sabato 18 aprile 2015

Tarja Turunen e Miia Kosunen cantano Never Enough a The Voice Of Finland

Ricordate Miia Kosunen, la sosia bionda di Sarah Jezebel Deva che aveva mandato la Tamarrja in brodo di giuggiole cantando Stand My Ground di Sharona Milfona al provino per The Voice Of Finland?
Beh, la cosa non è decisamente finita lì, perché a quanto pare la Tamj l’ha presa sotto la sua ala protettrice (beh, almeno una parte), l’ha portata avanti come se non ci fosse stato un domani e Miia ha vinto la quarta stagione del talent show. Niente meno. Nonostante la Tuomassa ce l’abbia con i talent show. Snappity snap per la Tamj!
Ad ogni modo, non ho capito bene se per celebtare la vittoria o cosa (i Finlandesi scrivono le news solo nella loro cavolo di lingua non-indoeuropea), fatto sta che Miia e la Tamarrja si sono esibite in un duetto su Niver Inàf (da non confondere con Never Enough) condito con baci e abbracci.


Chiaramente, da brava dàivah viziata qual è (come chiaramente scritto nel Vangelo Secondo la Tuomassa), la Tamarrja si è messa d’impegno per rubare lo show alla sua protegé e sperticarsi in quanti più gorgheggi pseudo-lirici possibile, a prescindere se fossero nella stessa tonalità della musica o meno. Ma la cosa della Tamj che mi ipnotizza sempre quando vedo un video di lei che canta è la sua bocca: secondo me è talmente grande che potrebbe mangiarsi la Kosunen in un sol boccone. INTERA.

giovedì 16 aprile 2015

Il nuovo album di Kari Rueslåtten è quasi finito

E niente, una volta che la Piromaniaca è tornata a calcare il palco scenico, non c’è più verso di fermarla anche perché è armata e pericolosa. Neanche un anno per riprenderci dalla magnificenza di Time To Tell, che nelle ultime tre settimane PsychoKari ha praticamente terminato il nuovo album negli Parr Street Studios di Liverpool.
Ecco qui il veni, vedi, vici di Kari in sette semplici step:
26 marzo: testi finiti.
28 marzo: piano in corso.
1 aprile: la band è rapita riunita.
2 aprile: pausa pranzo con stufato di bambino inglese.
3 aprile: ultimo giorno di registrazioni, i ragazzi sembrano provati ma sollevati.
5 aprile: lo studio non è ancora bruciato.
11 aprile: copertina dell’album – check.
Stando ai commenti alle foto su Facebook, i nuovi piccoli capolavori saranno dieci. Ora non ci resta che pazientare durante la fase di missaggio e mastering (che immagino non prenderà troppo tempo… i tecnici vorranno pur rivedere le loro famiglie sane e salve, no?) e potremo tornare a crogiolarci nelle atmosfere uniche che la Piromaniaca sa regalarci con solo un’ugola e una tanica di benzina.

I Lacuna Coil al concerto del Primo Maggio

Wait, what, – direte voi – i Lacuna Coil al concerto del Primo Maggio a Roma? Che sta succedendo?
Più o meno la mia stassa reazione, perché se nel resto d’Europa fanno da headliner e in America ancora un po’ e rimpiazzano Mariah Carey al concerto di Natale del Rockefeller Center, “nemo propheta in patria” è stata la maledizione che per tutti questi anni ha gravato sui nostri, costringendoli al massimo a suonare aggratis alla sagra delle seadas di Torralba, quando gli va bene. (Ma davvero a Torralba? Di tutti i posti Torralba?!).
E invece, sorpresa! È cHristina SenzaFottutaAcca!!! a comunicarcelo oggi su Facebook:
Prendiamoci un momento per metabolizzare questo momento storico, in cui l’Italia si fila di pezza qualcuno che fa davvero musica. E facciamo tante congratulazioni alla cHri per essere finalmente riuscita a far sapere ai poteri di lassù che non è una corista qualsiasi!

martedì 14 aprile 2015

Floor Jansen: “female-fronted metal è una definizione superata”; Isaac Delahaye ribatte con una frecciata

