Partiamo dalle cose interessanti: PBS (Public Service Broadcast) ha messo su YouTube una performance live di un inedito di Pescy e Dave Eggar, intitolato Find A Way. Peccato che non sia finito su Aftermath, perché con la giusta dose di autotune avrebbe aggiunto quattro minuti davvero godibili a un album troppo corto e poco sostanzioso.
Per il resto, dall’intervista che ha fatto con Sixx Sense sappiamo che Pescy si sta godendo il frugoletto, lo guarda crescere giorno dopo giorno, che meraviglia le prime ore di vita e le solite cose da neomamma. A parte i momenti creepy in cui lo definisce come la sua migliore creazione artistica: qualcosa mi dice che la ribellione adolescenziale sarà particolarmente problematica al Mercato Rionale del Pesce.
Parlando di cose serie, ci racconta che il processo di creazione di Aftermath è stato particolarmente soddisfacente perché, a differenza delle colonne sonore dei film mainstream, in cui tutti sono paranoici per via dei leak, lei e Dave Eggar hanno potuto guardarselo comodamente nello studio di registrazione suonacchiando ciò che le varie scene e personaggi ispiravano loro. E poi ha potuto mettere un po’ tutto ciò che voleva nell’album perché stavolta è una strong independent woman con pieno controllo del progetto (beccati questo, label).
Scendendo nello specifico, ci parla di una canzone che presumo essere Can’t Stop What’s Coming, in cui dice di aver adottato la tecnica di Dave Eggar di suonare varie melodie col violoncello e poi sovrapporle tutte assieme: lei ha fatto la stessa cosa con le vocals, registrando senza preoccuparsi delle tracce vocali fatte in precedenza, tagliando quello che non ci azzeccava e poi facendo un bel mash up stratificato. Di Lockdown ci dice che è stata l’ultima canzone scritta per il progetto: è stata richiesta dal regista e rappresenta l’esplosione emotiva della protagonista del film, che nella scena è molto controllata ma dentro di sé vorrebbe gridare. Di Push The Button ci dice che è nata sotto forma di colonna sonora per il clip promozionale del film, cercando di creare un senso di disconnessione fra la protagonista e il mondo intorno a lei: da qui, una canzone che avesse un che di pop e sexy e contrastasse con le tematiche drammatiche del film. O almeno questo è ciò che ho capito.
Qui l’intervista completa con Sixx Sense:
Scendendo nello specifico, ci parla di una canzone che presumo essere Can’t Stop What’s Coming, in cui dice di aver adottato la tecnica di Dave Eggar di suonare varie melodie col violoncello e poi sovrapporle tutte assieme: lei ha fatto la stessa cosa con le vocals, registrando senza preoccuparsi delle tracce vocali fatte in precedenza, tagliando quello che non ci azzeccava e poi facendo un bel mash up stratificato. Di Lockdown ci dice che è stata l’ultima canzone scritta per il progetto: è stata richiesta dal regista e rappresenta l’esplosione emotiva della protagonista del film, che nella scena è molto controllata ma dentro di sé vorrebbe gridare. Di Push The Button ci dice che è nata sotto forma di colonna sonora per il clip promozionale del film, cercando di creare un senso di disconnessione fra la protagonista e il mondo intorno a lei: da qui, una canzone che avesse un che di pop e sexy e contrastasse con le tematiche drammatiche del film. O almeno questo è ciò che ho capito.
Qui l’intervista completa con Sixx Sense:
Quanto al futuro, invece, siamo alle solite: gli Evanescence sono in uno stato indefinito, lei non sa bene cosa vuole fare, ha materiale scritto fra il 2007 e il 2011 che non è Evanescence ma di cui non sa bene cosa fare, e intanto che si decide il pupo avrà tutto il tempo di iniziare e finire le superiori. Cattiva, Pescy, non si fa così.