sabato 1 ottobre 2016

That Song e Maximalism: singolo e dettagli del nuovo album degli Amaranthe

Eh sì, gli ABBAranthe sono in dirittura d’arrivo con Maximalism, che uscirà il 21 ottobre, ed è tempo di parlarne un po’ più nel dettaglio. Vogliamo iniziare dal singolo? E singolo sia.


Diciamo subito che non dico il tellurio, ma perfino il cloro o lo xeno sono probabilmente più metallici di That Song; eppure, mentre la ascoltavo e riflettevo su cosa scrivere seduto sul letto nella posizione del loto, mi sono ritrovato a ballonzolare a tempo e scandire il ritmo di We Will Rock You battendo le mani sulle ginocchia e fra loro. ‘Sta canzone è talmente coinvolgente che mandate a casa Beyoncé e date l’Half-Time Show del Superbowl a Elize-chan. SUBITO.
Parlando di cantanti pop, è una mia impressione o sulle strofe Elize-chan sembra quasi Rihanna, solo capace di cantare? Dobbiamo aggiungere anche Elize Rydanna ai soprannomi per la nostra svedese preferita?

Per quanto riguarda l’album, che si intitola, appunto, Maximalism, già dal titolo promette di essere una cafonata amarissima e non so voi ma io sento già di amarlo. La copertina è da Illuminati Confirmed che nemmeno nei peggiori incubi quantistici collettivi di Mark Jansen, Anders Jacobson e WTHeike, e la tracklist è la seguente:


  1. Maximize
  2. Boomerang
  3. That Song
  4. 21
  5. On The Rocks
  6. Limitless
  7. Fury
  8. Faster
  9. Break Down And Cry
  10. Supersonic
  11. Fireball
  12. Endlessly
Non solo, ma sul sito degli ABBAranthe è addirittura possibile preordinare il bundle che comprende il CD e anche dei leggings! Qualcuno contatti gli studi Marvel, perché quelli li voglio addosso a Scarlet Witch nel prossimo Avengers!
Insomma, i presupposti per una cosa fantasticamente zarra ci sono tutti: questo sì che è un album metal che non mi voglio perdere quest’anno!

venerdì 30 settembre 2016

I ReVamp si sciolgono: Floor Jansen non ce la fa più


La reazione collettiva dell’Internet.
Con una tempistica del tutto casuale ma giusta giusta per riportare un po’ di attenzione ai drammi dei Naituiss e dintorni deflettendola da una certa altra band che festeggia in questi giorni la pubblicazione del suo album (ovviamente mi riferisco ai Draconian: ieri The Burning Halo ha compiuto dieci anni!), è arrivato l’annuncio ufficiale: dove passano i Naituiss non cresce nemmeno più la gramigna e la Pavimenta ha deciso di staccare la spina ai ReVamp, che erano ormai da mesi in coma irreversibile. L’annuncio ci arriva via Facebook e dice:
Niente più ReVamp…
Ci dispiace informarvi che i ReVamp si sono fermati ufficialmente. Dopo due grandi album (ma dove? n.d.t.) sfortunatamente alla fondatrice Floor Jansen non più possibile avere un’altra band oltre ai Nightwish. Magari dei progetti, ma una band merita il 100% della devozione, ed è impossibile da darla a due band nello stesso momento.
Floor: “Sono orgogliosa dei due album che abbiamo fatto insieme! I ReVamp hanno dei musicisti così talentuosi che non vorrei vederli aspettare ancora che io trovi il tempo e la passione che servono per fare un altro album. E non voglio dare false speranze ai fan. I ReVamp hanno vissuto una vita breve e burrascosa, ma entusiasmante, e ora è arrivato il momento che nuove band e progetti inizino. Ringrazio tutte le persone coinvolte per l’amore e l’impegno.”
I ReVamp terranno aperta la pagina Facebook per le vostre reazioni per un altro mese. Se vi state chiedendo cosa stiamo facendo, ecco un po’ di aggiornamenti:
Jord e Henk stanno per pubblicare un CD con i The Blackest Grey.
Jord sta anche lavorando a un album con i My Propane.
Ruben sta componendo e lavorando a diversi tipi di progetti.
Vi ringraziamo per la vostra passione, amore e devozione e per il vostro grandissimo sostegno! Tutti noi nella band non abbiamo alcun dubbio che vi vedremo ancora in un modo o nell’altro, perché la musica continua a vivere e una fini significa sempre l’inizio di qualcosa di nuovo!
Nella musica,
i ReVamp,
Floor – Jord – Ruben – Arjan – Matthias – Henk
Su, ragazzi: se volete contribuire ad innalzare il coefficiente di drama, avete trenta giorni.
E vabbè, consoliamoci: col disastro che è questo 2016, meglio loro che una qualche band di cui si sarebbe sentita la mancanza. Già l’eponimo era insipido, ma Wild Card è francamente uno degli album più brutti che abbia ascoltato negli ultimi anni, per cui non ci verserò sopra lacrime.
E poi, la Pavimenta ha pur sempre i Naituiss come piattaforma da cui esprimere la sua creatività e il suo esser tVue a tutti i cos… vabbè, il senso è che ha almeno una band in cui cantare, non ce la perderemo per strada. E poi, chissà: si sta rivelando un po’ la Margaery delle band in cui canta. Magari, dopo Renly e Joffrey…