E niente, ci risiamo: alla gente non piace sentir parlare di “female-fronted metal”. Prima l’Animalissa, adesso anche la Pavimenta ha da dire la sua. Ultimamente sembra dare in escandescenze qualsiasi cosa le si chieda nelle interviste, e ai malcapitati di Metal Radio Nation, che le hanno chiesto cosa pensa delle altre “female-fronted symphonic metal band”, ha risposto così:
Ora almeno ci hai messo “symphonic metal”, quindi il campo si restringe… Dice un po’ di più di com’è effettivamente la musica.
A volte sembra esserci un intero genere chiamato “female-fronted metal”. “Oh, quindi sei in una band female-fronted?”, “Ah sì, lo sono?” – cosa diamine significa? Perché i ReVamp sono una band female-fronted, e anche i Naituiss. Ma non si assomigliano per niente. Gli Arch Enemy sono una band female-fronted, ma anche i Delain. Non si assomigliano affatto. L’unica cosa è che sono entrambe band metal, ma gli stili del metal sono così diversi che non significa molto se c’è una ragazza che canta o meno. Per cui non è mica tanto importante. In più, enfatizzare la differenza sessuale fra uomini e donne, penso che sia superato ormai.
Non è sorprendente che ci siano sempre più donne nelle band metal. E non sono solo front-woman, ma anche batteriste, chitarriste, bassiste… Quindi, direi, fatela finita e chiamatelo semplicemente “symphonic metal”. Non importa davvero chi canta.
Onestamente, trovo che lamentarsi del “female-fronted metal” stia diventando un po’ l’equivalente musicale del dibattito su come definire Plutone. Ciò che non capisco è perché la gente si ostini a ritenere che si voglia indicare un genere quando in realtà, almeno per come lo vedo usare più spesso, “female-fronted metal” è più che altro un termine ombrello che accomuna elementi eterogenei – band non solo symphonic, ma anche doom, gothic, progressive, avant-garde, death – ma che hanno in comune una determinata caratteristica. Personalmente, il rapporto maschi-femmine fra i miei cantanti preferiti, di qualsiasi genere, è 9 : 41 per le ragazze: è una semplice questione di gusti, preferisco le voci femminili. Se per comodità mi riferisco al metal che ascolto come “female-fronted” per dire che in generale preferisco le voci femminili, non vedo la cosa né come sessista, né qualunquista. È un termine che descrive una delle caratteristiche, non dice che tutte le band a voce femminile siano identiche. L’Animalissa ha fatto un discorso più intelligente, dicendo che di per sé la presenza o meno di una donna nella band non cambia la qualità oggettiva della musica, ma la Pavimenta che ragiona ancora per generi mi fa alzare gli occhi al cielo.
E, apparentemente, non solo a me: anche a quel gran gnocco di Isaac Delahaye degli Epica devono essere cascate le palle, tant’è che quest’oggi ha inforcato Facebook e ha postato uno stato che mi sa tanto di frecciata contro l’inutile dibattito.
Per la cronaca, se qualcuno là fuori chiama gli Epica una “female-fronted metal band”, la cosa non mi dà problemi. Anche chiamarli “la band con il chitarrista antipatico” va bene. “La band che è famosa solo per la bellezza della ragazza”. “La band che non ha mai fatto di meglio del primo album”. Un classico.
È tutto molto soggettivo, e non mi disturba che abbiate un’opinione, anche se non la condivido.
Un mega-applauso a Isaac, che da gnocco qual è ha capito perfettamente qual è il punto che importa: la musica, non le etichette e tutto il blabla che ci si costruisce sopra.

Monster, il nuovo video degli Stream of Passion

Sulle prime mi stavo chiedendo che razza di strategia di marketing fosse quella di far uscire un video quasi esattamente un anno dopo l’album, ma poi mi sono ricordato che Marselìna Pan y Vina e compagni adesso sono indie, quindi avranno dovuto mettere da parte gli spiccioli in un barattolo di vetro prima di poterselo permettere.
Ad ogni modo, dopo la title track, ecco che anche l’ottima Monster del sempre ottimo A War Of Our Own riceve un video. Di dubbia utilità come un po’ tutti i video degli Stream of Passion, purtroppo, ma almeno Marsèla ha portato una ventata di Messico al dipartimento make up.


