martedì 17 novembre 2015

L’attentato al Bataclan di Parigi sarebbe colpa del rock

Ok, in realtà mi ero ripromesso di non toccare proprio un argomento così delicato su un blog leggero come Epilla per rispetto ma, a quanto pare, in realtà era semplice senso di colpa in quanto adepto del demonio e, di conseguenza, complice degli attentati. Ebbene sì, ragazzi miei, perché le stragi di Parigi, specie quella del Bataclan, sarebbero colpa degli Eagles Of Death Metal e della loro musica che adora il demonio. Questa è almeno l’opinione di Cristiani Today – o, almeno, lo era prima che fosse sostituita da un grosso 404 page not found; fortunatamente, MeltyBuzz ha preservato il delirio intatto per il pubblico ludibrio sull’internet, per cui possiamo ancora leggerlo lì:
Per noi cristiani non esiste la coincidenza ma semplicemente la conseguenza della scelta che l’uomo fa nel suo libero arbitrio: seminare il bene raccogliendo i frutti, seminare il male raccogliendo morti e stragi. E proprio dopo quell’inno al diavolo si è scatenato l’inferno, una strage e tante morti, terrore e paura. Chi è il mandante di questo attentato? L’Isis?! No è qui che ci sbagliamo, l’Isis sono soltanto i soldatini del maligno, il mandante è proprio Satana!
Che dite, spegniamo cinque minuti il filtro cazzate e parliamo seriamente? Ok.
Punto primo, non mi si può infilare “libero arbitrio” e “il mandante è Satana” nello stesso paragrafo, è una contraddizione in termini. O è colpa dell’uomo, o è colpa del soprannaturale, punto. E, onestamente, propenderei per la prima.
Punto secondo, concordo con MeltyBuzz: se davvero il mandante è Lucifero, perché colpire un concerto degli Eagles Of Death Metal che gli fanno propaganda e non, tipo, il coro gospel di qualche chiesa X tre strade più in là? E proprio durante la canzone in cui gli mandano i bacini? Lucy, sei proprio un pessimo stratega, per tutti i forconi!
Punto terzo, non scarichiamo la colpa su chi non c’entra. Per i cristiani “non esiste la coincidenza” perché tutto fa parte del piano di Dio. Compresi gli attentati. Per cui, a rigor di logica, il “mandante” sarebbe Yahweh, visto che anche questa tragedia sarebbe stata progettata dal suo infinito amore tramite la sua onnipresenza, onniscienza e onnipotenza. Al massimo, Lucy sarebbe un prestanome. Come la mettiamo adesso?
La cosa più triste è che tutto ciò non si limita nemmeno alle farneticazioni degli ultracattolici: ad esempio, l’articolo qui sotto, di Giorgio Dell’Arti, è stato pubblicato dalla Gazzetta dello Sport.


Logico, come hanno fatto gli Eagles Of Death Metal a non prevedere, nel 1998, che il loro nome avrebbe portato sfiga una sera di diciassette anni dopo? Che sconsiderate, ‘ste band, specie quando non si portano le chitarre col fucile automatico incorporato per proteggere i fan dai servi del Demonio che loro stessi invocano.
Insomma, mi piacerebbe dire che non c’è più religione, ma purtroppo è abbastanza evidente che ce n’è fin troppa. Già è abbastanza orribile che gli attentatori siano andati a colpire delle persone mentre si godevano le proprie passioni, come lo sport e la musica, ma pure lo sciacallaggio mediatico dobbiamo sorbirci? È proprio vero: il bel tacere di sicuro non fu mai scritto.

lunedì 16 novembre 2015

Tarja Turunen tifosa forsennata dell’Argentina

HOLA.
Non c’è Tamj senza derp, è un dato di fatto. Infatti, eccola starnazzare in quella lingua cheap per qualcosa di calcistico che non riesco a comprendere, ma che pare coinvolgere l’Estadio Malvinas Argentinas e una partita della nazionale. Non ho capito se la Tamj ci fosse in quel momento, se ci sarebbe andata poi, fatto sta che, come ogni robot, è sempre teneramente imbarazzante quando tenta di fare l’umana. In questo caso, ha fatto il tifo con una naturalezza che nemmeno Super Vicki finché Marcelo (o chiunque stesse reggendo quel telefono) ha avuto pietà di lei e ha inquadrato il panorama cittadino.



Posted by Tarja Turunen on Giovedì 12 novembre 2015

Che la Tamj fosse una tifosa accanita lo si sapeva, tant’è che una maglietta della nazionale argentina è stata forse l’unico outfit vagamente decente che abbia mai indossato sul palco.


Ad ogni modo, mi pare di capire che la partita in questione fosse contro il Brasile… e indovinate che commento le hanno subito fatto?


Non c’è che dire, Brazilians gonna Brazil. Ma oh, chissenefrega: fa sempre piacere vedere la Tamarrja alle prese con la sua goffaggine. Per cui uniamoci a lei e FIESTA TOTAL. WHOOOO!

TG25 Live At Doornroosje è ordinabile e Paper Waves è in streaming

Ghfjkgfkgljfkljihlgidhigjhogfjogh.
D’accordo, lo ammetto: quando ci sono di mezzo i The Gathering divento una fangirl senza ritegno. Comunque, sul webshop è finalmente ordinabile TG25 Live At Doornroosje in una caterva di combinazioni per tutti i gusti: doppio CD, triplo vinile, doppio CD + triplo vinile, doppio CD + maglietta, triplo vinile + maglietta, doppio CD + triplo vinile + maglietta, CD + vinile + maglietta + reggiseno di Mariolejn + i biscotti fatti in casa della mamma di Hans e René… insomma, a volontà!
La tracklist è uguale per tutte le edizioni e, delle diciannove canzoni suonate, esclude solo All You Are. Che insomma, sì, peccato, ma ce ne faremo una ragione.
1. Saturnine
2. Strange Machines
3. Meltdown
4. Nighttime Birds
5. The Mirror Waters
6. King For A Day
7. Even The Spirits Are Afraid
8. Broken Glass9. Heroes For Ghosts 
1. Afterwords
2. Amity
3. On Most Surfaces (Inuit)
4. Paper Waves
5. Leaves
6. In Motion #1
7. Travel
8. Waking Hour
9. I Can See Four Miles
Intanto, mentre mettiamo mano alle carte di credito, sul bandcamp dei The Gathering è possibile ascoltare in streaming e/o scaricare Paper Waves, cantata in duetto dalla Silgia e dall'Annarella.


No, ok, non riesco nemmeno a commentarla, sono troppo in estasi! È TROPPO.

Vibeke Stene sta FINALMENTE registrando?