domenica 18 settembre 2016

Notizia bomba: Floor Jansen aspetta un bambino

Ebbene sì: la Pavimenta e il suo compagno, Hannes Van Dahl, il batterista dei Sabaton, aspettano un bambino. C’è un piccolo bodybuilder in arrivo e, se notate bene, sto usando la versione gender-neutra di “aspettare” perché, conoscendola, scommetto che è stata la Pavimenta a mettere incinto Hannes, e non vice versa (anche perché fonti affidabili i riferiscono che i Naituissers che l’hanno vista al meet & grette di Mantova non hanno notato nulla e sono cascati dal pero). Fatto sta che il ciambellone è in forno già da quattro mesi e la notizia è stata annunciata ufficialmente tramite TeamRockdalla Tuomassa, non dalla Pavimenta.

C’è qualcuno che non vede l’ora di essere papà! E poi c’è un tizio in maglietta nera.

Ora, fermiamo il mondo e prendiamoci un attimo per pensare alle implicazioni del fatto che la cantante dei Naituiss aspetti un bambino: quanto è andata bene, l’ultima volta che è successo? Dobbiamo prepararci alla Terza Guerra Mondiale? I Paesi Bassi che, capitanati dalla Strega Adele, radono al suolo la Finlandia per rappresaglia?
Fortunatamente no: oltre a essersi improvvisata PR, la Tuomassa ha anche spiegato che le circostanze del lieto evento stavolta non finiranno in tragedia. E, se ricordate, fu tanto magnanima da abbuonarla anche alla povera Lagnette… la prima gravidanza.
A questo giro, ci dice:
Il problema di Floor che voleva avere figli è spuntato fuori all’inizio di quest’anno. Le ho chiesto se pensava di fare un bambino e lei ha risposto: “Sì, in effetti sì.”
Così le ho detto: “Beh, stiamo pensando di prenderci una pausa, quindi se vuoi…” ed eccoci qui. È una cosa magnifica, bella, perché ora riuscirà a stare con lui o lei per un anno prima che continuiamo, quindi è un momento perfetto.
No, ma che carina la Tuomassa che si improvvisa orologio biologico per la Pavimenta! Che le dà addirittura il permesso per fare un figlio! Stavo già per tirar fuori il mio mitra femminista a quel “Hai in programma di avere figli?”, che suonava tanto come quei colloqui di lavoro in cui lo chiedono alle donne per vedere se è il caso di passare alla prossima, ma la Tuomassa è molto più comprensiva di così e l’ha inteso come un semplice “Fallo ora che ci prendiamo una pausa o considerati in menopausa per sempre”. Planned Parenthood je fa ‘na pippa!