Ho indovinato dove la trama stesse andando a parare nel secondo stesso in cui ho visto la coppietta col bimbo nel vicolo malfamato (come disse Prue Halliwell, “Innocenti e vicoli: ma non impareranno mai?”), ma se non altro il protagonista è decisamente un eye candy.

venerdì 10 aprile 2015

Epica: a sorpresa di nuovo in studio

Whoa, whoa, whoa! Fermi un attimo. Che sta succedendo qui?

Ancora non abbiamo finito di crogiolarci nella magnificenza di quella gemma che è The Quantum Enigma, che giusto giusto ora arriva la Simoncina a pubblicare su Instagram la foto di cui sopra con tanto di hashtag #epicalive ed #epicastudio. Così, senza passare dal via e senza aggiungere altro.
Un po’ prestino per un nuovo album, specie perché The Quantum Enigma non ce la fa proprio a stancarmi e continuerei ad ascoltarlo per i prossimi dieci anni, per cui cosa staranno facendo? Una nuova canzone? Un singolo promozionale? Uno di beneficenza, possibilmente migliore di This Is The Time? Editing di un live dvd (anche se noto che Arien sta suonando)?
Spero che i ragazzi si muovano a darci qualche informazione in più, se no dall’impazienza rischio di finire pelato come Coen!

mercoledì 8 aprile 2015

La fiera dell’ipocrisia: i Nightwish contro i talent show e le canzoni sul sesso

Sì, lo so: che palle, sempre i Naituiss! Ma ragazzi, capitemi: questo è un blog di gossip sul metal, è inevitabile che buona parte del materiale me lo diano loro.
L’idea era di lasciar passare un po’ di tempo dalla pubblicazione dell’album, accumulare materiale e fare un best of delle scemenze che hanno sparato nelle varie interviste, ma questa chicca merita un post tutto suo. Alla domanda su cosa pensino dei talent show, la Tuomassa, la Pavimenta e il Funesto hanno detto la loro a Kerrang!. O meglio, la Tuomassa ha detto la sua, gli altri due hanno annuito e blaterato appresso.

Tuomassa: I reality musicali a eliminazione in tv sono una parodia di ciò che la musica dovrebbe essere. La musica non è mai una competizione, è un tipo sbagliato di intrattenimento per le masse.
Funesto: Sì.
Pavimenta: Sì, è proprio vero.
Funesto: Prendi una qualsiasi cassiera del supermercato, mettila su un piedistallo, infiocchettala ed ecco lì.
Tuomassa: Va così di moda criticare quei format che non volevo quasi dire niente. Ma è la verità.
Funesto: Sì, anche per me.
Pavimenta: Sì, non hanno idea di dove si stanno infilando. Se vuoi fare musica perché ti piace la musica, è la ragione giusta, e se questo ti porta la fama, bene. Non tutti vogliono essere famosi, ma se vuoi esserlo, se quello è il tuo obiettivo, allora non dovresti essere un musicista. O far finta di esserlo.
Funesto: Sì, è una trinità diabolica, un’alleanza diabolica: le case discografiche, le compagnie telefoniche e le reti tv, che fanno un fottio di soldi dall’innocenza.
Tuomassa: Sì. Lo scorso autunno ho visto un episodio di The Voice Kids – Finland, dove queste tre ragazzine dodicenni cantavano allusioni sessuali, ed era così sbagliato, tremendo da vedere. Non so, ero senza parole. Stavamo guardando con Troy e lui ha detto che una cosa del genere non sarebbe mai andata in onda nel Regno Unito.
Pavimenta: Ma loro non ne hanno idea. Dovrebbero esserci un sacco di adulti a proteggerli da quella roba, e non a infilare la sessualità dove non dovrebbe esserci. Mettere quel genere di opposti, una combinazione di bambini con la loro innocenza e sessualità… pensateci bene. Intendo in generale, ma è quel che non va in questo genere di programmi.
Ovviamente nessuno di noi si è accorto del merdone che la Tuomassa ha tentato di lanciare all’edizione per ragazzini del talent show in cui la Tamarrja è giudice, visto che eravamo troppo distratti dalla fiera dell’ipocrisia nel resto dell’intervista. E anche la Pavimenta lo era, tant’è che, mentre parla di quanto sia sbagliato volere la fama a tutti i costi, fa molto la gnorri e si guarda in giro per la stanza (o forse pensava alla fine ignominiosa che hanno fatto i ReVamp?).
Ma soprattutto, è ammirevole come ai Naituiss stiano a cuore i bambini, tanto da essersene fregati delle vendite e aver messo un bel “Parental Advisory – Sexual Content” sulle copertine di tutti i loro album per evitare che, senza saperlo, i dodicenni di oggi e di ieri si mettessero a canticchiare appresso alle varie Nymphomaniac Fantasia, Passion And The Opera, She Is My Sin, Bare Grace Misery, Wish I Had An Angel, Whoever Brings The Night e chi più ne ha più ne metta.
Ma soprattutto, fortuna che, nella loro carriera, non hanno fatto leggere a nessun bambino versi come “I’m afraid, I’m so afraid, being raped again and again and again” per una loro canzone! Anche se, ad essere onesti, almeno a suo tempo la Nuclear Blast censurò quel verso: ve lo immaginate un bambino che se ne esce con un “Would you like to rape my rotting carcass, dissect my heart and desecrate my rest? It would make you come, wouldn’t it?” come nella demo di The Poet And The Pendulum? Awkward!
Insomma, Tuomassa, prima di dare interviste vatti a riguardare Bambi la prossima volta.