E niente, giusto oggi Santa Vibeke da Sokndal ha postato questa foto di un microfono in quella che sembra una sala di registrazione. Che stia davvero, finalmente, lavorando al comeback?
Sembrerebbe così anche dal post che ha pubblicato circa un mese fa, in cui parla di Skammens Gissel, il lavoro teatrale di cui è protagonista, e dei piani dopo quello. Vediamo cosa ha detto:
È domenica notte e vorrei condividere un po’ di pensieri con voi prima di iniziare la mia settimana più entusiasmante da tanto tempo.
Come probabilmente sapete, martedì ho il mio debutto come attrice e domani il team di Skammens Gissel (Ostaggio della Vergogna) si trasferirà nel teatro Kilden di Kristiansand con tutti gli oggetti di scena per organizzare. Ho fatto un sacco di prove e lavorato allo sviluppo del materiale per la rappresentazione per un anno. Sto collaborando con persone di incredibile talento in un team armonioso e ci sono molte persone che mi sostengono. Compresi voi. Sono così grata!
Mi hanno chiesto quale penso sia la parte più impegnativa nel mio rolo di Silja e come attrice esordiente, e ho risposto che è la mia voce quando parlo. Voi, che conoscete la mia voce soprattutto nel canto, sapete che ne ho un buon controllo, e ho lavorato così tanto con le registrazioni che non ho problemi ad ascoltare la mia voce quando canto. Uso ogni giorno la mia voce nel parlato per le spiegazioni perché insegno, ma nella promozione dell’arte l’ho usata pochissimo. Mi sono anche trasferita un bel po’ e mi sono allontanata dal mio dialetto originario. Quindi sì, ho dovuto fare un percorso per far pace con la mia voce parlata per questo rolo, sono stata costretta a tornare al mio dialetto originario e ho lavorato per sentirmi a mio agio nel comunicare a voce durante le prove, nel momento in cui sono a teatro.
Ma quando ho sentito la registrazione del mio parlato in un’intervista, per poco non mi è tornata la pelle d’oca. Quindi, dopo tutto, il percorso non è ancora finito. È per questo che ho fatto raramente interviste per i Tristania, ma penso che quando avrò superato la prossima settimana e mi sarò concentrata per finire il nuovo album e avrò fissato una data per la pubblicazione, mi ribellerò alla mia angoscia e diventerò più forte e tosta per voi! E per me.
Beh, le farfalle hanno chiuso le ali e il buio si è posato su ciò che vedo sopra il camino. Ripasserò un po’ di dettagli prima di andare a dormire. Sono una perfezionista e solo il meglio è abbastanza. Auguratemi buona fortuna e vi prego di venire a vedere Skammens Gissel.
Vostra,
V.
Ora, piccolo momento SuperQuark per quelli che non si informano ossessivamente sulla Norvegia come me: non esiste un norvegese parlato standard. Ci sono due standard scritti (il Bokmål e il Nynorsk), ma nel parlato ognuno usa il dialetto del luogo in cui è nato o vive – e spesso ci sono delle differenze sostanziali. Vi giuro, trascorrere un week end ascoltando persone di Stavanger e Hamar che parlano fra loro è molto confusionario. In sostanza, la Santa si sta facendo seghe mentali su questo – e poi, alzi la mano chi non vorrebbe morire quando sente la propria voce registrata.
Comunque, la famosa settimana a teatro è passata e, se la Vibecca sta tenendo fede ai patti, vuol dire che l’album è in fase di lavorazione. Era ora, perché fra un po’ avrò una crisi d’astinenza dalla sua voce tale che potrei andare a Kristiansand e metterla ai lavori forzati.

mercoledì 11 novembre 2015

With Or Without You degli U2, la nuova cover di Amy Lee

Pescy, Pescy… davvero mi passi dai Portishead agli U2? Quasi quasi potrei smettere di vergognarmi per avere sei canzoni di Britney Spears, due di Rihanna e qualcuna dei Naituiss sull’iPod.
Ad ogni modo, questa seconda cover della Pescivendola, With Or Without You, è probabilmente una delle tre cose in qualche modo collegate agli U2 e Bono Vox che non mi fanno salire il crimine, assieme alla cover di Wonderwall degli Hurts e… beh:

Altro che Killing Bono, a Ben Barnes ho perdonato perfino Dorian Gray
Comunque, becchiamoci anche il video, in cui Pescy registra la canzone, gironzola per New York in quello che sembra essere un orribile poncho, produce la traccia, suona il synth e fa roba assurda tipo suonare i pedali di un organo con le mani. Anche se ammetto che questa sua vena sperimentale mi piace parecchio e non posso evitare di chiedermi se, senza gli Evanescence, negli ultimi anni sarebbe arrivata lontano quanto l’umanità negli ultimi secoli senza la Chiesa Cattolica. 


Per quanto riguarda la canzone in sé, mi rifiuto di ascoltare l’originale, ma devo dire che se mi butti su una drum machine lenta e un bel basso al sintetizzatore, sono già tuo. Speriamo solo che Bono non senta la canzone e non inviti Pescy nella comitiva per il prossimo Band Aid, perché sentirla nell’ennesima versione di Do They Know It’s Christmas? mi spingerebbe ad ammazzarla, farla a pezzi e darla in pasto ai bambini poveri del mondo. Senza Bono, perché nemmeno loro lo digerirebbero.

lunedì 9 novembre 2015

TG25 Live At Doornroosje, live album dei The Gathering in arrivo

Ragazzi, come vola il tempo! È stato un anno fa che ho fatto la gitarella a Nijmegen per il concerto dei venticinque anni dei The Gathering e mi sembra solo ieri. Per chi non se lo ricordasse, è stato un concerto esclusivo che ha coperto l’intera discografia della band (tranne i demo e Almost A Dance) con la partecipazione di tutti i membri (tranne i due vocalist di Almost A Dance), e che ha quindi visto la Silgia condividere il palco con Mamma Anneke e anche Bart Smits e Marike Groot, i due vocalist dei tempi di Always…, oltre al ritorno di Jelmer WiersmaHugo Prinsen Geerligs, rispettivamente alla chitarra e al basso, l’ospitata di Noël Hofman alla tromba e l’ultima esibizione di Marjolein Kooijman al basso con la band.
Ebbene, ci avevano promesso un live album e, finalmente, si è mosso qualcosa. Ecco cos’hanno da dirci i The Gathering su Facebook.

Cari amici,
Per prima cosa, auguri alla nostra cantante, Silje Wergeland, per il suo compleanno!
Oggi, un anno fa, abbiamo celebrato il nostro venticinquesimo compleanno come The Gathering nel Doornroosje di Nijmegen. È stato uno dei nostri migliori concerti di sempre! Non dimenticheremo mai la gioia di aver suonato tutti insieme e aver visto tante persone da tutto il mondo nel pubblico.
Quel giorno è stato registrato l’audio di entrambi gli show e sono state scattate un sacco di foto. Negli ultimi mesi abbiamo mixato, masterizzato e trasformato tutto ciò in una nuova release, intitolata TG25 Live At Doornroosje.
Siamo molto felici del risultato e non vediamo l’ora di condividerlo con tutti voi.
Per cui, tenete d’occhio la nostra pagina FB e il nostro webshop questa settimana.
CIOÈ?! È tutto pronto così, senza preavviso, roba che neanche Beyoncé? Ragazzi, sono coetaneo della band, le mie coronarie iniziano ad essere deboli, ho bisogno di un po’ di preparazione psicologica prima di queste notizie!
Comunque, ho già iniziato a refreshare selvaggiamente, se non altro per avere almeno una tracklist. E ho anche il fucile carico, ché se hanno lasciato fuori anche solo una canzone sono pronto a fare una strage. Nel frattempo, tanti auguri alla Silgia e #escilo, quest’album!

domenica 8 novembre 2015

Notizie sugli Epica: nuovo album, Epic Metal Fest e misterioso progetto speciale

Per la gioia di tanti e il rosico dei soliti quattro gatti, i tempi sono maturi perché la Simoncina e compagni si mettano al lavoro per tirare fuori un degno successore a The Quantum Enigma. Di notizie in queste settimane ne sono trapelate un po’, per cui andiamo in ordine cronologico.


