Scusate l’assenza, cari e care, ma anche Epilla si è presa un po’ di meritata vacanza.
La notizia è di una decina di giorni fa, ma merita comunque un cero e un coro angelico in sottofondo: mentre i God of Atheist ritardano ad oltranza il completamento e la pubblicazione del loro album, Santa Vibeke da Sokndal non è rimasta a pettinare le bambole ma si è data da fare musicalmente. Non come solista, ma con una nuova band. Dal suo castello gotico in cima a una brumosa scogliera su un fiordo norvegese, con i bianchi seni inargentati dalla luce della luna (ammettiamolo, l’abbiamo continuata a immaginare così per tutti questi anni), ci comunica infatti che:
È passato un anno da quando vi ho detto che sarei tornata… Sì, ci vuole tempo quando si vuole che tutto sia perfetto, e voi siete ancora qui, miei fan, così pazienti. Vi amo! Siete voi che mi fate continuare. E grazie mille per tutti gli auguri per il mio compleanno! Beh, penso che meritiate di sapere che non farà la solista. È da un po’ che lavoro a una nuova band. Vi servirò sicuramente delle belle melodie, sul doom che mi ha rubato il cuore. Sto ancora scrivendo i testi, ho avuto un blocco dello scrittore per un paio di mesi, ma ora ho ritrovato la mia via per lavorare. Sono impaziente di condividere tutto con voi. Le registrazioni inizieranno questo autunno!
Tanti auguri!
Vostra,
Vibeke.
C’è poco da aggiungere, se non voglio rischiare di sembrare una fangirl impazzita, se non che non vediamo tutti l’ora del Secondo Avvento della Santa. Sentirla di nuovo nel suo turbinio di vestiti in velluto, piume di corvo e cristalli di ghiaccio sarà spettacolare, dovesse anche riciclare il doom di due decenni fa!
Santa Vibeke in estasi mistica. |