Anette Olzon vuota il sacco sui Nightwish

Sapete, una parte di me prova tanta tenerezza per la Tamarrja, Lagnette e (a tempo debito) la Pavimenta: visto che una volta che vendi l'anima alla Tuomassa è per sempre, è inevitabile che per i successivi cinque-sei anni, ogni volta che ti intervistano finiscano a chiederti sempre dei Naituiss.
Fortuna che Lagnette la prende a ridere, come ha fatto al David Hesselhoff Show durante una chiacchierata con Hesselhoff e Michael Monroe. Come al solito, i nostri amici Finlandesi non mi lasciano includere il video nel post (in compenso ho aggiornato Microsoft Silverlight), quindi aprite il link, scendete fino all'anteprima, cliccate play, bestemmiate in aramaico per farlo partire e state a sentire cosa dice Nettan riguardo allo split e la vita nella band.
D.H.: Sai, mi stavo chiedendo, come l'hai scoperto? Sono venuti da te a dirti: “Sai cosa? Non funziona. Ti vogliamo bene, però…”, o ti hanno dato un foglio di carta?
A.O.: Hanno mandato un'email al mio manager.
D.H. : Che?
A.O.: Ah-ah.
D.H.: Hanno… hanno cosa?
A.O.: Sì.
D.H.: L'hanno fatto?
A.O.: Gli affari vanno così, lo sapevi?
D.H.: Non ti hanno fatta sedere e, tipo, intervenire per dire qualcosa?
A.O.: No. Ma abbiamo avuto delle riunioni quando ho iniziato con la band. Sono Svedese. Ho lavorato come segretaria in un ufficio per molti, molti anni, e quando c'è un problema si fa una riunione: gli Svedesi sono così. E io ho provato a farlo con una band metal, immagina. Ed è stato carino, tipo un lunedì abbiamo avuto la prima riunione alle tre sul retro del tourbus.
M.M.: Tre di mattina o del pomeriggio?
A.O.: No, tre del pomeriggio, ché tutti erano stanchi. E ho iniziato con: “Ciao.”, ci siamo seduti, e loro: “Ok.”, e io: “Blablablablabla, penso questo, blablablablabla, e questo”, e non hanno detto nulla. E io: “Ok, avete qualcosa da dire?”, “No.”, “Ok, ciao.”
M.M.: Finlandesi.
D.H.: E a te hanno mandato una mail…
A.O.: E sai, è durato giusto un paio di settimane. Alla fine, uno di loro ci aveva pensato per tutto il tempo. Abbiamo fatto una riunione in Scozia, o in Inghilterra, e ho chiesto: “Qualcuno ha qualcosa da dire?”. “Sì, io”, fa il batterista, e ha tirato fuori sette pagine di lamentele su di me.
D.H.: Whoa!
M.M.: Di chi?
A.O.: Del batterista. Le ho prese e ho fatto: “Ok, grazie.”
D.H.: Aspetta un secondo!
A.O.: E poi ho detto: “Ok, le accetto. Ci penso sopra e faremo un'altra riunione”. E poi non ci sono state altre riunioni.
100% done here.
Tanto per cominciare, quattro snap per Lagnette che, pur tentando di intavolare una conversazione democratica con Tuomassa e compagni, è durata altri cinque anni e non si è presa una pedata subito.
Ma poi mi chiedo, ok che la notte Jukka aveva tanto tempo a sua disposizione, per ovvie ragioni, ma sette pagine di lamentele? Tutte sue? E su cosa, poi, che Lagnette lascia abbassata la tavoletta del cesso del tourbus? Che non partecipava alle gare di rutti? Poi tutti a chiedersi perché la Tamarrja non parlasse più con loro.
Comunque, Tuomassa & co possono stare tranquilli: niente più stracciamenti di palle. Per discutere con la Pavimenta altro che business meetings: lì voleranno botte da orbi. E non sarà la Pavimenta a prenderle!

