Per la gioia di tanti e il rosico dei soliti quattro gatti, i tempi sono maturi perché la Simoncina e compagni si mettano al lavoro per tirare fuori un degno successore a The Quantum Enigma. Di notizie in queste settimane ne sono trapelate un po’, per cui andiamo in ordine cronologico.
A un tweet interrogativo sulla data di Epica VII, Mark ha parlato genericamente di autunno 2016. Che è un tempo più che ragionevole – due anni e mezzo dal precedente – per cui smettiamo subito di lagnarci che lo vogliamo già ora, dato che TQE ha ancora sorprese da regalare anche dopo più di un anno di ascolto.
Per quanto riguarda i lavori veri e propri, Mark parla di ben venticinque canzoni già più o meno abbozzate (secondo un rumor non confermato, la Simoncina avrebbe parlato addirittura di quaranta canzoni). Da una parte sono contento perché con una scelta così ampia tireranno fuori solo il meglio e l’album ne guadagnerà, ma dall’altra rosico più di un fan dei Soliti Noti perché chissà quante non le sentiremo mai.
Delle notizie più precise ci giungono da quest’intervista di Mark per MetalRock. In ordine, veniamo a sapere che:
• Per la prima volta, non solo avranno gli archi veri, ma anche gli ottoni. Insomma, finalmente anche loro hanno i big money per avere un’orchestra vera – e, conoscendoli, la useranno addirittura bene, loro.• Ancora non hanno contattato nessun ospite; prima di farlo, aspettano che le canzoni siano a un punto di lavorazione tale da permettere di stabilire se ci vuole qualche voce esterna, invece di prezzolare ospiti random solo per farsi fàighi.• A parte Rob Van Der Loo, che per mancanza di tempo ha scritto una sola canzone, tutta la band sta partecipando al songwriting; del resto, i mastermind supremi dominatori della band fanno terribilmente Anni Novanta.• Non saranno trattati argomenti politici perché Mark ha le palle piene delle email dei bigotti (e diciamolo, il pubblico ha le palle piene delle canzoni-telegiornale). Probabile però che ci sarà la fisica quantistica.
Per i dettagli, leggetevi l’intervista; comunque, fra le altre cose da segnalare, il 22 novembre ci sarà l’Epic Metal Fest a Eindhoven, un festival organizzato e capitanato dagli Epica con un fottio di altre band fra cui Eluveitie, Fear Factory, Sepultura, Moonspell, Delain, Periphery, Scar Simmetry e Dagoba. Mark dice che sono stati contattati da una legione di band poracce in cerca di quindici minuti di gloria riflessa, ma che sono state gentilmente sfiga-zonate per mancanza di tempo e spazio; comunque, se la cosa va a buon fine, tenteranno di organizzare altre edizioni.
Molto più sfiziosa è invece la notizia su un misterioso progetto speciale che non sarà un album. Alla domanda se piacerebbe loro scrivere un’altra colonna sonora tipo The Score, Mark per prima cosa dice che al momento la priorità va all’album, che lo farebbero solo se contattati da qualche regista (e non, tipo, per soddisfare i capricci d’infanzia), e che comunque hanno in cantiere, dopo l’album, un progetto diverso da The Score, ma anche da un album tradizionale. Niente altri dettagli, per cui chissà cosa sarà. Un live DVD filmato su un iceberg alla deriva per raccogliere fondi contro il riscaldamento globale? Un documentario sulle specie in via d’estinzione? Sono curioso e ne ho timòre a tempo stesso.
Spero davvero che ampie possibilità di scelta corrispondano a un'ottima tracklist, ma purtroppo non sempre è così. Ad esempio, la fighissima "In All Conscience" è stata tenuta fuori dall'edizione standard di TQE a favore di brani sì belli, ma non tutti a quel livello. E fatico a credere che tra i brani scartati da RFTI non ce ne fosse uno migliore di quella cagata chiamata "Guilty Demeanor". È però vero che alcune canzoni hanno bisogno di più tempo di altre per essere elaborate; penso a "Kingdom of Heaven", la cui scrittura è iniziata nel 2004 e finita nel 2009 (era stata pensata per CTO).
RispondiEliminaAnyway, io spero in più elettronica, perché le sfumature usate timidamente qui e lì ormai non sono più soddisfacenti. E spero anche in più prog, con un ritorno dei tempi dispari e di strutture complesse, senza per questo sbrodolarsi e diventare prolissi con minutaggi forzati. Ma su questo penso si possa stare tranquilli: ormai gli Epica hanno imparato a creare brani compatti, senza neppure una nota di troppo. Peccato solo per i finali innaturali che si ostinano a usare a caso. Poi va be', do per scontato che rimarranno le influenze death/black/thrash messe accanto a melodie vocali molto catchy e orecchiabili ma anche ricercate ed emozionanti. Ma, volendo osare con la fantasia, potrebbero esserci anche delle influenze jazz; in fondo Simone ha in cantiere un album jazz da tempo e Rob in passato ha suonato fusion. Umh... chi vivrà, vedrà! Per adesso possiamo solo congetturare. Di certo il fatto che stiano facendo lavoro di squadra è ottimo, perché così ci sono tante idee diverse e fresche da ricombinare.
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