lunedì 26 ottobre 2015

Amy Lee lancia un questionario online per i fan

Il music business, si sa, è spietato, e non è facile reinserircisi quando si passa anni in letargo. Lo sa bene la Pescivendola che, per ovviare al gap generazionale che si è aperto fra lei e il pubblico dai tempi dell’ultimo album (figurarsi dall’ultimo che è stato buono e ha avuto successo), ha deciso di fare un’indagine di mercato mascherata da curiosità di volersi fare i cavoli dei suoi fan. Sul suo Hipstagram è infatti comparso un dagherrotipo dei tempi in cui ancora faceva concerti con sotto la didascalia:
Hey ragazzi, è Amy che scrive. Stavo pensando che voi sapete molto su di me ma io so molto meno su di voi. Quindi ho chiesto al mio team di aiutarmi a mettere su un questionario per sapere di più su di voi, ragazzi! Tutte le vostre risposte saranno strettamente confidenziali. Divertitevi e grazie per la partecipazione!
Confidenza a parte, l’intento del questionario è abbastanza palese: fra una domanda sulle nostre serie tv preferite, una su quali videogiochi ci fanno sballare, una sui nostri hobby fuori dalla musica e una sulle altre band che ascoltiamo, ce ne sono altre molto più mirate. Paghiamo per i servizi di streaming online? Preferiamo la musica in streaming, i retail digitali o comprare i cd? Ci filiamo ancora di pezza i vari Kerrang! e Metal Hammer o prendiamo tutte le informazioni dai social media? Radio tradizionale o web radio? Leggiamo i quotidiani? Ci ricordiamo ancora dell’esistenza di evanescence.com? Insomma, Pescy ha tutte le intenzioni di capire quanto è cambiato il mondo della musica dall’ultima volta che ha messo il naso fuori di casa e non ripetere il flop di Evanescence, l’album che mai avrebbe dovuto essere.
In mezzo alle domande, comunque sono spuntate fuori alcune chicche molto interessanti.


Ebbene sì, nel menù a tendina sull’album degli Evanescence preferito compare anche Origin! Che si tratti della prova definitiva che è un fottuto vero album e non un demo travestito da tale?
Un po’ più dubbia è la faccenda delle canzoni preferite.


C’è anche lei, la Canzone-Che-Non-Esiste, You, quella che basta nominare per far esplodere una coronaria a Pescy. Però la sua inclusione è meno chiara: considerando che in mezzo ai titoli ci sono tante di quelle castronerie tipo Wake Me Up Inside, Live In Paris, Something Inside, Showtime o Fooled feat. Drop Zone / Mr. Tac (ci mancava solo Angel Of Mine), qual è la verità? Si tratta di un riconoscimento ufficiale, il team di trote che ha assemblato il questionario era mongoplegico, o sono passate talmente tante ere geologiche dall’ultima volta che la Pescy ha scritto musica che non si ricorda nemmeno più i titoli delle sue canzoni?
Comunque sia, cara Pescy, sotto sotto un po’ di bene te ne voglio ancora, ma non sono riuscito a trattenermi dal trollarti: fra le altre band che ascolto ho messo i We Are The Fallen!
Così impari a non mettere Vogue fra le riviste da scegliere.

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