mercoledì 30 luglio 2014

Mikael Akerfeldt commenta gli One Direction live

Buon sangue a volte mente, purtroppo, ma i genitori sono sempre genitori e amano i figli incondizionatamente. A Mikael Akerfeldt degli Opeth, ad esempio, è toccato sorbirsi un concerto degli One Direction per accompagnare la figlia che, nonostante la genetica sia dalla sua, è una fan della boyband. Di seguito, il suo commento su Metal Hammer:
Beh, ero in minoranza lì, perché tanto per cominciare ero un uomo e ho una certa età. Ma erano due serate sold-out nella Friends Arena, che contiene 60.000 e qualcosa persone. Alla mia figlia maggiore piacciono gli One Direction, e immaginavo un qualche tipo di show con un sacco di roba scenica sul palco.
Ma quando i ragazzi sono saliti sul palco mi è sembrato che avessero tipo pescato cinque tizi dal pubblico… se ci fossero stati maschi nella folla, che ovviamente non c'erano! Erano solo cinque persone capaci di cantare intonati su un palco, ma a parte quello non hanno fatto molto: nessuna mossa di danza sincopata, non è stato un grande spettacolo. E visto che erano in cinque, hanno semplicemente cantato ogni cinque versi delle canzoni e nel mentre camminavano per il palco.
Per me è stato tremendo, non ci ho proprio visto fascino, ma i ragazzini pensano siano carini e roba del genere. Personalmente, non capisco proprio la ragione delle canzoni… ne ho riconosciuta qualcuna, ma mi hanno rattristato un po', in un certo senso. Story Of My Life è l'unica canzone buona, mi sono girato verso mia figlia e le ho detto: “Questa qui è ok”.
Ebbene sì, cose del genere possono capitare anche in Svezia. Poi ci si chiede perché in Europa si fanno sempre meno figli…

(Grazie a Michele per la segnalazione!)

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