A un tweet interrogativo sulla data di Epica VII, Mark ha parlato genericamente di autunno 2016. Che è un tempo più che ragionevole – due anni e mezzo dal precedente – per cui smettiamo subito di lagnarci che lo vogliamo già ora, dato che TQE ha ancora sorprese da regalare anche dopo più di un anno di ascolto.
Per quanto riguarda i lavori veri e propri, Mark parla di ben venticinque canzoni già più o meno abbozzate (secondo un rumor non confermato, la Simoncina avrebbe parlato addirittura di quaranta canzoni). Da una parte sono contento perché con una scelta così ampia tireranno fuori solo il meglio e l’album ne guadagnerà, ma dall’altra rosico più di un fan dei Soliti Noti perché chissà quante non le sentiremo mai.
Delle notizie più precise ci giungono da quest’intervista di Mark per MetalRock. In ordine, veniamo a sapere che:
• Per la prima volta, non solo avranno gli archi veri, ma anche gli ottoni. Insomma, finalmente anche loro hanno i big money per avere un’orchestra vera – e, conoscendoli, la useranno addirittura bene, loro.
• Ancora non hanno contattato nessun ospite; prima di farlo, aspettano che le canzoni siano a un punto di lavorazione tale da permettere di stabilire se ci vuole qualche voce esterna, invece di prezzolare ospiti random solo per farsi fàighi.
• A parte Rob Van Der Loo, che per mancanza di tempo ha scritto una sola canzone, tutta la band sta partecipando al songwriting; del resto, i mastermind supremi dominatori della band fanno terribilmente Anni Novanta.
• Non saranno trattati argomenti politici perché Mark ha le palle piene delle email dei bigotti (e diciamolo, il pubblico ha le palle piene delle canzoni-telegiornale). Probabile però che ci sarà la fisica quantistica.
Per i dettagli, leggetevi l’intervista; comunque, fra le altre cose da segnalare, il 22 novembre ci sarà l’Epic Metal Fest a Eindhoven, un festival organizzato e capitanato dagli Epica con un fottio di altre band fra cui Eluveitie, Fear Factory, Sepultura, Moonspell, Delain, Periphery, Scar Simmetry e Dagoba. Mark dice che sono stati contattati da una legione di band poracce in cerca di quindici minuti di gloria riflessa, ma che sono state gentilmente sfiga-zonate per mancanza di tempo e spazio; comunque, se la cosa va a buon fine, tenteranno di organizzare altre edizioni.
Molto più sfiziosa è invece la notizia su un misterioso progetto speciale che non sarà un album. Alla domanda se piacerebbe loro scrivere un’altra colonna sonora tipo The Score, Mark per prima cosa dice che al momento la priorità va all’album, che lo farebbero solo se contattati da qualche regista (e non, tipo, per soddisfare i capricci d’infanzia), e che comunque hanno in cantiere, dopo l’album, un progetto diverso da The Score, ma anche da un album tradizionale. Niente altri dettagli, per cui chissà cosa sarà. Un live DVD filmato su un iceberg alla deriva per raccogliere fondi contro il riscaldamento globale? Un documentario sulle specie in via d’estinzione? Sono curioso e ne ho timòre a tempo stesso.

True, il nuovo video degli Amaranthe

A volte mi chiedo se nei contratti con le case discografiche ci sia una clausola che obbliga le band a far uscire almeno una ballad come singolo per ogni album, anche quando si tratta di una delle uniche due canzoni loffie del disco (per fortuna almeno non era Over And Done). Comunque, becchiamoci questa True degli ABBAranthe con Jake E in versione bimbominkia punkabbestia con la cresta rossa e Elize fRYDa in versione Cigno Nero, ovviamente controparti cresciute dei due bambini protagonisti del video.


Con la ragazzina che fa la ballerina di danza classica e il ragazzino che fa hockey, questo video è talmente gender-proof che potrebbero anche passarlo sulla tv italiana. E onestamente, magari: il giocatore di hockey biondo nella squadra di Jake E merita davvero tanto!
Comunque, il motivo di quest’esplosione di sport? Ce lo scrivono bianco su nero alla fine: Trust Your Dreams! Anche quando per ballare en pointe vi serve il tacco quattordici. Vabbè, torniamo ad ascoltarci l’album e tiriamo fuori i tormentoni da discoteca, che è meglio.

mercoledì 4 novembre 2015

Amy Lee non ha progetti per il futuro prossimo degli Evanescence

E dove sta la notizia, chiederete voi? Da nessuna parte: era chiaro come il sole e l’unica cosa che poteva metterlo in dubbio era l’assunzione fissa di Jen Majura invece dell’ennesimo turnista al posto di Terry Balsamo. Comunque, abbiamo la conferma direttamente dalla Pescivendola, in esclusiva sulla prossima intervista per Rolling Stone.
Ad ogni modo, il sito pubblica qualche stralcio in anteprima. Vediamo cosa ha da dirci la Pescy, specie pesché si sente odore di album solista.
Sono al lavoro e faccio musica con l’intenzione che la gente la senta, a questo punto. Non so dei progetti con gli Evanescence. Non ho notizie o piani per roba nuova degli Evanescence, ma musica mia, di sicuro. È bello fare cose diverse tutte insieme, nel senso che sento di non esercitare un solo muscolo. L’idea è mostrare un altro lato di me oltre a quello che le persone già conoscono di me come “la ragazza degli Evanescence”. È figo poter mostrare cos’altro so fare.
Per quanto riguarda i prossimi concerti in programma con la band, la Pescivendola ci dice:
Ci hanno offerto di fare l’Ozzfest Japan all’inizio dell’anno, e ho pensato: “Diciamo di sì”. Ho aggiunto tre date negli U.S. così potremo fare un po’ di pratica prima di fare un grande concerto in cui tutto è fuori controllo. Sarà bello rivedere i fan e terrò gli occhi aperti per altre opportunità, probabilmente tipo l’anno prossimo. È un grande dono avere questo bagaglio di canzoni che le persone conoscono. Cantare Bring Me To Life mi rende molto felice. E non mi sento tanto scollegata da non poter cantare My Immortal, anche se non è più ciò che sono esattamente. Sì, sono cresciuta da allora. Non scriverei quella canzone oggi, ma è diventata una bellissima parte della mia storia e quella dei miei fan.
Ora Pescy, tesoro, chiariamo le cose: una canzone come My Immortal non l’avresti scritta nemmeno diciotto anni fa perché, come hai ribadito a più riprese, è una canzone di Ben Moody. Però è bello vedere che almeno non la schifi più come otto anni fa. In compenso, ottima quest’idea di mostrare che puoi fare anche cose diverse. Per cui, per l’ennesima volta, a quando quest’album solista? Guarda che Emilia Clarke aspetta.



Simone Simons intervistata dal Corriere

Fermi tutti, perché questa sì che è una notizia. Fino a poco tempo fa, l’unico corriere che si filava gli Epica in Italia era quello che ci portava i CD preordinati sul sito perché chissà quando sarebbero arrivati nei negozi nostrani, ma in vista delle due date italiane (Trezzo Sull’Adda stasera e Bologna domani), la Simoncina è stata intervistata nientemeno dal Corriere di Bologna, la variante locale del Corriere della Sera.
L’intervista potete leggerla tranquillamente qui, ma ripercorriamo insieme qualche chicca:
• Mi traducono “lyrics” con “liriche”;
• Sempre puntuale, la stampa nazionale va a ripescare domande vecchie di un decennio, fra cui perché il nome, è vero che fanno symphonic death metal, hanno suonato davvero con un’orchestra, siete socialmente impegnati, cosa pensi della religione e cose che il resto del mondo ha smesso di chiedere loro da almeno sette anni.
• C’è qualche domanda un filo più interessante, tipo “Come la maternità ha influenzato la vita del gruppo”.
• Chiede di descrivere con una parola le prime band che saranno uscite scrivendo “elenco complessi metal” su Google.
• Altre quisquilie tipiche di un’intervista a un musicista.
Insomma, nulla che non sapessimo già da sempre o potessimo scoprire leggendo qualsiasi altra intervista degli ultimi dieci anni, ma hey, per i lettori del Corriere saranno sicuramente novità interessanti, posto di arrivare a pagina 46. Intanto, la Simoncina è comparsa sulla stampa nazionale: prendete e portate a casa, #poracce!

martedì 27 ottobre 2015

Amy Lee coverizza It’s A Fire dei Portishead

E così, le castronerie nei titoli delle canzoni dei rAmynescence non sono colpa di Pescy ma del suo team di trote mongoplegiche, perché mentre loro mettevano insieme il sondaggio per i fan, lei era impegnata a fare altro e con ottimi risultati.
Già ai tempi in cui aveva cercato di sganciarsi dalla band e fare l’adulta, la Pescivendola aveva ripetuto fino alla nausea di essere fan dei Portishead. Quale modo migliore di inaugurare il nuovo canale YouTube, tutto a nome suo, se non con una bella cover minimalista, solo piano, synth, violoncello e voce, del loro classico It’s A Fire?


Da fan dei Portishead ed estimatore dell’originale, come l’ho sentita c’è mancato poco che mi sentissero strillare per tutto il quartiere: non solo come cover è proprio carina, ma è bello sentire che, quando non strilla come se fosse al mercato rionale e non deve sgomitare in mezzo alle chitarre, la Pescy è ancora in grado di cantare in maniera espressiva.
Le cose sembrano mettersi bene: in un commento su YouTube, Pescy parla di “cover #1”, quindi è ragionevole aspettarcene altre entro breve, tipo ogni cinque-sei anni. Sempre nello stesso commento, dice che la canzone è disponibile in HQ su amyleeofficial.com. Spero che intenda che la metterà come download, perché il mio iPod se la merita a qualità più alta di un cavolo di rip da YouTube!