Once My Light, il nuovo video dei Sirenia


Edificio antiquato con le corone funebri, Cavallyn gnocca in spallacci d’armatura, Morten che si è dimenticato di farsi lo shampoo da tre settimane e, sorpresa sorpresa, una goticona random che si taglia i polsi sulla bara del fidanzato morto. Video che più banale di così non si può, e invece, verso la fine, plot twist!
La canzone, ritornello loffio a parte, si barcamena fra strade che più battute di così non si può e qualche guizzo di intraprendenza che dai Sirenia non ti aspetteresti: come assaggio dell’album profila poca innovazione ma almeno qualche momento godibile. Il missaggio è abbastanza raccapricciante, ma fonti affidabili ci dicono che sull’album è molto meglio, oltre a essere lunga un minuto in più. Staremo a sentire.

lunedì 6 aprile 2015

Resonance: il tour celebrativo degli Anathema con i suggerimenti dei fan


No, scusate: come diamine ho fatto a perdermi questa notizia?! Gli Anathema organizzano una serie di concerti speciali commemorativi in giro per l’Europa e io non ho preso il biglietto, prenotato voli e alberghi e non mi ci sono fiondato? Che vergogna! Disonore su di me, sulla mia mucca e su tutto!
Comunque sì, tempo due giorni e succederà tutto ciò:
Gli Anathema si sono costruiti un seguito di fan leali in tutto il mondo. L’evoluzione della loro carriera è diversa da quella di qualsiasi altra band nell’ultimo quarto di secolo, e la celebreranno in ordine cronologico invertito in una serie di speciali show commemorativi chiamata Resonance.
Partendo dal maestoso progressive rock dei lavori più recenti, la performance si muoverà gradualmente indietro verso il materiale più gotico di Alternative 4 (1998) e Eternity (1996), fino al lavoro pionieristico del 1995, The Silent Enigma, e al debutto del 1993, Serenades, con [Duncan] Patterson e [Darren] White che torneranno sul palco per una riunione storica con la band.
A parte che non è vero, gli Anathema non si sono costruiti un seguito di fan leali quanto di piagnucoloni che ancora li rivogliono capelloni e depressi (e che staranno saltando di gioia per la metà setlist Anni Novanta – ma con moderazione, che non si può essere troppo positivi), la cosa interessante è che, con una serie di post sulla pagina Facebook, la band ha chiesto l’opinione dei fan: quali sono le due canzoni che preferiamo in ogni album? Basta commentare la copertina di ogni album per dirlo.
Devo proprio essere onesto? Io ho smesso di commentare con Alternative 4: i primissimi lavori non li ho mai nemmeno sentiti. WEATHER SYSTEMS TUTTA LA VITA!
Ad ogni modo, per chi avesse soldi in saccoccia per prenotare biglietti e logistica all’ultimo minuto, le date sono le seguenti, e al 26 marzo solo una era sold out. Noialtri sfigati che non ce ne siamo accorti in tempo possiamo solo incrociare le dita e pregare che ne registrino qualcuna.