E insomma: tanti auguri alla Pavimenta e alla madre di suo figlio! E speriamo che non ci scappi un fratellino durante qualche tour…

sabato 10 settembre 2016

Evanescence: The Ultimate Colletcion, il box set che contiene Origin

La reazione è più o meno questa:

A metà strada fra un “WUT?!” e un “Sorpresa!
Allora. La cattiva cattiva notizia cattiva è che siamo in un’epoca dominata dagli hipster e questo box set è disponibile solo in vinile; quella buona è che, BullMoose.com ha deciso di raccogliere (parte del)la carriera dei rAmynescence in tutte le loro incarnazioni in un box set intitolato (che gran fantasia) The Ultimate Collection. Praticamente mancano solo le demo pre-FallenEvanescence (EP) e Sound Asleep, perché per il resto c’è tutto. Tutto. Perfino Origin!


Preordinabile da qui e in uscita il 17 novembre, The Ultimate Collection conterrà:
• Una confezione con la sagoma ritagliata del logo degli Evanescence.
• Un booklet di 52 pagine con foto mai viste prima, lyrics scritte a mano e chissà che altro.
• Tutti gli album in vinile da 180 grammi.

• Origin:
Auto-pubblicato il 4 novembre 2000, Origin fu il demo che assicurò agli Evanescence il contratto discografico che avrebbe portato al loro debutto ufficiale, Fallen (quattro [tre, in realtà n.d.t.] tracce sarebbero state ri-registrate per Fallen). Dopo che la band vendette tutte le copie originali del CD ai loro primi concerti, Origin non fu mai pubblicato commercialmente.
Fallen:
Fallen è il debutto discografico degli Evanescence, da cui furono tratti quattro singoli fra cui le hit mondiali My Immortal e Bring Me To Life. Pubblicato il 3 marzo 2003, l’album raggiunse la posizione #3 nella Billboard 200 e ha venduto 17 milioni di album in tutto il mondo. L’anno successivo, gli Evanescence portarono a casa due Grammy [Pescy anche qualcuno in più… n.d.t.] come Miglior Artista Emergente e Miglior Performance Hard Rock per Bring Me To Life.
The Open Door:
The Open Door fu il loro primo album a raggiungere la posizione #1 della Billboard 200, disco di platino a poche settimane dalla pubblicazione, il 25 settembre 2006 [in realtà il 3 ottobre, ufficialmente, in America; l’Italia fu la prima, anticiparono al 29 settembre – queste cose le so perché IO C’ERO n.d.t.]. Come da Fallen, dall’album furono tratti quattro singoli, tra cui Call Me When You’re Sober e Sweet Sacrifice, che fu nominata ai Grammy. The Open Door portò gli Evanescence in un lungo tour internazionale attraverso il Canada, il Giappone, l’Australia, il Sud Africa e il Sud America.
Evanescence:
Gli Evanescence pubblicarono il loro self-titled il 7 ottobre 2011, debuttando di nuovo alla #1 nella Billboard 200. Introducendo nuove influenze (Massive Attack, Portishead, Björk [MA DOVE?! n.d.t.]), Evanescence contiene Du Uocciuocciuon, My Heart Is Broken e Lost In Paradise, e impegnò la band in un our mondiale per l’anno successivo, compresa una leggendaria [per quanto fu imbarazzante n.d.t.] apparizione al Rock In Rio.
Lost Whispers
Lost Whispers è una collezione di bonus track dalle edizioni deluxe o limitate di Fallen, The Open Door ed Evanescence. Il disco include la versione studio di Lost Whisper, la tanto ricercata intro dell’Evanescence Tour, e una specialissima nuova traccia, la versione 2016 di Even In Death.
WHOA. No, un secondo: fanno uscire la famosa intro che tutti cercavano di registrare col cellulare e anche Una Nuova Versione di Even In Death! La fangirl in me, che ha trascorso l’adolescenza a scandagliare WinMx ed eMule in cerca di tutte le versioni alternative possibili e immaginabili delle canzoni degli Evanescence, sta per avere un attacco cardiaco!

Alla luce, però, di una lunga storia fatta di vari Maximum Evanescence, Not For Your Ears, Ultra Rare Trax, Special 2004, The Insanity Of Logic e Beauty In Darkness, la domanda è: quanto sarà ufficiale tutto ciò? Perché i social tacciono completamente, sia la pagina dei rAmynescence, che pure sono impegnati a promuovere il mini-tour di quest’autunno, sia quella di Pescy, tutta presa dall’album per pargoli. C’è da dire, però, che per mettere Origin su vinile dovranno pur aver avuto le registrazioni originali, mica gli MP3 rippati da una delle migliaia di re-release fake; e Lost Whispers e Even In Death 2016 mica se le saranno potute inventare.
Speriamo che la Pescivendola si degni di commentare la cosa. E, soprattutto, che cacci fuori quelle due canzoni in un formato ascoltabile anche per chi è troppo giovane per avere un grammofono funzionante, porca misera!

Edit: Pescy ha menzionato il box set in quest’intervista. Quindi è ufficiale. Ma sempre in formato scomodo da ascoltare.

giovedì 8 settembre 2016

Edge Of The Blade, il nuovo video degli Epica

Epica, che diamine vi è preso? D’accordo che siete una band a tutto tondo senza Primedonne e Maestri, che tutti devono avere pari dignità, che vi siete stancati dell’accusa di vendere solo grazie alla carrozzeria della Simona, che lei non ha i deliri di onnipotenza di registrare quindici tracce sovrapposte tutte in lirico… ma che diamine, lei quasi non si sente, in questo brano! Possibile che vi abbiano spedito questo missaggio e, dopo averlo ascoltato, non gliel’abbiate tirato indietro dicendo che è una porcheria? 
Ma poi, che cavolo sarà preso a Joost van der Broek e Jacob Hansen per fare degli errori così barbini? Saranno mica impazziti sotto l’incantesimo di qualche strega rossa di capelli e verde d’invidia che non sopporta la Simona e ha deciso di farla sparire dal mix?

OVVIAMENTE mi riferisco a Zelena di Once Upon A Time.

La cosa preoccupante è che questo è già il secondo brano che soffre di questo problema – ma proprio a livelli da non riuscire a seguire le parole. Se è un trend di tutto l’album, potrei veramente andare in Olanda a tirarglielo in testa.


La cosa più frustrante è che la canzone è davvero bella: gli Epica sono riusciti a trovare la loro personale miscela di catchy e heavy, così che la canzone non suona smaccatamente pop come quelle di altre band (o, per dire, una Never Enough), ma non è astrusa e ha una melodia che si lascia seguire molto meglio di quella di DCUniverse Suicide Squad. Perché rovinare tutto in missaggio, allora? Gnnnn! Gli conviene sistemare tutto prima della pubblicazione, che se no mi sale la Evil Queen!



E la nuova cantante dei Sirenia è… Emanuelle Zoldan!

Squillino le trombe e trombino le squillo, ché i Sirenia hanno una ““““nuova”””” cantante! Fra tante virgolette, visto che di nuovo c’è solo la posizione ufficiale, mentre lei è una corista veterana dai tempi di An Elixir For Existence che, zitta zitta, ha continuato ad arrampicarsi coro dopo coro per tutti questi anni fino ad arrivare alla ribalta. Signore e signori, finalmente Emanuelle Zoldan, per gli amici Manu Zoolander, ha una faccia!

Siamo orgogliosi e contenti di annunciare finalmente Emanuelle Zoldan come nuova cantante dei Sirenia. La nostra collaborazione è iniziata 13 anni fa, con le registrazioni del nostro secondo album, An Elixir For Existence. Emmanuelle ha fatto parte dei cori su tutti gli album da allora, e ha anche cantato una parte principale nel nostro EP Sirenian Shores, sulla cover della canzone di Leonard Cohen, First We Take Manhattan. E d’ora in poi, avrà anche il ruolo di cantante dei Sirenia a tempo pieno.
Emmanuelle ha studiato musica per quattro anni ai conservatori di Aix-En-Provence e Marsiglia e si è specializzata alla Scuola Professionale di Opera C.N.I.P.A.L. (2 anni), Nel corso della sua carriera ha cantato in varie opere in Francia per anni e ha collaborato con molte band e progetti.
Emmanuelle sa gestire molti stili musicali diversi e varie tecniche, oltre al canto classico e operistico, e ciò ha avuto una grossa influenza sul nostro nuovo album. L’album è stato terminato di recente e non vediamo l’ora di condividere la musica e il nostro nuovo sound con voi. Senza dubbio, è l’album dei Sirenia più vario di sempre, e segna un nuovo inizio e una nuova direzione per la band in più di un modo.
Trovate Emmanuelle sulla sua pagina, Emmanuelle Zoldan-SIRENIA.
E sentitevi liberi di condividere la notizia, GRAZIE MILLE!
Ah, già… il nuovo album. Esce l’11 novembre, conterrà undici canzoni più una bonus track, il titolo sarà *inserisci parole gotiche allitterate a caso* Dim Days Of Dolor e la copertina sarà…
…bare, scheletri e candele, seriamente?!

