venerdì 19 dicembre 2014

Rock Dolls di Simone Simons all’asta per beneficenza

Avete capito, la Simoncina? Anni e anni di vedove degli After Forever supremazisti dei Naituiss fan della Helena Imen Tettesen soprani rosiconi italiani gente ottusa che la accusa continuamente di puntare tutto sull’immagine e niente sulla sostanza, di comportarsi da diva, di darsi arie, di tingersi i capelli con il sangue dei gattini e addirittura di essere una “Metal Barbie”, e lei cosa fa? Ci raccoglie sopra fondi per la ricerca sul cancro.
Lo I Style Stars Studio Ingeborg Steenhorst e la Cats’n’Dolls Creations hanno infatti realizzato due Rock Dolls ispirate alla Simona che sono andate all’asta su eBay la scorsa settimana per raccogliere fondi per il KWF Kankerbestrijding, l’istituto olandese per la prevenzione dei tumori. Tolti i costi di produzione e le spese relative a eBay, infatti, tutto il resto dei proventi è andato alla ricerca.

Le bambole in sé sono state realizzate dalla Cats’n’Dolls secondo lo styling di Ingeborg Steenhorst, con vestiti e accessori che sono riproduzioni in miniatura degli abiti di scena della Simona e sono addirittura ricavati da scampoli della stessa stoffa, realizzati a mano da Lorena Neri e Adriana Savioli. Non mi intendo molto di queste cose, ma mi pare di capire anche che i capelli siano stati tinti con una tinta professionale per avvicinarsi il più possibile al colore (vecchio) della Simoncina, e tipo impiantati uno a uno in un processo che ha richiesto quindici ore. Chapeau alle creatrici, non dev’essere stato facile.
Le bambole sono ovviamente pezzi unici, arrivano con un certificato di autenticità e una scatola realizzata a mano e autografata dalla Simoncina in persona. Mica pizza e fichi!
La somiglianza c’è, specie perché entrambe sono tutte da spupazzare pardon, arroganti e con atteggiamenti da diva.
Ciao, sono Simone Simons e sono una diva che non incontra i fan dopo il concerto.
Ciao, sono Simone Simons e sono una diva che non ringrazia le fangirl per i cioccolatini.
L’asta si è conclusa ieri a mezzanotte e spicci, e le bambole hanno raccolto 720 euro in totale: 375 quella con la faccia da diva che non incontra i fan dopo il concerto, e 345 quella con la faccia da diva che non ringrazia le fangirl per i cioccolatini.
Ovviamente, ora che ha fatto della beneficenza sul suo essere una “Metal Barbie”, ci sono mille e mille motivi per criticare la Simoncina: perché non ha coperto lei i costi di produzione e di eBay per destinare la cifra intera al Kankerbestrijding? Perché non ha dato ciocche di capelli veri per la realizzazione delle bambole? Anzi, perché non se li è rasati per donarli a qualche paziente? Si è assicurata che la ricerca non venga condotta sugli animali, o è anche lei un’assassina specista? Perché le bambole non cantano? Perché non fanno le bambole della Pavimenta?!
Insomma, se c’è una legge fisica che nemmeno la Relatività Generale può piegare è che nulla di ciò che fa la Simona va mai bene.

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