Sempre, il nuovo video di Laura Macrì

Sì, da qualche parte ci siamo persi Terra, l’album solista di Laura LyricalSinger Macrì, che doveva uscire già l’anno scorso ma di cui ancora non si sa nulla. Ad ogni modo, dopo i singoli Ancora Una Volta e Viva La Vita, la cantante dei MaYaL ha fatto uscire una nuova canzone solista, intitolata Sempre (Meno Creativa Con I Titoli).


Musicata dal fidanzato Mark Jansen e Sascha Paeth (stando al post di Mark su Facebook), o forse da Roberto Macrì (stando alla descrizione su YouTube), sarebbe molto carina se il testo non fosse riassumibile in “O mio dio, che fatica essere una dàivah dell’opera”. Diamo a Laura quel che è di Laura, però: per quanto è gnocca e, soprattutto, con la voce e la tecnica che ha, può tirarsela molto più di tante colleghe nostrane.

lunedì 26 ottobre 2015

Amy Lee lancia un questionario online per i fan

Il music business, si sa, è spietato, e non è facile reinserircisi quando si passa anni in letargo. Lo sa bene la Pescivendola che, per ovviare al gap generazionale che si è aperto fra lei e il pubblico dai tempi dell’ultimo album (figurarsi dall’ultimo che è stato buono e ha avuto successo), ha deciso di fare un’indagine di mercato mascherata da curiosità di volersi fare i cavoli dei suoi fan. Sul suo Hipstagram è infatti comparso un dagherrotipo dei tempi in cui ancora faceva concerti con sotto la didascalia:
Hey ragazzi, è Amy che scrive. Stavo pensando che voi sapete molto su di me ma io so molto meno su di voi. Quindi ho chiesto al mio team di aiutarmi a mettere su un questionario per sapere di più su di voi, ragazzi! Tutte le vostre risposte saranno strettamente confidenziali. Divertitevi e grazie per la partecipazione!
Confidenza a parte, l’intento del questionario è abbastanza palese: fra una domanda sulle nostre serie tv preferite, una su quali videogiochi ci fanno sballare, una sui nostri hobby fuori dalla musica e una sulle altre band che ascoltiamo, ce ne sono altre molto più mirate. Paghiamo per i servizi di streaming online? Preferiamo la musica in streaming, i retail digitali o comprare i cd? Ci filiamo ancora di pezza i vari Kerrang! e Metal Hammer o prendiamo tutte le informazioni dai social media? Radio tradizionale o web radio? Leggiamo i quotidiani? Ci ricordiamo ancora dell’esistenza di evanescence.com? Insomma, Pescy ha tutte le intenzioni di capire quanto è cambiato il mondo della musica dall’ultima volta che ha messo il naso fuori di casa e non ripetere il flop di Evanescence, l’album che mai avrebbe dovuto essere.
In mezzo alle domande, comunque sono spuntate fuori alcune chicche molto interessanti.


Ebbene sì, nel menù a tendina sull’album degli Evanescence preferito compare anche Origin! Che si tratti della prova definitiva che è un fottuto vero album e non un demo travestito da tale?
Un po’ più dubbia è la faccenda delle canzoni preferite.


C’è anche lei, la Canzone-Che-Non-Esiste, You, quella che basta nominare per far esplodere una coronaria a Pescy. Però la sua inclusione è meno chiara: considerando che in mezzo ai titoli ci sono tante di quelle castronerie tipo Wake Me Up Inside, Live In Paris, Something Inside, Showtime o Fooled feat. Drop Zone / Mr. Tac (ci mancava solo Angel Of Mine), qual è la verità? Si tratta di un riconoscimento ufficiale, il team di trote che ha assemblato il questionario era mongoplegico, o sono passate talmente tante ere geologiche dall’ultima volta che la Pescy ha scritto musica che non si ricorda nemmeno più i titoli delle sue canzoni?
Comunque sia, cara Pescy, sotto sotto un po’ di bene te ne voglio ancora, ma non sono riuscito a trattenermi dal trollarti: fra le altre band che ascolto ho messo i We Are The Fallen!
Così impari a non mettere Vogue fra le riviste da scegliere.

I Leaves’ Eyes invitano gruppi vichinghi sul palco

Quando si fa cosplay, si sa, una volta finito il costume e sistemati trucco e parrucco, la parte più divertente è trovarsi con gli amici e formare un bel gruppone. Lo sanno bene la Prozia Livia e il Marito Trøll, che proprio per questo hanno invitato i loro amici a unirsi a loro sul palco. Una news degli ultimi giorni sul sito ufficiale dice infatti:
A tutti i Vichinghi! Gruppi vichinghi sul palco a Mannheim, Amburgo, Praga e Londra! Se volete far parte dello show in altre città, contattateci: info@andatevelo_a_leggere_sul_sito.
Che cosa significa tutto ciò? Cosa bisogna fare sul palco, a parte conciarsi come a carnevale? Bisogna cantare? Ballare? Fare la ruota sperando che le corna degli elmi non si tirino via i cavi degli strumenti? Bella domanda: non si trovano informazioni più dettagliate, a parte qualche foto dei concerti in questione con i cosplayer sul palco.



Comunque ragazzi, il periodo è quello giusto: vi dispiace di aver passato ore e ore a preparare lo scudo e gli elmi con le corna solo per una passeggiata in mezzo alla folla del Lucca Comics? Ecco, ora potete riutilizzarli per avere i vostri cinque minuti di gloria con la Prozia e gli amici vichinghi!

domenica 25 ottobre 2015

Cristina Scabbia parla del rapporto con Simone Simons e con altre cantanti metal

Allora: il fatto che abbiano intervistato la cHristina SenzaFottutaAcca su RockTV in Italia è già un notizione di per sé, visto come la madrepatria ha sempre trattato i Lacuna Coil. Fatto sta che l’intervistatrice ha chiesto a una sempre più ventenne cHristina non il segreto della sua eterna giovinezza, ma come sono i rapporti fra lei e le altre primedonne del metal, citando una foto con la Simoncina e l’Animalissa.


cHristina, sempre SenzaFottutaAcca, è stata molto diretta:
In generale, io sono sempre andata molto d’accordo con le mie colleghe. Con alcune sono più legata, per esempio con Simone. Con Simone ci sentiamo molto regolarmente: mi manda le foto del figlio, ci facciamo gli auguri, andiamo molto d’accordo.
Sinceramente non ho mai assistito a dei momenti di competizione tra di noi. Probabilmente è una cosa che si percepisce più dall’esterno perché la gente vorrebbe che ci fossero queste lotte. Quindi vedo molti siti in cui: “Secondo voi, chi è meglio, Cristina o Tarja? Chi è meglio, Alyssa o Simone?”. Quindi si cerca di creare zizzania tra di noi, ma in realtà ognuna di noi fa il suo. Quando ci vediamo siamo molto felici di vederci; con alcune non siamo le migliori amiche perché ovviamente ognuna di noi ha il proprio giro di amiche a casa, però non c’è mai stato un momento di tensione tra di noi o delle cose dette in interviste che avrebbero potuto dare fastidio ad altre. Sì, magari a volte [le popstar] lo fanno apposta per creare un po’ di gossip. Noi, diciamo… probabilmente non ce ne frega niente di quello, e onestamente, con tutto quello a cui pensare, ci manca solo che vado a trovare il modo di alimentare [il gossip]… no, per carità.
Lo ammetto: un po’ ho sorriso, perché mi è venuto in mente il polverone che si era sollevato quando erano spuntati fuori gli Evanescence, ma sono anche passati dodici anni e i peccati del passato restano nel passato. Però, per quanto scrivere di gossip sia divertente, specie su un blog come Epilla, ammiro molto la sportività della Cri: in fondo, l’Europa è grande e c’è posto per tutte. Anzi, dovrebbero esserci molte più cHristine e molte meno acca, soprattutto in Italia, il paese in cui, appena si firma un contratto discografico, si fanno sparire interi forum per nascondere il fatto che hai insultato praticamente tutte le tue colleghe per anni dalle retrovie. Prendete esempio dalla Cri, poracce!

