sabato 9 luglio 2016

The Holographic Principle: i dettagli sul nuovo album degli Epica

Mio dio, uno non fa in tempo ad andare in letargo qualche mese che gli Epica hanno il nuovo album fatto, finito, in dirittura d’arrivo e con tutti i dettagli disponibili. Vediamo di ricapitolare un po’ tutto ciò che ci siamo persi nelle scorse settimane.

• Il titolo sarà The Holographic Principle. L’album è prodotto da Joost Van Der Broek, mixato da Jacob Hansen e sarà pubblicato dalla Nuclear Blast il 30 settembre 2016.

• Il titolo fa riferimento al principio olografico – una teoria di fisica quantistica sui buchi neri per comprende la quale il mio misero diploma di liceo scientifico è totalmente inadeguato – e, fra le tematiche, c’è una faccenda stile Matrix per cui la realtà virtuale presto sarà comune quanto quella normale, e quindi chi ci dice che anche questa non sia tutta una realtà virtuale, un ologramma contenuto in una realtà “superiore”?  E soprattutto, nessuno ha mai pensato di far fidanzare Mark con WTHeike? Ovviamente, alcuni fan dei… ahem, del genere hanno subito puntato il dito dicendo che la Simonicina paga le tangenti all’internet, perché nessuno accusa gli Epica di riciclare ad nauseam la faccenda della fisica quantistica come certe altre band, o di aver chiaramente plagiato il cognome di un certo Maestro nel titolo dell’album.


• La copertina è stata fatta da Stefan Heinemann ed è la migliore che gli Epica abbiano mai avuto. Il che non è dire molto, visto che l’unica altra davvero bella è quella di The Quantum Enigma.

• La tracklist è la seguente:
1. Eidola
2. Edge Of The Blade
3. A Phantasmic Parade
4. Universal Death Squad
5. Divide And Conquer
6. Beyond The Matrix
7. Once Upon A Nightmare
8. The Cosmic Algorithm
9. Ascension - Dream State Armageddon
10. Dancing In A Hurricane
11. Tear Down Your Walls
12. The Holographic Principle - A Profound Understanding Of Reality


13. Immortal Melancholy
14. Solace System
15. Decoded Poetry
16. Architect Of Light  
Le ultime sono bonus track varie ed eventuali, ma pare siano state registrate diciotto canzoni, quindi ne mancano altre due. Inutile dirlo, la terza e la settima sono chiaramente copiate dai Naituiss, la seconda dagli Up Liv’s Ass, ma nessuno lo ammette perché gli Epica tengono l’internet in pugno. Per fortuna ci sono ancora i detentori della verità che non possono essere zittiti là fuori.
Confess.
• A differenza di qualcun altro (ehm-ehm), le canzoni sono state scritte da tutta la band e i testi se li sono divisi la Simoncina e Mark, per cui possiamo aspettarci comunque varietà di temi. Le descrivono come più catchy ma, al tempo stesso, più complesse e groovy, con chitarre molto brutali. Per la prima volta, gli Epica hanno usato un’orchestra vera e non dei sample. Ci sarà ovviamente anche il coro, compreso l’ormai onnipresente coro di voci bianche.

• Le canzoni avranno linee vocali variegate, con la Simoncina che dice che alternerà registro operistico, vocals rock, pop e, nelle ballate, particolarmente morbide. Pare che la parte catchy delle canzoni saranno proprio le linee vocali e i cori. I grunt sono affidati sia a Mark, sia ad Ariën, il batterista.


• Pensavate che con promo così edgy, una copertina spaziale e un tema così futuristico ci sarebbe stata un’apertura all’elettronica? E invece un cavolo: Coen stesso, che prima aveva parlato di sample elettronici, si premura di informarci che hanno usato quasi esclusivamente strumenti organici. Se ci sarà elettronica, quindi, sarà dosata col contagocce, un po’ come l’originalità negli AmbeRihann Down.
Shame.
• In compenso, ci saranno strumenti esotici, percussioni e cordofoni etnici, fra cui ukulele, mandolino e balalaika.

E niente, per ora questo è quanto. Vedrò di farmi un bel giro di resoconti delle listening session per approfondire un po’ le canzoni, ma tanto sappiamo già che, per quanto di certe band non ce ne freghi più niente, gli Epica fanno cagare a priori.

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