domenica 5 ottobre 2014

Il viaggio europeo di Leo Vergara

Questa è una di quelle notizie che non sai se fanno ridere, piangere o incavolarsi. Io la sto scrivendo con un mezzo sorriso vagamente isterico e scuotendo la testa ogni tre secondi.

Dunque, per chi vivesse sotto un sasso e ancora non lo sapesse, il 9 novembre i The Gathering celebreranno nei Paesi Bassi i 25 anni di carriera con due concerti superspeciali a cui parteciperanno tutti i membri passati e presenti della band (tranne Niels Duffhuës e Martine van Loon per ovvi motivi di pubblica decenza). Due, i concerti, perché il primo è andato sold out nel giro di poche ore e ne hanno organizzato un altro il pomeriggio stesso per accontentare una fanbase mondiale pronta a farsi in quattro per la speciale reunion con Mamma Anneke. Un evento del genere attira ovviamente fan da tutto il mondo, me compreso: io me la caverò con un RyanAir, ma ovviamente venire dall’altra parte del mondo non sarà altrettanto facile.

Beh, i nostri amici Sudamericani non si fanno fermare nemmeno dalla crisi. Solo che no, per finanziarsi il viaggio non si rimboccano le maniche e trascrivono ore e ore di conferenza economica dall’inglese come ho fatto io (del resto, come potrebbero?), ma decidono di lanciare una campagna di crowdfunding su IndieGogo. Non sto scherzando, lo trovate qui. Aiutiamo il povero piccolo Leo Vergara a venire dal Cile per il concerto.
E non solo, ci sono anche premi in palio! Doppi vinili autografati di Nighttime Birds e Mandylion alle modiche cifre di 110 e 140 euro (tranne che gli autografi dovrà farseli fare lì, e di sicuro la band avrà tutto il tempo di fermarsi dieci minuti con ogni fan che c’è), abbracci cileni semplici o “big” con o senza baci, 100 euro di “special treat” (che è una sorpresa!) e, per 150 euro, “Leo saprà come ringraziarvi”. Non so voi, ma questa a me sembra una minaccia.

Che dire? Io sono il primo a rendermi conto di quanto sia importante per un fan partecipare a questi eventi uberspeciali. Ma per andare a Elements dei Within Temptation o all’ultimo concerto dei Theatre of Tragedy mi sono rimboccato le maniche, ho tirato la cinghia e mi sono messo i soldi da parte. E credo che i fan sudamericani che sono venuti a Stavanger abbiano fatto altrettanto, senza drama online. Perché capisco che per una passione si sia pronti a fare dei sacrifici, ma la dignità non è un prezzo un po’ troppo alto?

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