Heike Langhans sbrocca su Facebook: “Basta paragonarmi a Sharon den Adel”

Penso che chiunque abbia ascoltato i nuovi Draconian e i Within Temptation con un canale auditivo funzionante e libero dal cerume l’abbia pensato almeno una volta: il timbro di WTHeike somiglia a quello di Sharona Milfona quando ancora Milfona non lo era.
Ebbene, a giudicare dall’ultimo post di WTHeike sembra che il paragone sia il piatto forte di tutte le recensioni che stanno uscendo su internet, tant’è che se n’è rotta le palle e ha sbottato:
Ho il permesso di essere infastidita che ogni recensione paragoni la mia voce a Sharon Den Jävla Adel? Davvero le persone ascoltano qualcosa solo per paragonarlo a tutto il resto? Non ascolto nemmeno i Within Temptation e anche se lo prendo come un complimento, non posso farci nulla e di sicuro non sono d’accordo. Dovrò iniziare a cantare nel mio registro più basso, d’ora in poi. First World Problems.
Beh, cara Heike, cosa posso dirti? Un po’ ti capisco, dopo che ti dicono venti volte che somigli a qualcuno iniziano a girarti le palle. Ma vedi il lato positivo: almeno non ti rompono le palle paragonandoti costantemente a Lisa Johansson! Quello sì che è l’inferno delle nuove cantanti di una band.

sabato 24 ottobre 2015

Live premiere di Turn The Lights Out, nuova canzone dei Delain

Punto primo: già che parliamo dei Delain, segnaliamo che Merel Bechtold è entrata permanentemente nella band come seconda chitarrista perché, per quanto si faccia pop da discoteca, un secondo paio di cosce una seconda chitarra torna sempre utile.


Punto secondo: Coschotte, cosa cavolo avevi addosso? È quasi novembre, non hai freddo?


Punto terzo: ieri, a Birmingham, i Delain hanno presentato live una nuova canzone intitolata Turn The Lights Out. Prima della performance, Coschotte ci avvisa: ancora non sanno quanto ciò di quel che si sente sul palco finirà effettivamente sul prossimo disco. La canzone è infatti basata sul personaggio di Morte da The Sandman di Neil Gaiman e aspettano di sapere se la DC darà loro i diritti per il testo, o qualcosa di simile.


Personalmente? Spero proprio che la DC lasci Coschotte e compagni liberi di nerdeggiare in pace, perché la canzone mi piace un sacco! Come fanno loro il pop non lo fa nessuno.

giovedì 22 ottobre 2015

Gli Imperia esistono ancora e hanno un album in uscita

Qualcuno se la ricorda più, la Helena Iren Michaelsen? Per quelli che non sanno chi sia – e non li biasimo – è stata il paio di tette la prima voce con cui Mark Jansen, appena cacciato dagli After Forever, aveva pensato di adornare gli allora Sahara Dust, poi Epica. Fortuna che poi si è fidanzato con la Simoncina, il resto è storia.
Ilona TornHymen Stallersen in tutta la sua classe e sobrietà.
Fatto sta che, chiusa la parentesi Sahara Dust, la nostra Ilona TornHymen Stallersen ha continuato a bazzicare il sottobosco del symphometal fondando gli Imperia, che erano fortunatamente spariti dalle scene da qualche anno. Non più, a quanto pare, perché la crisi colpisce anche i settori più antichi del mondo e, anche risparmiando sui vestiti, il botulino costa. Per cui ecco copertina, data di pubblicazione e tracklist del nuovo album degli Imperia, in uscita il 20 novembre, intitolato Tears Of Silence.

 

1. Silence Is My Friend
2. Crossroads
3. Broken (When The Silence Cries)
4. Away
5. Friheten Vil Seire
6. My Screaming Heart
7. Motherlove
8. The Vikingsong
9. Spirit Chase (Keep Fighting)
10. Innocent Child
11. Wings Of Hope
Mentre aspettiamo di sapere se la Prozia Livia le farà causa per averle rubato i Vichinghi nella traccia otto, abbiamo anche una canzone di preview dell’album, talmente poraccia da non avere nemmeno un lyric video, che si intitola My Workplace At Night, ahem, Crossroads.


In mezzo a questa menata sinfonica arabeggiante, l’unica novità degna di nota è che finalmente la Ilona si è decisa a indossare dei vestiti sulla copertina dell’album. Fra l’altro, è solo una mia impressione o canta talmente ingolata che sembra che le si sia incastrato qualcosa in gola? Meno male che, a suo tempo, ci fu chi si strappava i capelli perché l’avevano rimpiazzata con la Simona nei Sahara Dust…

mercoledì 21 ottobre 2015

Amy Lee in Italia al lavoro su un video

Ha iniziato ieri sera con un’enigmatica foto in cui torna alle radici e riscopre il suo amore per lo chatouche nero e, soprattutto, il fetish per le porte.


Poi, dodici ore fa, una foto dritta dritta dal camerino, col capello del tutto nero e una truccatrice all’opera.


“Non indovinerete mai cosa mi sto preparando a fare”, chiosa la Pescivendola su Hipstagram, ma sebbene la sua lentezza nel produrre musica qualche dubbio possa lasciarlo, a questo punto è lampante: probabilmente un nuovo video. E chi ha scommesso su quello può ritirare la vincita, perché giusto un paio d’ore fa, dritta dritta dal boschetto dietro casa, ecco una foto dal set del video con tanto di binario per la videocamera, che spero non scenda più di tot perché quegli stivaletti sono l’orrore.


A questo punto resta una domanda: Pescy solista o rAmynescence? Beh, se il vostro terrore è che si tratti della versione bucolica di Du Uocciuocciuon, tirate un bel respiro: nonostante i capelli neri da cantante KothiK al posto di quelli rossi da cantante indY, la Pescy ha linkato ovunque la pagina del film, per cui si tratterà della canzone dei titoli di coda.
Che poi, boschetto dietro casa un par di ciufoli: stando alla pagina di Voice From The Stone, il video l’hanno girato in Toscana. Ragazzi, a saperlo prima si poteva organizzare un mini-pulmino per raccogliere i quattro fan che saranno rimasti e portarli lì, visto che probabilmente sarà l’unica data italiana della Pescy da qui al Duemilacredici.
Comunque, il fatto che si tratti di lei simplex senza il baraccone mi rende abbastanza entusiasta: mentre si aspetta l’album solista che mai sarà, una canzone nuova senza schiacciasassi rock la ascolto ben volentieri!

venerdì 16 ottobre 2015

Amberian Dawn 2 – la vendetta: il video di Fame and Gloria

A grande richiesta, visto che me l’avete fatto notare addirittura in tre: gli AmbeRihann Down si sono improvvisati eroi del femminismo e hanno tirato fuori il video ufficiale di Fame And Gloria, dove la Capra, smagrita com’è, fa la Fame, mentre Gloria dev’essere una delle due veline che la affiancano. Vi avviso subito che l’intero video è girato sul green screen con lo sfondo appiccicato a sputo in postproduzione e la mia prima reazione vedendolo è stata più o meno questa:
Is that my cheap CGI background?!
Perché ammettiamolo, la CGI è talmente farlocca da far meritare qualche Emmy per gli effetti speciali a Once Upon A Time, ma la nave sembra talmente la Jolly Roger nella stagione di Neverland che mi viene da chiedere se abbiano davvero comprato gli scarti di animazione direttamente dalla ABC.