8 aprile – Budapest, Ungheria
9 aprile – Lodz, Polonia
10 aprile Brno, Repubblica Ceca
11 aprile – Stoccarda, Germania
12 aprile – Tilburg, Paesi Bassi (sold out)
13 aprile – Parigi, Francia
14 aprile – Bochum, Germania
16 aprile – Londra, Regno Unito
17 aprile – Dublino, Irlanda

Anette Olzon canta Lascia Ch'Io Pianga di Händel


Ok, ho voluto lasciar passare il primo aprile, dato l’argomento, prima di scrivere l’articolo, e poi c’è stata di mezzo la Pasqua. Ma sì, alla fine Lagnette l’ha fatto davvero: ha cantato un’aria operistica, Lascia Ch’Io Pianga di Händel, a Tähdet Tähdet. E qui abbiamo il video, che è fondamentale guardare mentre si ascolta per essere sicuri che sia davvero lei e non il fischietto di Mrs. Bric:


Onestamente? Un buon 80% delle metallarine che si improvvisano cantanti liriche se la cava peggio. Certo, sulle note alte la voce è quasi impalpabile, sfalsetta come se non ci fosse un domani per imitare il vibrato ed è anche un po’ calante. Ma per essere roba non adatta a lei e preparata in fretta e furia, ha intascato una performance più che dignitosa. Alla faccia di cinque anni di sberleffi.
La cosa più interessante è che, nonostante fosse una specie di gioco per un programma televisivo, le è piaciuto e l’ha spronata a studiare ancora. Sul suo blog, infatti, prima dell’esibizione ci ha fatto sapere:
Questi giorni sono del tutto concentrata sull’opera e fin qui è stata la miglior settimana, secondo me! Anche se fa paura cantare l’opera senza essere una cantante lirica, provare è divertente! E dopo le lezioni con la maestra Lilly ho deciso di ricominciare a prendere lezioni per divertimento. È fantastico imparare ancora di più e ricevere un input per la voce classica; non ho più fatto quel genere di lezioni da quando avevo ventidue anni, quindi vent’anni fa. Ma come cantante, non è mai troppo tardi per imparare qualcosa in più!
Nettan cara, io sono con te! Apprezzo come l’abbia presa sul serio solo quanto basta, senza promettere mari e monti, e come abbia colto lo spunto per crescere ancora. Perché fra Duck Passion Plop e ImagiAnerum l’hai dimostrato: quando ti metti sotto a studiare, ottieni ottimi risultati. Magari non riempirai i teatri come cantante lirica, ma hai colto lo spirito giusto della cosa: imparare fa crescere come cantante in generale. In bocca al lupo!

Dianne Van Giersbergen si è messa con Joost Van Der Broek


Hai capito il potere dell’amore, una forza superiore?
Pare infatti che il Carrozzone Olandese Countermove non abbia portato solo la pace in terra agli uomini di buona volontà, ma anche interessanti sviluppi sentimentali interni. La Diana Fagiana (che no, non è un soprannome a sfondo sessuale, quanto dettato dal discutibile vestito di cui sopra) dei Vision Of Atlantis Generic Symphometal Band Xandria ha infatti appena aggiornato il suo stato sentimentale su Facebook, e la cosa include uno dei colleghi del megaprogetto di beneficenza. Indovinate chi? Ovviamente Valerio Recenti, pensereste voi (e onestamente, chi non si fionderebbe da lui?).
E invece no!