Vabbè, non che qualcuno si fosse mai fatto illusioni su un qualche tipo di evoluzione estetica o tematica nei testi di Morten…
Vabbè. Chissà se davvero l’arrivo della Manu in pianta stabile rimescolerà le carte in tavola almeno a livello musicale (o, per lo meno, si guadagnerà un tag tutto suo qui su Epilla), o se in tutti questi anni Morten è riuscito soltanto a perfezionare la Magnum…


mercoledì 7 settembre 2016

Dream Too Much: il video dall’album per l’infanzia di Amy Lee

Ora. Se il primo singolo che estrai da un album di musica per l’infanzia è tipo ventordicimila volte migliore del primo singolo che hai estratto dall’ultimo album dark&epic™ della tua band, forse capisci che è il caso di lasciar perdere un po’ il rock e fare altro.


Se vi state chiedendo che ci faccia la nostra Pescivendola preferita agghindata come una bambina speciale in mezzo a una pioggia di paperelle di gomma, la risposta è semplice: il prossimo 30 settembre pubblicherà il suo nuovo non-album-solista. Ovvero, come Aftermath, la colonna sonora di War Story, non è un vero e proprio album solista di Amy Lee, (ex?) cantante degli Evanescence, ma un progetto “speciale”. Di musica per l’infanzia ispirata dal bisogno di soldi per comprare pannolini e pappette per il suo dolce pargoletto.
Ok, detta così sembra veramente l’ultima spiaggia della Pescivendola e una dichiarazione di bancarotta artistica, ma provate ad ascoltare Dream Too Much, la title track dell’album, di cui oggi è uscito il video.


Tralasciando l’ossessione per il cibo, che il testo ha reso ancora più esplicita dell’ultima volta che Pescy si è messa i manicotti a righe orizzontali, ma quanto è carino tutto ciò?! Cioè, si sente davvero che la canzone le è uscita dal quoreh e crede davvero in ciò che fa. Se queste sono le premesse, l’album, disponibile su Amazon sia in versione digitale che CD fisico (tipo, FINALMENTE qualcuno si ricorda che quel formato esiste), potrebbe essere davvero interessante.


  1. Stand By Me
  2. Dream Too Much
  3. Bee And Duck
  4. I’m Not Tired
  5. Little Bird
  6. Alice
  7. Rubber Duckie
  8. Hello Goodbye
  9. Donkey And Chicken
  10. The End Of The Book
  11. If You’re A Star
  12. Goodnight My Love
Da un’intervista per People’s Magazine, scopriamo che ci saranno brani originali e almeno tre cover: una di Hello Goodbye dei Beatles, una di Stand By Me di Ben E. King, e una della filastrocca Rubber Duckie. Più che altro, mi chiedo se non abbia licenziato qualche membro degli Evanescence in preda a un attacco d’ira per essere stata definita nuovamente “la cantante di My Immortal”. Fra l’altro, qualche fan arguto si è già sbizzarrito con un meme che mi ha troncato sul posto dalle risate.



Che dire? Per quanto l’intera faccenda sembri bizzarra, non ci resta che goderci un po’ di musica nuova della Pescivendola e, soprattutto, scaricare illegalmente l’album e NON comprarlo: se fa abbastanza soldi da comprare la cameretta nuova al pupo, non vedremo nuova musica prima che le nasca il nipotino.