des Whyzdom appare roseo quanto uno stagno senza sbocco. 

martedì 3 febbraio 2015

Impariamo il portoghese con i Moonspell, i nuovi HIM

Ricordate Requiem For The Indifferent degli Epica in esclusiva per Pecado Mortal, che ci aveva permesso di imparare nuove parole ed espressioni spagnole come Estoy de Zorro, El Karrrma e Deidundouan? Bene, più o meno è la stessa cosa con il nuovo singolo dei Moonspell, The Last Of Us, con la differenza che siamo in Portogallo, probabilmente Antenna3 era autorizzata a trasmettere il brano e almeno blaterano in quella brutta lingua prima che la canzone inizi, non durante.


Il motivo per cui nessuno si è preoccupato di tagliare la parte iniziale è presto detto: se i musicisti stranieri sono così orgogliosi di riuscire a imparare il finlandese (come la Pavimenta), anche i Finlandesi devono esserlo quando imparano le lingue indoeuropee, in questo caso il portoghese. Perché questi sono inequivocabilmente gli HIM che hanno cambiato moniker, nazione e casa discografica e ora si spacciano per i Moonspell.

Cos’altro verrà fuori da Extinct, in uscita il 15 marzo con la solita cover di Seth Siro? Avremo anche un tocco Evanescence? Un po’ di Taylor Swift, addirittura? Ci sarà un heartagram sul CD? Lo scopriremo solo vivendo!

I Therion scaricano Sandra Laureano e la rimpiazzano con Isa Garcia Navas

Poracce vanno, poracce vengono, poracce si danno il cambio e non lasciano nemmeno traccia.
Sandra LaureAno quando faceva ancora la… accarezzatrice di materassi.
Tutto ciò è particolarmente vero nel caso dei Therion, che hanno addirittura bisogno di una pagina Wikipedia a parte per elencare tutti i membri passati, presenti e futuri che ne hanno fatto parte. Anno nuovo, vecchio sistema, e pochi giorni fa hanno comunicato su Facebook di aver gentilmente riaccompagnato Sandra LaureAno alla casa di tolleranza per ragazze speciali da cui l’avevano raccolta perché, in sostanza, le sue reali prestazioni non rispettavano le aspettative che aveva creato. In senso musicale, maliziosi che non siete altro. Secondo il post, infatti:
Dopo che Lori ha deciso di ritirarsi dai tour, volevo provare a lavorare di nuovo con un soprano drammatico (come Karin Fjellender). Alcuni dei nostri brani sono scritti per un soprano drammatico e altri per un soprano di coloratura. Non che abbia mai avuto da lamentarmi di come Lori cantava, ma è un tipo diverso di colore e, specialmente, le note basse come quelle di Lemuria si avvicinano di più all’esecuzione sull’album con un soprano drammatico. La situazione ideale sarebbe avere due soprano in tour, ma è un lusso che non possiamo permetterci al momento.
Quindi abbiamo prezzolato Sandra e abbiamo fatto qualche festival e un tour in Cina e Russia con lei. Ha funzionato bene per alcuni festival, ma quando i tour sono più lunghi, le note alte sono semplicemente troppo toste per la sua voce, quindi abbiamo deciso di tornare a un soprano di coloratura.
Di conseguenza, dico arrivederci e grazie a Sandra, e do il benvenuto al soprano di coloratura spagnolo Isa Garcia Navas, che abbiamo invitato ad accompagnarci in crociera e nei festival quest’anno.
Non so chi abbia scritto questo post, ma quanta crudeltà! Povera Sandra! A guardarla, sembra una bravissima ragazza che farebbe di tutto per accontentare la band! Poi quell’“arrivederci e grazie” rende il tutto così freddo, in un momento di vulnerabilità come quello dopo una performance! E immagino quanto ci sia rimasta male a non andare in crociera in mezzo ai marinai nerboruti. Cattivi Therion, Sandra merita di meglio!
Da consumarsi preferibilmente entro il…?
Intanto, diamo il benvenuto a Isa “Ennesima Mediterranea in Scandinavia” Garcia Navas e facciamo partire il cronometro per vedere quanto durerà. Almeno due settimane se le è fatte, e forse forse per gli standard dei Therion è un bel record!

Cristina Scabbia imita Kim Kardashian su Instagram

E niente, mettete cHristina SenzaFottutaAcca!!! nella stessa stanza con uno smartphone e se ne vedranno delle belle volenti o nolenti. Prima il selfie au naturel, e adesso un’imitazione di Kim Kardashian che piange, con tanto di video in cui fa il lip-sync alla culona che piange. Ammetto che, nonostante le massicce dosi di trash che mi sparo, di Kim Kardashian conosco solo il sedere, (e anche quello lo sa tirare fuori meglio Ursula). Per cui non so se cHristina e la sua Acca abbiano fatto un buon lavoro con lei, ma a me qualcuna l’ha ricordata sicuramente! Prima o poi qualcuno dovrà farci un video.


Fra le cose un po’ più serie da segnalare, al momento cHristina & compagni sono imbarcati sulla ShipRocked, l’ennesima crociera a tema metal, partita due giorni fa e che arriverà il 6 febbraio in un’isola privata alle Bahamas. Considerando che sono al terzo raffreddore questa stagione, quasi quasi mi dispiace di non essere lì al caldo con loro…