Sì, lo so: che palle, sempre i Naituiss! Ma ragazzi, capitemi: questo è un blog di gossip sul metal, è inevitabile che buona parte del materiale me lo diano loro.
L’idea era di lasciar passare un po’ di tempo dalla pubblicazione dell’album, accumulare materiale e fare un best of delle scemenze che hanno sparato nelle varie interviste, ma questa chicca merita un post tutto suo. Alla domanda su cosa pensino dei talent show, la Tuomassa, la Pavimenta e il Funesto hanno detto la loro a Kerrang!. O meglio, la Tuomassa ha detto la sua, gli altri due hanno annuito e blaterato appresso.
Tuomassa: I reality musicali a eliminazione in tv sono una parodia di ciò che la musica dovrebbe essere. La musica non è mai una competizione, è un tipo sbagliato di intrattenimento per le masse.Ovviamente nessuno di noi si è accorto del merdone che la Tuomassa ha tentato di lanciare all’edizione per ragazzini del talent show in cui la Tamarrja è giudice, visto che eravamo troppo distratti dalla fiera dell’ipocrisia nel resto dell’intervista. E anche la Pavimenta lo era, tant’è che, mentre parla di quanto sia sbagliato volere la fama a tutti i costi, fa molto la gnorri e si guarda in giro per la stanza (o forse pensava alla fine ignominiosa che hanno fatto i ReVamp?).
Funesto: Sì.
Pavimenta: Sì, è proprio vero.
Funesto: Prendi una qualsiasi cassiera del supermercato, mettila su un piedistallo, infiocchettala ed ecco lì.
Tuomassa: Va così di moda criticare quei format che non volevo quasi dire niente. Ma è la verità.
Funesto: Sì, anche per me.
Pavimenta: Sì, non hanno idea di dove si stanno infilando. Se vuoi fare musica perché ti piace la musica, è la ragione giusta, e se questo ti porta la fama, bene. Non tutti vogliono essere famosi, ma se vuoi esserlo, se quello è il tuo obiettivo, allora non dovresti essere un musicista. O far finta di esserlo.
Funesto: Sì, è una trinità diabolica, un’alleanza diabolica: le case discografiche, le compagnie telefoniche e le reti tv, che fanno un fottio di soldi dall’innocenza.
Tuomassa: Sì. Lo scorso autunno ho visto un episodio di The Voice Kids – Finland, dove queste tre ragazzine dodicenni cantavano allusioni sessuali, ed era così sbagliato, tremendo da vedere. Non so, ero senza parole. Stavamo guardando con Troy e lui ha detto che una cosa del genere non sarebbe mai andata in onda nel Regno Unito.
Pavimenta: Ma loro non ne hanno idea. Dovrebbero esserci un sacco di adulti a proteggerli da quella roba, e non a infilare la sessualità dove non dovrebbe esserci. Mettere quel genere di opposti, una combinazione di bambini con la loro innocenza e sessualità… pensateci bene. Intendo in generale, ma è quel che non va in questo genere di programmi.
Ma soprattutto, è ammirevole come ai Naituiss stiano a cuore i bambini, tanto da essersene fregati delle vendite e aver messo un bel “Parental Advisory – Sexual Content” sulle copertine di tutti i loro album per evitare che, senza saperlo, i dodicenni di oggi e di ieri si mettessero a canticchiare appresso alle varie Nymphomaniac Fantasia, Passion And The Opera, She Is My Sin, Bare Grace Misery, Wish I Had An Angel, Whoever Brings The Night e chi più ne ha più ne metta.
Ma soprattutto, fortuna che, nella loro carriera, non hanno fatto leggere a nessun bambino versi come “I’m afraid, I’m so afraid, being raped again and again and again” per una loro canzone! Anche se, ad essere onesti, almeno a suo tempo la Nuclear Blast censurò quel verso: ve lo immaginate un bambino che se ne esce con un “Would you like to rape my rotting carcass, dissect my heart and desecrate my rest? It would make you come, wouldn’t it?” come nella demo di The Poet And The Pendulum? Awkward!
Insomma, Tuomassa, prima di dare interviste vatti a riguardare Bambi la prossima volta.
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