La storia è piuttosto semplice: gli AmbeRihann sono su una nave generata col Commodor 64 e la silhouette di Capra va a salvare prima una cosplayer di Tontemma e poi una sosia di Haidi Poveraccien dai fidanzati violenti, che infilza con una sciabola. Una volta arrivate sulla nave, entrambe le vallette si guardano intorno con aria smarrita, probabilmente chiedendosi come mai non abbiano semplicemente lasciato il green screen per fare una figura migliore. L’allegra brigata, talmente girl power che Vulvatron je spiccia casa, continua a salvare donzelle in difficoltà fino ad arrivare all’edificante messaggio che a quarant’anni suonati non devi coprire i canyon che hai in faccia per compiacere il patriarcato, ma anzi, se li esalti con le luci laterali (perché non puoi nemmeno permetterti un secondo softbox da usare come riempitivo) è ancora meglio.
Ah sì, in tutto ciò dovrebbe esserci anche una canzone, ma è talmente ordinaria che il tempo di cercare la gif di Capitan Ormone e me la sono dimenticata. Consoliamoci con questa gif di Robbie Kay che Tumblr mi ha gentilmente fornito mentre cercavo qualcosa di Neverland:

Peter Pan è cresciuto proprio bene!

The Court Of Mirror Hall, il lyric video degli Amberian Dawn

Restiamo sempre in tema lyric video, stavolta con uno che ci saremmo risparmiati molto volentieri. Prima osservazione per la Capra, che presumo sia l’autrice del testo della canzone:
Diglielo, Elsa.
Perché di tutta questa pappardella mi è rimasto impresso solo che lei vuole sposare un tizio che si presenta dicendo: “I’m the count of moan and grief”, cosa che mi ha fatto spanciare dalle risate. Far uscire un lyric video per una canzone del genere non ha senso, perché il testo è talmente ridicolo che farebbe una figura migliore se fingessimo tutti che sia glossolalia.


Comunque, mi vergogno di ammettere che per una buona mezz’ora dopo aver ascoltato la canzone il ritornello mi è rimasto fastidiosamente in testa, tipo la peggiore Taylor Swift. Con tutta la sua inutilità e noia, ‘sta cosa almeno è orecchiabile, a differenza di certa altra roba uscita quest’anno: che sia la volta buona che gli AmeRihann Down hanno copiato i Naituiss meglio di quanto abbia fatto la Tuomassa? Onestamente non ho tanta fretta di scoprirlo.

giovedì 15 ottobre 2015

Rivers Between Us, il nuovo lyric video dei Draconian

Manca sempre meno al 30 ottobre, il giorno in cui quelli di noi che hanno preordinato Sovran dei Draconian si attaccheranno alle cassette delle lettere in attesa che postini e corrieri facciano il loro dovere, ed ecco il lyric video di Rivers Between Us featuring Daniel Änghede dei Crippled Black Phoenix (quello con cui WTHeike ha messo su gli ISON).


Come lyric video lo trovo ben fatto, a metà fra un’interpretazione psichedelica della copertina dell’album e un invito a unirci tutti agli Illuminati. Comunque, a titolo informativo, non è l’unica anteprima del nuovo album: dieci giorni fa sul SoundCloud della Napalm era uscita Stellar Tombs, altra canzone che fa promettere bene per il debutto di WTHeike in casa Draconian. Pronti alla transizione verso il prossimo livello quantistico di vita con la colonna sonora appropriata?

sabato 10 ottobre 2015

Floor Jansen bloccata da Facebook per nome falso

Vi ricordate, tempo fa, la controversia che si scatenò su Facebook che sospendeva gli account di drag queen e transessuali perché voleva che tutti usassero il loro vero nome? Beh, a quanto pare la faccenda non è ancora finita e stavolta ci è andata di mezzo la povera Pavimenta, che giusto ieri si è ritrovata l’account misteriosamente sospeso per nome falso. In realtà per risolvere sarebbe bastata una foto del suo documento d’identità allegata al form di riconoscimento, ma la Pavimenta, campionessa di diplomazia come sempre, ha invece inforcato Hipstagram per protestare vivacemente e umilmente mentre aspettava di castare qualche Ultima.

Facebook ha bloccato la mia pagina perché il mio nome non è reale e non rispetta le regole. Pagine di odio, foto sessuali di me e tutte le persone che fingono di essere me… loro vanno bene, ma il mio nome… Congratulazioni, Facebook, hai fatto proprio una figuraccia enorme stavolta! Spero che tu ridia la mia pagina a me e ai miei 160.000 follower… #sorry.
Ora, tralasciando che le foto sessuali sulla Pavimenta non riesco nemmeno a concepirle, per una volta prendo le difese di Zuckerber. Voglio dire, per chi non è fan da anni e anni del pussy metal  è naturale vedere la pagina della Pavimenta e aspettarsi che il suo vero nome sia, che ne so, Vin, o Arnold, o Sylvester. Comunque, direte voi, i 160.000 fan con cui la Pavimenta ha sottilmente minacciato Zuckerberg faranno una pippa al miliardo e mezzo di utenti di Facebook, giusto? E invece no: sono pur sempre 160.000 fan dei Naituiss e come fanno caciara loro nessuno mai. Come minimo gli uffici di Facebook saranno stati invasi da milioni di messaggi di lamentela che è colpa dei tecnici del suono se il nome della Pavimenta sembra falso. Fatto sta che la vicenda è stata risolta alla velocità della luce e subito dopo la Pavimenta ha pubblicato una nuova foto in cui trionfa e sorseggia un cocktail a base di sangue di Chris Cox e lacrime di Zuckerberg.

Quel colorino rosso è molto sospetto…
Tutto è bene quel che finisce bene e, ancora una volta, è stato dimostrato che nessuno deve toccare i Naituiss. Nemmeno Zuckerberg. Altrimenti…

venerdì 9 ottobre 2015

Amanda Somerville vende un reggiseno all’asta per beneficenza

Restiamo in tema parti anatomiche di cantanti associate agli Epica, perché l’Amanza Internazionale ha richiamato la nostra attenzione sulla metà superiore del suo corpo, ma per una buona causa che le sta a cuore. Ecco qui il post che ha appena pubblicato su Facebook.

TETTE!!! :) Ora che ho la vostra attenzione: molti di voi sapranno che ottobre è il mese della prevenzione del cancro al seno ed è qualcosa che mi sta a cuore perché mia mamma è una sopravvissuta. Ho donato il reggiseno che mostro qui per un’asta che si terrà questa domenica, l’11 ottobre, da MZ & Emmers Sports Bra Auction for Breast Cancer a beneficio della Keep A Breast Foundation. Questo mio reggiseno sportivo l’ho amato e indossato molto, come potete vedere! Ha un cristallo Swarovski e ho autografato la fascia. Quindi siate sicuri di non perdervi l’asta, acchiappare un reggi-tette Somerville e aiutare una grande causa!
E insomma, se qualcuno di voi vuole partecipare, il link ce l’avete. Del resto, sappiamo tutti che il clima è impazzito e le piogge sono sempre più violente: una comoda canoa a due posti può sempre tornare utile.
Scherzi a parte, è una causa importante che non va presa alla leggera e l’Amandona fa bene a spargere la voce.

mercoledì 7 ottobre 2015

Simone Simons si rade i peli del pube e altre amenità dell’#asksimone

Sì, questa è una notizia di un certo spessore, nonché ciò in cui speravo fin da quando ho aperto Epilla: un po’ di gossip caciottaro e becero!
Stasera su Twitter c’è stato l’#asksimone, e una delle domande che le sono arrivate è stata questa. E lei ha anche risposto!

Ragazzi, sto già immaginando orde di Sudamericani attaccati allo schermo del computer col braccino che si muove a ritmo. E fortuna che non ha risposto alla domanda successiva, ovvero se le sue piccole labbra protrudono dalle grandi o meno. Questi sono dettagli che personalmente non voglio sapere, grazie.

Ad ogni modo, in ordine sparso, siamo anche venuti a sapere che:
• Il suo profumo preferito è la pelle PULITA.
• Il migliore regalo che i fan italiani potrebbero farle sarebbe venire al concerto (NON i cioccolatini n.b.).
• Suo padre si sta riprendendo dopo aver avuto l’ictus che ha fatto cancellare il tour nordamericano degli Epica.
• I suoi genitori sono stati a qualche concerto degli Epica; sua mamma ama andare ai concerti, suo papà preferisce ascoltare i cd.
• La sua serie tv preferita è Better Call Saul.
• Ha meditato solo quando a partorito #hypnobirthing.
• Se non fosse la cantante degli Epica sarebbe una make up artist professionista e una fotografa.
• La sua canzone preferita degli Epica è Victims Of Contingency.
• Le piace la musica messicana e anche le persone.
• Il suo rituale prima di andare sul palco è una doccia con molta schiuma.
• Fra latte e tè, sceglie il tè col latte.
• Il suo film Disney preferito è La Bella Addormentata Nel Bosco.
• Certo che vorrebbe collaborare di nuovo con la Pavimenta! (Che essendo la Grande Cantante dei Naituiss non ha risposto al tweet).
• Se potesse mangiare un solo cibo per il resto della vita sceglie gli smoothie perché si può cambiare il sapore.
• Il suo cibo sudamericano preferito è la salsa pico de gallo perché le piace il piccante.
• Le piacerebbe cantare qualche canzone di Lagna del Rey (spero Swan Song, perché si meriterebbe di essere cantata da una brava cantante).
• Dopo i concerti si sente in estasi.
• Ama l’Italia, le ci vorrebbe una vacanza qui perché ama il gelato al pistacchio e la sua italiana preferita è Cristina Scabbia.
• Fortunatamente non è mai molto nervosa prima di uno show.
• Per combattere la negatività fa respiri profondi e si concentra sulle cose positive.
• Un genere musicale che non sopporta è lo schlager.
• La parte che preferisce di casa sua è il letto.
• Le piacerebbe lanciare una linea di make up.
• Se fosse un’insegnante per un mese, insegnerebbe storia dell’arte.
• Il piccolo Vincent parla il tedesco, il neerlandese, l’inglese e il bambinese.
• Quando ha una giornataccia ripensa alle belle giornate perché sono quelle che contano di più.
• Le piace Game of Thrones; peccato che Khal Drogo sia morto nella prima stagione…
• La cosa peggiore in tour è il cesso puzzolente del tour bus.
• Crede nel Karma e nei Kamelot.
• Il suo smoothie preferito è banana e avocado.
• Non sa growlare e suona orribile.
• Nel tempo libero fa i Q&A su Twitter.
• Fra Natural Corruption e Omen sceglie la prima.
• I regali migliori che riceve dai fan sono i disegni (NON i cioccolatini n.b.).
• Ha sonno in questo momento (beh, quando ha risposto).
• Riesce a headbangare senza farsi venire il capogiro grazie a anni di pratica.
• Se facesse un cosplay sarebbe Lady Amalthea da L’Ultimo Unicorno.
• Non ha mai mangiato insetti.
• Non beve Coca Cola né Pespi (con buona pace di Lagna).
• Non ha paura di invecchiare perché con l’età arriva la saggezza.
• Registrare Edge Of Steel dei Liv’s Ass è stato divertente… dice.
• Ama sia la Pavimenta che la Tamarrja.
• Ogni tanto i fan la riconoscono per strada ed è divertente.
• Il suo ideale di perfezione femminile è Monica Bellucci (presumo quando non apre bocca).
• Il suo cibo preferito è il cioccolato.
• Ha avuto tre relazioni in tutto.
• Il suo fiore preferito è la gerbera.
• Si vergogna di alcuni outfit che ha indossato sul palco in passato (tutina aderente, stiamo guardando tutti te).
• La sua ballata preferita egli Epica è Tides Of Time.
• A Vincent non piacciono i pomodori.
• La cosa più divertente della gravidanza è stata sentire il bimbo che si muoveva e vedere la pancia che cambiava forma.
• Fra Burger King e McDonalds sceglie McDonalds, ma solo il gelato.
• Non riesce a toccarsi la punta del naso con la lingua.
• Le piace visitare i vecchi castelli.
• Trova l’ungherese più difficile da imparare del neerlandese.
• Non guarda Ru Paul’s Drag Race, ma ha visto delle foto e il make up è spettacolare.
• Non è vero che la Tuomassa le ha chiesto di entrare nei Naituiss prima di chiederlo alla Pavimenta.
• Da piccola il suo cibo preferito erano i pancake dei suoi nonni e i French toast.
• Le piacciono gli Opeth, ma non dice nulla sui Draconian (male!).
• Fra il Signore degli Anelli e Star Wars sceglie Gandalf!
• La sua canzone preferita dei Naituiss è Walking In The Air perché la adorava da bambina da The Snowman.
• Il suo pasto preferito è una grossa colazione e la seconda colazione: è uno hobbit!
• Un giorno le piacerebbe visitare le Galapagos.
• Il posto più bello in cui è mai stata è la Foresta Nera.
• La cosa più costosa che ha mai comprato è un appartamento.
• La sua canzone preferita dei Kamelot è So Long.
• Non sa suonare la chitarra.
• Un sogno difficile da realizzare ma che le piacerebbe sarebbe un tour con l’orchestra.
• Le sue stagioni preferite di American Horror Story sono Asylum e Freak Show.
• Il suo colore preferito di rossetto è Get Ready dei Gigabyte lipstick della Myface, ma è fuori produzione.
• La gente maleducata la manda in bestia.
• La sua torta preferita è la torta di mele.
• Il suo colore preferito è il giallo.
• Preferisce scrivere i testi per la band sul laptop.
• Da qualche parte ha ancora il corsetto in similpelle nero con gli accenti rossi.
• Il suo video degli Epica preferito è Storm The Sorrow.
• Per scaldare la voce prima dei concerti fa le scale, canta in muto e poi canta qualche canzone strana. Poi saltella e corre sul posto per mantenersi calda.
• Se le chiedessero di rappresentare i Paesi Bassi all’Eurovision, rifiuterebbe cortesemente.
• Qualche volta si scrive con la Tamarrja.
• A scuola odiava la geografia (che ora le piace) e adorava la storia dell’arte.
• Non ha mai visto l’aurora boreale ma è nella sua wishlist.
• I boccoli sono più sexy dei capelli lisci secondo lei.
• Il suo cioccolato preferito è il fondente.
• La sua youtuber preferita è Lisa Elridge.
• Le piacciono i vecchi video game: Prehistory, Trolls e Mario.
• Il suo pittore preferito è Salvador Dalí.
• La sua fashion icon è Alexander McQueen.
• Un giorno vorrebbe avere altri figli.
• Una cantante contemporanea con cui le piacerebbe collaborare è Imogen Heap.
• Non pensa che sarebbe in grado di guidare nel Regno Unito.
• La sua stagione preferita è la primavera.
• Le piace la serie tv Heroes.
• Il suo prodotto di make up preferito è l’illuminante.
• Lei preferisce guardare i film mentre Oliver preferisce leggere libri (di cucina).
• A Vincenta piace quando canta per lui, ma non l’opera.
• La cosa migliore di essere una moglie e madre è l’amore incondizionato.
• La sua colonna sonora preferita è quella del Gladiatore.
• Non tiene musica in sottofondo mentre fa sesso.

E poi basta, ché non ne ho più voglia e ‘sto post è già mostruoso così. Se volete leggere il resto, followate la Simona su Twitter!

sabato 12 settembre 2015

Elize Ryd degli Amaranthe canta Chandelier di Sia su Loudwire Karaoke

Vi siete mai chiesti com’è la voce di Elize fRYDa? Voglio dire, com’è per davvero, senza le vagonate di filtri che gli ABBAranthe ci tirano sopra in postproduzione. Ebbene, oggi abbiamo la risposta grazie a Loudwire, che ha chiuso la nostra reginetta del metal dancefloor in una cabina, le ha dato un microfono in mano e le ha fatto fare il karaoke su Chandelier di Sia. Senza filtri né artifizi di fuochi d’artifizio.