Esatto, è proprio il Joostino nazionale!
Considerando che lei è due metri di valchirione e lui è alto un metro e venti mentre salta, abbiamo ufficialmente la versione metal di Tom Cruise e Nicole Kidman. Se vi chiedete chi fa l’attiva, sicuramente è la Diana, un po’ come la Pavimenta con la Tuomassa. E se invece vi chiedete chi sostituirà Marselìna Pan y Vina come nuova corista degli Epica, la risposta è la stessa.
Ad ogni modo, auguri alla novella coppietta! Magari Joostino le darà qualcosa di decente da cantare.

giovedì 2 aprile 2015

I Nemesea al lavoro sul nuovo album

Ragazzi miei, il primo aprile è finito per cui non è uno scherzo: i Nemesea sono usciti dalla naftalina e stanno lavorando a un nuovo album. Al momento sono in fase di allestimento studio e preproduzione (quindi staranno abbozzando delle demo), ma finalmente sta succedendo. Ed era l’ora, perché sono proprio curioso di sapere che direzione prenderanno dopo l’ottimo The Quiet Resistance. Chissà se si riprenderanno lo scettro di Più Tamarri del Reame e ci faranno gridare a gran voce: “Amaranthe who?!”





mercoledì 1 aprile 2015

I Nightwish e lo scherzone del primo aprile

Onestamente? Non posso biasimare nessuno per aver preso seriamente la campagna #Yolopainen anche solo per un momento, quest’oggi. Voglio dire, da una parte abbiamo avuto il vino ImagiAnerum, quindi ci si può aspettare di tutto; dall’altra, se mi avessero chiesto quale fosse secondo me il pesce d’aprile di quest’anno fra il profumo della Tuomassa e Endless Forms Most Beautiful, avrei optato per l’album, aspettandomi magari che la band tirasse fuori quello vero domani.
Fatto sta che lo scherzone di quest’anno è la Tuomassa che avrebbe lanciato una nuova eau de toilette a suo nome tramite Facebook.
HOLOPAINEN PRESENTA “HOLOPAINEN”
A pochi giorni dalla pubblicazione del nuovo album, Endless Forms Most Beautiful, Tuomas Holopainen, il mastermind dei finlandesi Naituiss, rivela una gran sorpresa al pubblico: questo maggio lancerà la sua prima fragranza, chiamata semplicemente “Holopainen” – una fragranza elegante ma umile per il metallaro moderno.
La Tuomassa dice: “Può sembrare una sorpresa per alcuni fan, ma creare la mia fragranza personale è sempre stato il logico passo successivo. Come band abbiamo creato il vino di ImagiAnerum, ma volevo creare qualcosa di più personale. Inoltre, molti grandi artisti l’hanno già fatto, prendete Avril Lavigne, per esempio. Credo fermamente nel seguire i propri sogni e speranze. Si vive una volta sola.”
La fragranza sarà inizialmente venduta in esclusiva dal Naituiss-sciòp, ma una grande azienda di abbigliamento svedese ha già mostrato interesse per la distribuzione internazionale.
“Holopainen” sarà disponibile in bottiglie da 50ml e 150ml in varie edizioni. In aggiunta alla bottiglia standard con un tappo nero, ci sarà anche un’edizione limitata web-exclusive con un innovativo tappo giallo – la scelta perfetta per la primavera! Non perdete inoltre l’edizione fan super esclusiva (limitata a 200 pezzi) che arriva in una bellissima confezione di legno con il tappo argentato, l’unica scelta giusta per i momenti più speciali della vostra vita.
Ok, lo ammetto: ho apprezzato l’autoironia nel parodizzare le ventordici edizioni extralusso acchiappasoldi che fanno degli album, il vino di ImagiAnerum e l’eccessiva enfasi che mettono sul merchandising invece di preoccuparsi di fare musica decente. E il quote da Nymphomaniac Fantasia è il tocco di classe.
Ho solo due osservazioni: per prima cosa, accodarsi allo scherzone di H&M è una mossa un po’ cheap. Seconda cosa: siamo proprio sicuri di voler dare implicitamente della poraccia ad Avril Lavigne con quel “grandi artisti” ironico? No, perché non mi sembra che dalle parti di Kitee siano messi molto meglio di lei…

Oh, e nel frattempo su TrueMetal.it credono di essere ironici e divertenti con una recensione-parodia di Endless Forms Most Beautiful. L’unico problema è che ha finito per essere una delle poche recensioni oneste che si trovano in giro. Insomma, come dice Karen Walker: