domenica 17 luglio 2016

La nazionale olimpica australiana di nuoto sincronizzato si esibirà sulla musica dei Nightwish

Quando una cosa non s’ha da fare, non s’ha da fare, punto; ma, dato che la prima strofa dell’inno nazionale brasiliano recita “Come to Braziiiiil!” e le Olimpiadi sono un ottimo incentivo perché tutto il mondo segua il consiglio, non c’è ragione che tenga. Prima l’epidemia del virus Zika che, grazie al traffico internazionale di atleti e visitatori, rischia di diffondersi in tutto il mondo; poi i problemi fognari e i conseguenti livelli allarmanti d’inquinamento della Baia di Guanaraba, dove gli atleti dovrebbero, beh, nuotare, remare e quant’altro; poi le preoccupazioni sulla sicurezza, visto che Rio è al terzo posto nelle classifiche sul maggior numero di omicidi subito dopo Cabot Cove e Gubbio. Aggiungiamo la corruzione, le speculazioni edilizie e i problemi economici che la creazione delle strutture sta portando e abbiamo la ricetta per un disastro di proporzioni… beh, olimpiche.
Ciliegina sulla torta, la nazionale di nuoto sincronizzato australiana ha annunciato che gareggerà sulle note di Last Ride Of The Day dei Naituiss; se i poveri organizzatori non ne avevano già fin sopra i capelli, ora ci saranno anche orde di metallari brasiliani che, conoscendoli, prenderanno fischi per fiaschi e si butteranno in massa nel villaggio olimpico convinti di veder gareggiare la Tamarrja, Lagnette, la Pavimenta e la Tuomassa in bikini.

Ad ogni modo, la nazionale australiana userà la versione orchestrale del brano (mainagioia, eh, Lagnette?); sinceramente, è una mossa che non capisco: quelle orchestrazioni sono talmente pesanti che farebbero affondare una zattera di sughero nel Mar Morto, non so quanto aiuteranno a fare le piroette in acqua. L’unica spiegazione possibile è che abbiano scelto il brano perché, con la sua indubbia qualità, servirà a distrarre le nuotatrici da qualsiasi cosa galleggi nella Baia di Guanaraba mentre si esibiscono…

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