lunedì 16 novembre 2015

Vibeke Stene sta FINALMENTE registrando?


E niente, giusto oggi Santa Vibeke da Sokndal ha postato questa foto di un microfono in quella che sembra una sala di registrazione. Che stia davvero, finalmente, lavorando al comeback?
Sembrerebbe così anche dal post che ha pubblicato circa un mese fa, in cui parla di Skammens Gissel, il lavoro teatrale di cui è protagonista, e dei piani dopo quello. Vediamo cosa ha detto:
È domenica notte e vorrei condividere un po’ di pensieri con voi prima di iniziare la mia settimana più entusiasmante da tanto tempo.
Come probabilmente sapete, martedì ho il mio debutto come attrice e domani il team di Skammens Gissel (Ostaggio della Vergogna) si trasferirà nel teatro Kilden di Kristiansand con tutti gli oggetti di scena per organizzare. Ho fatto un sacco di prove e lavorato allo sviluppo del materiale per la rappresentazione per un anno. Sto collaborando con persone di incredibile talento in un team armonioso e ci sono molte persone che mi sostengono. Compresi voi. Sono così grata!
Mi hanno chiesto quale penso sia la parte più impegnativa nel mio rolo di Silja e come attrice esordiente, e ho risposto che è la mia voce quando parlo. Voi, che conoscete la mia voce soprattutto nel canto, sapete che ne ho un buon controllo, e ho lavorato così tanto con le registrazioni che non ho problemi ad ascoltare la mia voce quando canto. Uso ogni giorno la mia voce nel parlato per le spiegazioni perché insegno, ma nella promozione dell’arte l’ho usata pochissimo. Mi sono anche trasferita un bel po’ e mi sono allontanata dal mio dialetto originario. Quindi sì, ho dovuto fare un percorso per far pace con la mia voce parlata per questo rolo, sono stata costretta a tornare al mio dialetto originario e ho lavorato per sentirmi a mio agio nel comunicare a voce durante le prove, nel momento in cui sono a teatro.
Ma quando ho sentito la registrazione del mio parlato in un’intervista, per poco non mi è tornata la pelle d’oca. Quindi, dopo tutto, il percorso non è ancora finito. È per questo che ho fatto raramente interviste per i Tristania, ma penso che quando avrò superato la prossima settimana e mi sarò concentrata per finire il nuovo album e avrò fissato una data per la pubblicazione, mi ribellerò alla mia angoscia e diventerò più forte e tosta per voi! E per me.
Beh, le farfalle hanno chiuso le ali e il buio si è posato su ciò che vedo sopra il camino. Ripasserò un po’ di dettagli prima di andare a dormire. Sono una perfezionista e solo il meglio è abbastanza. Auguratemi buona fortuna e vi prego di venire a vedere Skammens Gissel.
Vostra,
V.
Ora, piccolo momento SuperQuark per quelli che non si informano ossessivamente sulla Norvegia come me: non esiste un norvegese parlato standard. Ci sono due standard scritti (il Bokmål e il Nynorsk), ma nel parlato ognuno usa il dialetto del luogo in cui è nato o vive – e spesso ci sono delle differenze sostanziali. Vi giuro, trascorrere un week end ascoltando persone di Stavanger e Hamar che parlano fra loro è molto confusionario. In sostanza, la Santa si sta facendo seghe mentali su questo – e poi, alzi la mano chi non vorrebbe morire quando sente la propria voce registrata.
Comunque, la famosa settimana a teatro è passata e, se la Vibecca sta tenendo fede ai patti, vuol dire che l’album è in fase di lavorazione. Era ora, perché fra un po’ avrò una crisi d’astinenza dalla sua voce tale che potrei andare a Kristiansand e metterla ai lavori forzati.

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