martedì 10 marzo 2015

Sirenia: la cover di The Seventh Life Path ha un significato.


Ebbene sì: la cover del nuovo album di Cavallyn e compagni non è solo un’accozzaglia di goticate buttate a casaccio, ma ha un concept di fondo. Questo secondo Gyula Havancsák di Hjules Illustration and Design, l’autore dell’immagine. Secondo quanto riportato dalla pagina della band, infatti, l’artista dichiara:
Ho ricevuto istruzioni dalla band per la realizzazione dell’immagine. Volevano il personaggio della Morte in piedi dietro una donna vestita di bianco. Il mio primo pensiero è stato: come posso mostrare una bella ragazza senza faccia? Come posso evitare di mostrare il suo viso? Beh, le ho disegnato un cappuccio bianco sul viso con del pizzo davanti agli occhi: quella parte somiglia a un grande occhio che osserva il destino degli umani. La ragazza tira il filo della vita, ma è un’anima persa: vediamo questa linea (potrebbe essere d’argento, ad esempio) trasformarsi in un disgustoso marroncino fangoso fra le sue dita… e questo filo termina in una clessidra e si sbriciola sotto forma di sabbia.
I Sirenia volevano delle radici e rami d’albero, una falce che somigliasse al numero 7 e una montagna con un sentiero sullo sfondo. La montagna rappresenta la vita, la cima è la fine della vita, il punto più alto da cui si può riguardare tutta la propria vita: è questo che rappresenta il sentiero tortuoso. Il numero 7 appare nei sette corvi, sette serpenti, sette rose nella corona secca…
Ok, a sua discolpa c’è da dire che doveva lavorare su ciò che la band gli aveva chiesto, per cui volente o nolente era qui che andava a parare; e apprezzo anche il tentativo di dare profondità all’opera. Ma la simbologia è talmente cliché che dopo averla letta a parole non riuscirò più a guardare questa copertina senza farmi due risate.

Nessun commento:

Posta un commento