domenica 15 febbraio 2015

Lo ammetto: sono sconcertato dal video di Initials BB dei Therion

A grande richiesta, perché i Therion li conosco poco e ho dovuto fare un po’ di ricerche per sapere cosa scrivere, ecco il loro nuovo video, che va a concludere l’Art Project sviluppato parallelamente a Les Fleurs Du Mal, l’album di cover di canzoni pop francesi Anni Sessanta e Settanta reinterpretate in chiave Therion come celebrazione del loro venticinquesimo anniversario.
E ammetto che questo post sta a far la polvere fra le bozze già da qualche giorno, ma seriamente, questo video mi ha lasciato senza parole, e non in un bel modo. Il perché è intuibile già dall’anteprima che ci fornisce YouTube:


Che poi, oddio, parte e pensi: “Whoa, che figo, steampunk a tema bellico! E anche la CGI sembra decente. Ma quegli stupidi movimenti a ritmo che fanno con la chitarra?”. Dopo di che, arriva lo sbigottimento. Tette. Tette. Tette. Ma come caspita li hanno scontornati quei capelli, col Paint? Tette.
E poi giù con un calderone in cui si buttano riferimenti nazi, tette, altre tette, robottoni mecha, tette, sadomasochismo, un tocco lesbochic, tette, tette, e poi appare la cupola del Brunelleschi selvatica. E tu pensi, ok, ma perché?
D’accordo, la sobrietà non è mai stata la parola d’ordine dell’Art Project, fra le risse da bar di Poupée de Cire, Poupée de Son, quelle miste sadomaso di Je n’ai Besoin que de Tendresse, o le Suicide Girl assassine con dettagli inutilmente grafici di Mon Amour, Mon Ami, che al confronto i cliché cimiteriali di J’ai le Mal de Toi sono oro colato. Ma in Initials BB è tutto così gratuito e ostentato che quando finisci di guardarlo ti senti sporco e non sai cosa pensare.
Nell’originale B.B. stava per Brigitte Bardot; qui sta per Boobs & more Boobs.
Che oddio, di video con le tette se ne sono visti in giro, alcuni usciti meglio di altri, non è quello il punto. Ben vengano se poi mi esce una cosa come The Chauffeur dei Duran Duran. Ma se vuoi palesemente puntare sullo shock value e i metallari arrapati che si fappano davanti a YouTube, non chiamarmelo Art Project e non trincerarti dietro un “Il 90% o più degli spettatori non ne capiranno il significato, come i precedenti video di Les Fleurs Du Mal” su Facebook. Anche perché se a quello aggiungi “Ho svelato alcuni dettagli sull’Art Project in Secrets Revealed sul DVD e sto scrivendo un libro a riguardo per quelli a cui interessa”, è abbastanza palese che la parata di tette al vento è più che altro un metodo per alzare le vendite, assieme ad altro.
E soprattutto, se proprio devi far sventolare giacche e davanzali alle ragazze, almeno falle andare a tempo fra di loro e con la canzone!
I Therion come Tyrion.

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