Giudizio così, a caldo? Fino al primo ritornello sembra decente sulle note alte ma molto da serata al karaoke con gli amici sulle basse. Nel secondo ritornello invece è talmente ingolata che fa davvero venire il dubbio che la sua tecnica canora sia n’do cojo cojo: apre bocca, poi ogni tanto ci azzecca per puro culo, ogni tanto no.
Elize, Elize… ma davvero? D’accordo che per essere brave cantanti nel metal basta o essere davvero gnocche, o tirarsela tanto da convincere gli altri che sai cosa stai facendo, ma un po’ di serietà di tanto in tanto non guasterebbe…

martedì 8 settembre 2015

The Waking Eye: il nuovo video dei Leaves’ Eyes + due teaser

Lo so, la notizia è ormai vecchia di una settimana e mezza, ma potete biasimarmi per non aver trovato la voglia di pubblicarla prima? Del resto, anche la Prozia Livia si ostina a ignorare la notizia che ha quasi quarant’anni, ne dimostra il triplo e sarebbe quindi il caso di allungare un po’ quelle gonne e accorciare gli stivali.


Comunque, ci eravamo lamentati che nel video “on the road” di Halvdan The Black mancavano costumini fighi, gorgheggi nelle foreste e momenti da wiccan scoppiati? Eccoci accontentati con The Waking Eye, in cui abbiamo la solita Vegliarda che si spara le pose nelle foreste e/o sui fiordi, inframmezzata dalla graziosa storia di una mamma e un papà che, toccando una spada, hanno un’agghiacciante premonizione confermata anche dallo sciamano amante dello sciroppo di amarene del villaggio: da grande il loro bambino diventerà Alex Trøll e finirà in una delle battaglie più cheap nella storia delle rievocazioni!
Se già tutto ciò vi sembra inutile, ecco una notizia perfino migliore: dimostrandosi ancora una volta maestri di originalità, i Liv’s Ass hanno scopiazzato l’idea dei teaser slash studio diary dei Naituiss intitolandoli The Road to King of Kings. La buona notizia è che sono brevi e non c’è il narratore borioso; quella cattiva è che non si preoccupano di rovinarci l’esperienza di ascolto e ci mettono dei clip tratti dall’album. In mezzo al solito mescolone di banalità, tour diary e paesaggi norvegesi, nel primo abbiamo un bellissimo filtro blur nelle scene in cui c’è la Prozia nel tentativo (vano e disperato) di mascherarle le rughe.


Nel secondo invece c’è la Prozia che si spara le pose perfino mentre registra in studio, e poi quella che sarà probabilmente l’unica cosa interessante che c’è sul disco: la Simoncina, che polverizza la Vegliarda già solo con la compostezza e professionalità con cui spreca le sue doti su quella canzone insipida. E poi c’è anche Lindy-Fay Hella che, sempre con estrema professionalità, sibila fra i denti qualche mezzo complimento alla voce della Vegliarda.


Insomma, siete pronti per questo nuovo capitolo nella saga (letto all’inglese) dei Liv’s Ass? Questi teaser vi hanno fatto venire almeno un pochino più voglia di ascoltare l’album? Da quel che ho sentito sin qui, io non vedo l’ora di ascoltarlo, svuotare il cestino e dimenticarlo.

Amy Lee: in arrivo nuova musica da film

Vabbè, l’abbiamo capito: a Pescy pesa il culo solo quando c’è da scrivere un album per sé, non importa se solista o con la band. Ma se poco poco si tratta di musica per qualche film, vedi come si fionda fuori dal mercato rionale del pesce e arriva davanti al piano con un doppio carpiato.
Stavolta non si tratta di un’intera colonna sonora, ma l’annuncio ce lo dà via Facebook assieme all’ultimo nella sua lunga lista di fashion crime.

Una delle migliori esperienze creative che abbia avuto è stata scrivere e registrare i titoli di coda di questo bellissimo film, Voice From The Stone! Non vedo l’ora che lo sentiate e vediate!
Davvero, Pescy? Io non vedo l’ora che ti muova a far uscire un album solista, quindi evidentemente non andiamo d’accordo.
Comunque, due parole sul film (ché di più Wikipedia non ci fornisce):  ambientato nella Toscana del 1950, racconta di un’infermiera, Verena, che aiuta Jakob, un ragazzo problematico alle prese col trauma dell’improvvisa morte di sua madre. Il film rievoca Rebecca di Alfred Hitchcock, è basato sul romanzo La Voce della Pietra di Silvio Raffo, è scritto da Andrew Shaw, diretto da Heric D. Lowell, e la protagonista è Emilia Clarke.
Esatto, quella Emilia Clarke. Daenerys Targaryen. Improvvisamente è tutto un po’ più interessante, vero? Fra l’altro, finalmente abbiamo un’arma in mano contro la lentezza cronica della Pescivendola: se quest’album non lo fa uscire alla svelta, le manderemo contro Dany!


lunedì 7 settembre 2015

Tuomas Holopainen a Trondheim: con lui i The 3rd And The Mortal


In sostanza, i Naituiss hanno suonato lo scorso 29 agosto in quel di Trondheim, Norvegia, e come opener hanno avuto Mamma Anneke, Kari la Piromaniaca e la Prozia Livia sotto forma di The Sirens, con tanto di foto da BFF nel backstage. E chissenefrega, direte voi, e avete pure ragione: se voglio vedere Mamma Anneke o la Piromaniaca vado ai loro concerti, mica me le sorbisco con la Prozia e pago pure il prezzo del biglietto di uno show dei Naituiss. L’unica cosa interessante della giornata è stata il sorriso tirato con sguardo disperato della Tuomassa quando si è trovata la Prozia vicinissima.

Se “non voglio trovarmi qui” avesse una faccia.
Beh, la cosa sembrava davvero finita lì, se non che oggi la Tuomassa ha postato una foto con didascalia sul suo sito personale.

Incontrare la line-up originale dei The 3rd And The Mortal lo scorso 29 agosto a Trondheim è stato un bellissimo momento di nostalgia per il quale non ci sono parole. Senza di loro e, in particolare, il loro album del 1994, Tears Laid In Earth, i Naituiss non sarebbero mai esistiti e tutte le nostre vite sarebbero state molto diverse.
Grazie, Kari, Finn-Olav, Rune, Trond, Bernt e Geir. Siete i miei eroi.
Tuomassa.
Al che la mia reazione è stata, come al solito, un sospiro. Amo davvero tanto i The 3rd And The Mortal, ma nella mia mente la loro carriera è un po’ come la prima, fantastica scopamicizia, che ti regala del sesso incredibile ma poi, quell’unica volta che non esci in tempo, BAM! ci scappa il danno e te lo devi portare dietro per tutta la vita. Vabbè, shit happens, almeno abbiamo avuto degli orgasmi da urlo sotto forma di album.
Poi, sviolinata nostalgica della Tuomassa a parte, mi è balzato in mente un dettaglio ovvio ma che mi ero perso: quelli sono i The 3rd And The Mortal. Tutti insieme. Nella stessa stanza. Ora, a meno che non siano andati lì apposta per masturbare l’ego della loro fangirl numero uno, che ci fanno tutti lì? Questo sì che è un ottimo interrogativo.
L’ultimo segno di vita dei The 3rd And The Mortal risale al 2009, quando hanno pubblicato una cover di Patrick Fitzgerald su una compilation-tributo, featuring tale Attila The Stockbroker. Prima di quello sono uscite due compilation nel 2004 e 2005, ma l’ultimo vero lavoro in studio è stato Memoirs nel 2002. Con la Piromaniaca non ne parliamo nemmeno, che si sono lasciati ancora nel 1994 e mai più ritrovati. E ora, invece, eccoli tutti assieme.
Sniff-sniff… che soffi aria di reunion? Lo spererei davvero! Del resto, a suo tempo Kari lasciò perché la band voleva andare in una direzione più sperimentale mentre lei voleva restare più sul folk; alla fine, da solista ha sperimentato pure lei, e ora è tornata dopo la lunga pausa. Per cui, magari si è riacceso l’interesse? Onestamente, se per puro caso decidessero di stanare anche la fantastica Ann-Mari Edvardsen, possibilmente con la sorella Monika, io non mi lamenterei. Almeno avremmo qualcosa per cui ringraziare quel figlio deforme che hanno partorito.
Ps: porca miseria, è il 2015. Rune, possibile che ancora non ti sia estirpato quel cavolo di monociglio?!